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Ca’ Foscari Short Film Festival

‘Sasha’: in fuga dal destino

Quanto lontano puoi scappare, prima che il Fato ti riporti a casa?

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Il cortometraggio Sasha, diretto da Maria Viktorova, ha partecipato all’ultima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival come rappresentante della scuola russa High Courses for Scriptwriters and Film Directors. Uno sguardo coinvolgente e riflessivo su un viaggio che diventa molto più di una semplice traversata ferroviaria.

Sasha: Destini intrecciati

Il corto e si apre con un’atmosfera gelida e isolata e il passaggio di un treno che attraversa un paesaggio innevato in qualche località remota della Russia. In una delle carrozze incontriamo il protagonista, Sasha, il quale tenta invano di indovinare il nome della sua compagna di cabina.

La tranquillità del viaggio s’interrompe quando serve un medico per assistere una donna in travaglio nella carrozza 11. La prontezza con cui Sasha si reca a soccorrerla ci lascia intuire la sua professione di ginecologo. In altre scene successive, anche il rapporto particolare che lo lega alla figura femminile.

Questo evento improvviso costringe Sasha a fare una deviazione della sua rotta e lo riporta, caso vuole, nel suo paese natale. Il protagonista sembra tornato nell’ultimo dei luoghi che avrebbe voluto visitare. Fin dall’incontro con l’autista dell’ambulanza che lo porta a casa, sembra tollerare ancora meno le persone che lo abitano.

Tra questi, un vecchio amico che lo accoglie affettuosamente chiamandolo Cuntface (e ci chiediamo dunque di che amico possa mai trattarsi), che lo invita a casa a bere qualcosa e a conoscere sua sorella più piccola. Al risveglio dalla notte brava, Sasha viene sorpreso dalla presenza in casa sua della sua compagna di viaggio e poco dopo dall’arrivo della sorella del suo amico, che spaventata gli chiede aiuto perché ha scoperto di essere incinta.

Sasha le offre ospitalità, ma è deciso a lasciare quel luogo. Affida la ragazza alla signora del treno (di cui ha finalmente indovinato il nome) e, dopo un’ultima straziante interazione con l’autista dell’ambulanza, è pronto a ripartire.

Tuttavia, alla stazione, viene coinvolto in un’altra emergenza medica, ed è ancora costretto a rimanere in città.

Sasha parla della voglia disperata di scappare, da un luogo o un passato che stanno troppo stretti, ma soprattutto dal Destino. Il desiderio di allontanarsi da un contesto opprimente, in cui non sembrano esserci prospettive, ambizioni, in cui regna il pregiudizio, non è abbastanza forte rispetto al Fato, che sembra avere qualcosa a che fare con l’insolita compagna di viaggio.

Personaggi e paesaggi

Il cortometraggio introduce personaggi semplici ma efficaci, le cui interazioni con il protagonista raccontano molto di più di quanto facciano i dialoghi. Gli spaccati del paesaggio della Russia rurale innevata compensano le ristrettezze di produzione, insieme ovviamente alle scelte registiche e di sceneggiatura.

 

 

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Sasha

  • Anno: 2023
  • Durata: 24? 11''
  • Genere: Fiction
  • Nazionalita: Russia
  • Regia: Maria Viktorova