“Antò, fa caldo!”. A pronunciarla nel famoso spot della Nestea, diretto nel 2001 dall’indimenticato Alessandro D’Alatri, era una sensuale e ammaliante Luisa Ranieri.
Napoletana doc, fa il suo esordio sul grande schermo lo stesso anno ne Il principe e il pirata di Leonardo Pieraccioni. Seguono Il fuggiasco di Andrea Manni (2003), Guardiani delle nuvole di Luciano Odorisio (2004), SMS – Sotto mentite spoglie di Vincenzo Salemme. E, due anni dopo, Gli amici del Bar Margherita di Pupi Avati.
“L’accostamento mi gratifica, ma mi fa sorridere. Non esiste una nuova Loren. Tra lei e me ci passa un’autostrada.”
A valorizzarla, offrendole dei ruoli impegnativi, sono i napoletani Antonio Capuano ne L’amore buio (2010) dove interpreta la madre di Irene, la ragazza stuprata dal branco e, l’anno successivo, Edoardo De Angelis in Mozzarella Stories nei panni di Sofia, figlia di un discusso proprietario di un caseificio. Dal 2011 al 2021 interpreta una serie di commedie, come La vita è una cosa meravigliosa di Carlo Vanzina, Immaturi e Immaturi -Il viaggio di Paolo Genovese. Colpi di fulmine di Neri Parenti, Forever Young di Fausto Brizzi e 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi.
Sarà per il suo sguardo un po’ triste e melanconico, ma nel 2014 Luisa Ranieri è impegnata in due drammi: Maldamore di Angelo Longoni e Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, che le affida anche il ruolo di Catena in Napoli velata e quello di Titti nel televisivo Nuovo Olimpo.
I ruoli più apprezzati di Luisa Ranieri
Ma sono di nuovo dei napoletani ad offrirle ruoli di indubbio spessore. In Veleno di Diego Olivares (2017) è Rosaria, l’indomita e combattiva moglie di Cosimo, che, per aver inalato i fumi tossici della Terra dei fuochi, è affetto da un tumore allo stomaco.
Ne La vita segreta di Maria Capasso di Salvatore Piscicelli (2019) è l’indiscussa protagonista. Veste i panni di una dark lady che conquista Gennaro. Quando scopre che la tradisce con sua figlia adolescente e dopo essersi assicurata ricchezza e garantita una scalata sociale, lo fredda.
A consacrarla, definitivamente, è il ruolo di Patrizia, la zia folle di Fabietto in E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (2021). Film nel quale sfodera un’interpretazione calibrata alla perfezione.
Molto si è discusso sulle scene di nudo di Luisa Ranieri nel film di Sorrentino. Ma, in verità, si era già mostrata senza veli nell’episodio Il filo pericoloso delle cose, diretto da Michelangelo Antonioni in Eros (2004).
Luisa Ranieri è anche un volto televisivo molto noto.
Il successo televisivo con Lotita Lobosco
Prima del successo tributatele per il ruolo di protagonista ne Le indagini di Lotita Lobosco, per la regia di Luca Miniero, Ranieri aveva già vestito i panni di Luisa Spagnoli, nella fiction diretta da Lodovico Gasparini. Vanno, però, segnalate anche le sue partecipazioni in Maria Goretti di Giulio Base, Cefalonia di Riccardo Milani, Amiche mie di Paolo Genovese e Luca Miniero, e La vita promessa di Ricky Tognazzi.
Le indagini di Lolita Lobosco: la recensione della serie Rai