Con Chi ha rapito Jerry Calà, l’attore catanese ritorna per la settima volta dietro la macchina da presa. La trama narra di Mirko (Sergio Assisi), un attore che non ha sfondato ed è senza il becco di un quattrino. Dino (Antonio Fiorillo) è il proprietario del “Sofia”, cinema che ha chiuso i battenti per mancanza di spettatori. Ciro (Shi Yang Shi) è un informatico, disoccupato.
Sull’orlo di una crisi di nervi, i tre decidono il grande colpo: rapire Jerry Calà, ma non hanno il cuore nero come la pece e, anche se lo affrontano, armi in pugno, il loro piano rischia di andare a monte.
A portare a termine l’impresa è la decisa e affascinante Jenny (Francesca Tizzano). La banda decide di nascondere il sequestrato in una casetta di campagna disabitata, di proprietà di Rosa (Barbara Foria), sorella di Mirko.
Jerry Calà crede che la loro azione faccia parte di un format televisivo e, anche se ammanettato, sta al loro gioco. Come prevedibile, Rosa fa un salto nella casetta e, suo malgrado, finisce per aggregarsi alla banda. Fioccano, intanto, i messaggi degli amici di Jerry Calà (Mara Venier, Umberto Smaila…) che, dai canali televisivi, chiedono ai rapitori di liberarlo.
Intuito che la casa di Rosa non è sicura, la banda si trasferisce, con l’ostaggio, nel cinema di Dino. Rino Calamaro (Nando Paone) e il fratello Donato (Pasquale Palma), due pescivendoli che sognano di soppiantare Malodono (Gianfranco Gallo), il boss del quartiere, notano che intorno al cinema c’è troppo movimento e decidono di ficcarci il naso. Un paio di colpi di scena e l’immancabile happy end chiudono la vicenda.
Una commedia di pura evasione
Jerry Calà, alla settima regia, dirige una commedia leggerina e di pura evasione, ambientata a Ischia e dintorni, e s’affida all’estro di una serie di navigati attori partenopei (Paone, Assisi, Gallo) e a un cameo di Massimo Boldi. Sin dalle prime battute, si intuisce che gli scalcagnati rapitori sono così impresentabili che il sogno di riscattare una vita di fallimenti, grazie ai proventi del rapimento, resterà chiuso in un cassetto.
Jerry Calà fa ironicamente il verso a se stesso
Calà se la cava con il mestiere e ironizza sulle sue battute, (Libidine!, Doppia libidine!...), diventate dei veri tormentoni, che lo hanno reso famoso al grande pubblico.
Ad arricchire il cast, Maurizio Casagrande e un orecchiabile brano rap cantato da Clementino. A Natale dal 24 dicembre su CGtv, Prime Video, Apple Tv, iTunes, Google Play e Chili.
Jerry Calà al Terni Pop Film Fest: “Il politicamente corretto sta uccidendo la commedia”
