‘Desiré’ storia di una ragazza nel carcere di Nisida
Dopo il concorso nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città 2023, arriva al cinema l'esordio nel lungometraggio di Mario Vezza: un coming of age di grande impatto emotivo
«E io ti daró notizie di una rosa che ho piantato e di una lucertola che voglio educare», scriveva Gramsci in Lettere dal carcere. Presentato in concorso nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città 2024 , arriva al cinema Desiré di Mario Vezza, esordio al lungometraggio del regista che l’ha scritto con Fabrizio Nardi e Maurizio Braucci.
Ambientato dentro e fuori l’istituto penitenziario di Nisida, la pellicola è un coming of age emotivo che ha come protagonista una sedicenne di origini nigeriane in cerca di se stessa. Dopo l’arresto, troverà nel carcere terreno fertile per un viaggio identitario oltre ogni aspettativa.
Interpreti: nei panni di Desiré, la luminosa esordiente Nassiratou Zanre insieme a Enrico Lo Verso (Baaria, Il ladro di bambini), Antonella Stefanucci (Io non ho paura, Vita segreta di Maria Capasso), Tonia De Micco (Amleto è mio fratello, Tenebra), Brunella Cacciuni(Piano Piano, In fila per due), Giuseppe Auriemma, Annachiara Canario, Giuliana Zannelli e Sara D’Ambrosio.
Il film sarà al cinema dal 14 Novembre 2024 distribuito da Cinema Fiction.
Desiré | Sinossi ufficiale
Desiré, nigeriana, vive sola con la madre in un basso nel centro di Napoli. Costretta dalla madre tossicodipendente a spacciare erba per pochi soldi nel proprio quartiere per conto del clan egemone. Una notte viene arrestata dalla polizia e spedita nel penitenziario minorile di Nisida. La sua detenzione durerà quasi due anni. In questo lasso di tempo, avrà inizio un lento percorso fatto di silenzi, ascolti e desideri. Verso la fine della detenzione, Desiré dovrà fare i conti con il suo passato…
Desiré | Il mare fuori
Desiré è un’adolescente introversa e schiva. Dotata di un’identità appena abbozzata, non la cerca nemmeno. La quotidianità fluisce attraverso di lei, tra una ragazzata e l’altra, e problemi da cui opera un rigoroso distacco. Le relazioni che intesse sono inesistenti o problematiche, ad esclusione di quella con Emanuele, con cui si apre il film. Ingenua come nei primi innamoramenti, il ragazzo è il suo tallone d’Achille: si trova nel posto sbagliato, ma al momento giusto.
Nassiratou Zanre e Tonia De Micco in una scena del film.
Quando entra nel carcere di Nisida, è costretta a guardarsi dentro e ad osservare il mondo dalle piccole fenditure delle grate verdi. C’è il mare fuori. Incontra altre adolescenti, comincia a conoscere se stessa nel rapporto con le ragazze s-graziate dalla vita. Drammi, rivalità, prove di fedeltà e complicità schiudono in Desiré un percorso di autorivelazione, che nel carcere assume le sembianze di un corollario di luce contro il buio subito. Allora l’esterno diventa un luogo da osservare e da scegliere, compresa la porta che si chiude alle sue spalle nella sala visite. Sua madre è una tossicodipendente e nel racconto contribuisce a sospingere questo itinerario rappresentando, insieme ad Emanuele, il senso di vuoto prima del salto.
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare.
Desiré | Nisida e il teatro
Sul carcere di Nisida, Valeria Parrella scrive in Almarina:
Non riusciremo mai a dirvi davvero tutto quello che le nostre retine hanno visto impresso, né cosa, di quelle immagini, ci ha trasformato per sempre il cuore. Perché siamo donne in divenire, e quando saremo uscite da qui già saremo diverse.
Nisida si erge attraccata alla terra, ma anche sospesa tra nuvole e acqua. Un luogo romantico per le giovani coppie, ma anche misterioso e oscuro relativamente ai suoi abitanti. Nisida è un carcere minorile che accoglie all’arrivo e mis-conosce al momento del congedo. Desiré lo scopre insieme allo spettatore. Lentamente entra nelle sue regole, consuetudini e ne scopre i bagliori. Uno di questi è il teatro. Ex carcerato, ma anche emerso dalla melma, Carmine (Enrico Lo Verso) interpreta il mentore, o il viatico che aiuta le giovani donne ad attraversare la soglia tra il passato e una vita potenzialmente diversa. Non a caso, la piece da mettere in scena è Amleto. Crisi della coscienza e dubbi in merito all’autodeterminismo sono alcuni dei temi dell’opera shakesperiana che Carmine sottopone alle ragazze. Nella tradizione napoletana, il teatro conserva un posto d’onore e Nisida non si sottrae a questa longeva storia d’amore.
Nassiratou Zanre e Enrico Lo Verso in una scena del film.
Un caso fortuito porta le giovani a confrontarsi con l’opera in solitaria, senza i ragazzi, rompendo tutti gli schemi e giocando, per una volta, a vestire i panni di qualcun altro, allenando l’empatia, sviluppando l’immaginazione.
L’incontro con Carmine solletica le domande interiori di Desiré e la induce ad agire con coraggio, anche a costo del rischio. Il mare circonda Nisida, il mare è il futuro in cui imparare a nuotare.
Note di produzione e scatti sul set
Desiré è prodotto da Antonio Acampora e Armando Ciotola per CinemaFiction, anche scuola di recitazione cinematografica con sede a Napoli e Roma, in collaborazione con TNM Produzioni. Le riprese sono realmente avvenute all’interno dell’IPM di Nisida.
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