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‘The Holdovers’. Il coraggio di riconoscere le proprie debolezze

Presentato fuori concorso al 41° Torino Film Festival, il nuovo film dello statunitense Alexander Payne arriva al cinema

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Le vacanze di Natale sono arrivate anche nella prestigiosa Barton Academy, nel New England. I ragazzi, i docenti e tutto il personale stanno preparando le valige per trascorrere in famiglia le festività. Tutti, o quasi, perché a restare saranno il solitario e odiato professore di storia antica Paul Hunham (Paul Giamatti), precettato dal preside per presidiare la scuola; l’indisciplinato studente, altrettanto detestato dai compagni, Angus Tully (l’esordiente Dominic Sessa), obbligato dalla madre a rimanere al campus perché lei deve partire per una vacanza con il nuovo marito e la capo cuoca Mary Lamb (Da’Vine Joy Randolph), che ha da poco perso l’unico figlio in Vietnam e, per scelta, decide di rimanere.

Inizia così The Holdovers, l’ultimo lavoro di Alexander Payne (Sideways – In viaggio con Jack; Nebraska; Downsizing – Vivere alla grande), presentato fuori concorso al Torino Film Festival e in sala dal 18 gennaio distribuito da Universal Pictures. Una commedia dal sapore dolce-amaro nella quale i tre, obbligati a convivere forzatamente per un paio di settimane nella scuola deserta in mezzo alla neve, dovranno fare i conti con i loro caratteri all’apparenza inconciliabili. Per nulla intenzionati a recedere dalle proprie posizioni temperando le proprie insofferenze.

Un percorso di crescita

In particolare, fra il professor Hunham e il giovane Tully, gli attriti sembrerebbero insanabili, rivelando due personalità all’apparenza forti e determinate, che giungono allo scontro ogni qual volta se ne presenti l’occasione. Tuttavia i ripetuti contrasti li conducono, inconsapevolmente, a mettere a nudo le rispettive fragilità emotive, scoprendo che i loro caratteri non sono poi così inconciliabili come parrebbe.

Piano piano, con il progredire della conoscenza, nasce fra loro una reciproca stima, dapprima inconfessata e poi palese, che li porta a comprendersi e apprezzarsi, mettendo da parte i rispettivi pregiudizi. Si viene così a stabilire fra i due, complice anche la presenza mediatrice di Mary, un rapporto che oscilla fra quello di mentore/allievo a quello di padre/figlio, in una sorta di simbiosi necessaria a entrambi a colmare i loro vuoti esistenziali. Ecco, quindi, che la convivenza nella scuola deserta, che all’inizio è vista come una punizione, si trasforma in un’occasione di crescita, dando così l’opportunità sia al professore sia ad Angus di uscire dal proprio isolamento aprendosi al prossimo e mettendo a nudo senza più timore le debolezze e il dolore.

La sceneggiatura di David Hemingson, autore anche del soggetto, dona alla storia una buona fluidità, in particolare nella seconda parte, rendendone estremamente piacevole la visione. Ma a sorreggere il film sono, soprattutto, le prove attoriali di Paul Giamatti, Da’Vine Joy Randolph e del sorprendente Dominic Sessa, che contribuiscono a far entrare lo spettatore in profonda empatia con i tre personaggi.

The Holdovers è una commedia mai banale, dove si ride e ci si commuove.

Gli articoli di Marcello Perucca

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The Holdovers

  • Anno: 2023
  • Durata: 133'
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Regia: Alexander Payne
  • Data di uscita: 18-January-2024