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‘Omen – L’origine del Presagio’, maternità demoniache

Dal 4 aprile nelle sale il prequel dell'horror del 1976. Opera prima di Arkasha Stevenson.

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Omen – L’origine del Presagio, dal 4 aprile uscirà nelle sale. Il prequel dell’horror del 1976, opera prima di Arkasha Stevenson,  con Nell Tiger Free è ambientato nella Capitale e girato in parte nei Lumina Studios gestiti da Cinecittà.

Recentemente Hollywood ha scoperto il potenziale orrorifico della suora. Una figura in cui si intrecciano temi come quelli della femminilità oppressa, della fede cieca e, sotterraneamente, della maternità. Dai due The Nun all’imminente Immaculate. La figura della suora è protagonista di un trend di grande successo che “s’impossessa” anche di un altro popolare franchise horror, quello di Omen. In arrivo nelle sale dal 4 aprile, Omen – L’origine del Presagio. Il film è il prequel del film del 1976 di Richard Donner, che ha dato vita a una saga composta da tre seguiti. Un remake di successo del 2006 e una serie tv.

Trama

In Omen – L’origine del presagio, Arkasha Stevenson ci porta a scoprire tutti i terrificanti misteri che hanno portato alla nascita dell’Anticristo Damien, il bambino attorno a cui ruota tutta la saga. Protagonista è Margaret, interpretata da Nell Tiger Free, giovane donna statunitense che si trasferisce a Roma per completare il suo percorso da novizia e diventare suora. È il 1971 e la Capitale è scossa da proteste sindacali e studentesche. Qui troverà subito affinità con una bambina problematica di nome Carlita, interpetata da Nicole Sorace. Le due hanno tanto in comune e nel passato di entrambe si nasconde un segreto terrificante. Margaret sarà chiamata, suo malgrado, a scoprire. Il complotto per portare in vita l’Anticristo si è messo in moto. La novizia avrà un ruolo cruciale nel suo tragico dipanarsi. Margaret e Carlita condividono un innato rifiuto dell’autorità. Per la Chiesa può sembrar demoniaco, ma nel film rappresenta un parallelismo con il ruolo della donna all’interno della nostra società.

The First Omen

Omen – L’origine del Presagio: Cast e Curiosità

Il Femminile, nella sua complessità, è al centro di Omen – L’origine del presagio: non a caso si è scelto di affidare la regia a una giovane esordiente, che potesse affrontare queste tematiche dal giusto punto di vista. Non è tanto il demonio pronto a incarnarsi la minaccia che Margaret è costretta ad affrontare, quanto la repressione dei propri desideri di libertà e indipendenza. Di conseguenza, a livello simbolico si scelgono i momenti della gravidanza e del parto come maggiori veicoli dell’orrore. L’immacolata concezione di Maria ritrova in questo film il suo terrificante corrispettivo satanico.

Arkasha Stevenson costruisce la tensione puntando più sulla psicologia della sua protagonista e meno sui tipici cliché del genere. Si percepisce lo sforzo di impostare un racconto orrorifico di stile classico. Eleganti scelte fotografiche, messa in scena e un ritmo che non assecondano i frenetici canoni contemporanei. Aiuta certamente l’ambientazione romana degli anni ’70, con il suo fascino eterno. Eccellenti ricostruzioni storiche e quelle più inquietanti, come i sotterranei che ospitano buona parte della sequenza finale, costruiti da zero nei Lumina Studios gestiti da Cinecittà.

Notevole la performance della protagonista, Nell Tiger Free. Al suo fianco troviamo attori del calibro di Sonia Braga e del candidato all’Oscar Bill Nighy. Oltre all’apprezzata e riuscita presenza del nostro Andrea Arcangeli, unico interprete a cui è stato dato l’onere di portare in scena un po’ di sana italianità (apprezzabile principalmente nella versione in lingua originale).

Chi ricorda il film del ‘76, forse noterà alcune poco invasive incongruenze temporali e narrative. L’obiettivo è quello di dare a Omen – L’origine del Presagio (in originale The First Omen) il respiro necessario per dare il via a una nuova saga horror caratterizzata da un protagonismo tutto al femminile e da tematiche che agiscano di conseguenza. Di certo l’opera prima di Stevenson si stacca dal panorama horror odierno, offrendo una buona base di partenza per nuovi film che sappiano ampliare l’affascinante universo narrativo.

Il trailer del film: