Si conclude a Firenze, dopo cinque giorni ricchi di proiezioni, incontri ed eventi, la quindicesima edizione del France Odeon (28 ottobre – 1° novembre 2023), diretto da Francesco Ranieri Martinotti, protagonista della nostra intervista. La rassegna è stata organizzata nel solco della 50 giorni di cinema a Firenze.
Come ogni anno, il capoluogo toscano ha quindi ospitato una delle kermesse più attese e amate della stagione, regalando al pubblico tantissime emozioni da condividere e portare sempre con sè.
Novità e appuntamenti fissi del France Odeon
Il France Odeon è, infatti, un’occasione imperdibile di incontro, scambio e confronto, grazie al quale entrare in contatto con una cultura vicina eppure differente, quale quella cinematografica francese. Tra i titoli in cartellone e ospiti del calibro di François Cluzet, la quindicesima edizione ha presentato anche alcune novità. Come per esempio l’ingresso gratuito a tutti i ragazzi nati nelllo stesso anno del Festival, il 2009, per festeggiare il raggiungimento di un simile traguardo. O ancora il concorso riservato ad artisti under 35 e alle loro opere, realizzate dai palchetti del cinema La Compagnia di Firenze.
Mentre restano appuntamenti fissi i convegni, che hanno l’obiettivo di mettere sotto la lente dei riflettori argomenti importanti e attuali: quest’anno, al centro del dibattito, c’è stata la complicata questione dell’intelligenza artificiale. Allo stesso modo, non cambia la consegna della Foglia d’oro, assegnata da una giuria d’eccezione, composta da Mimmo Calopresti, Francesca Calvelli e Francesca Fanuele, nella giornata conclusiva.
In occasione del France Odeon 2023, abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare il direttore artistico, Francesco Ranieri Martinotti, che ci ha raccontato qualcosa in più circa il suo lavoro e le sue aspirazioni.
France Odeon | Intervista al direttore artistico Francesco Ranieri Martinotti
Come è nata l’idea del France Odeon e perché proprio a Firenze?
Un festival del cinema francese esisteva già, a Firenze, 25 anni prima di quando noi cominciammo nel 2009. Quando ho presentato il mio primo film alla Settimana della critica a Cannes, ho cominciato ad avere rapporti con la Francia. Anche come membro dell’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), di cui poi sono diventato presidente, mi interessavo molto al sistema francese, di sostegno e valorizzazione del cinema in tutte le sue forme. Quando a Firenze ci furono dei cambiamenti sul cinema francese, mi proposero di occuparmene.
Volevo mostrare il meglio della diversità del cinema francese, quanto la produzione sia sempre varia e di alta qualità.
Non ho voluto fare un festival focalizzato sui miei gusti, che vertono verso il cinema d’autore, ma cerco, anche come uno che conosce e sa fare il cinema, di proporre al pubblico i film più originali e interessanti, che esprimano questa varietà. Tra cinema d’autore, storico, grand public, biopic. Il cinema francese ha una sorta di produzione costante nella qualità e ogni anno cerco di portare il meglio di uno dei filoni di questa cinematografia.
Il meglio del cinema francese
Quali sono gli autori che, secondo lei, incarnano meglio questo aspetto?
Un autore che viene spesso da noi è Michel Hazanavicius, che ha saputo mettere in gioco un certo tipo di cinema, spaziando da un genere a un altro. In una versione ancora più poliedrica, Louis Garrel, per non parlare di Nicole Garcia, regista di Mal de pierres. E poi c’è per esempio Thomas Lilti, di cui presenteremo il suo ultimo lavoro, Un métier sérieux, sulla classe docente (con protagonista François Cluzet, che sarà a Firenze l’ultimo giorno del Festival, ndr.).
France Odeon 2023 | Novità e appuntamenti fissi
Quali sono le novità e le conferme di questa quindicesima edizione?
Quest’anno France Odeon compie 15 anni e ho deciso che tutti i ragazzi nati nel 2009, come il Festival, si presentano alla cassa del cinema con la carta d’identità ed entrano gratis a tutte le proiezioni del cartellone.
Tra l’altro quest’anno abbiamo un’altra cosa straordinaria. Abbiamo fatto un’unione di arti, tra cinema e pittura. Abbiamo indetto un bando, con il quale sceglieremo 18 giovani artisti, sotto i 35 anni, quasi tutti provenienti dall’Accademia delle Belle Arti, che saranno presenti (a coppie) sui palchetti del cinema La Compagnia. Durante le proiezioni, prenderanno spunto dal pubblico e dalle immagini sugli schermi. Realizzeranno delle opere, che saranno poi esposte nel foyer l’ultimo giorno e giudicate da una giuria. In palio c’è un premio di 500 euro alla miglior opera che si ispira alle proiezioni di questo festival.
Parallelamente alle proiezioni, noi organizziamo sempre un convegno su alcuni temi che accomunano l’Italia e la Francia. Quest’anno organizziamo un convegno su delle proposte già concrete, che hanno avanzato i francesi, per un’intelligenza artificiale etica, responsabile e rispettosa del diritto d’autore. Cinque proposte che saranno discusse per vedere se anche gli italiani, in particolare la SIAE, possono battersi per farle approvare, e farle diventare leggi.
Gli ospiti e i premi della quindicesima edizione
Quali gli ospiti più attesi?
Essendo un’edizione dedicata ai giovani, ci saranno dei giovani attori, sotto i 25 anni, tra cui Samuel Kircher, protagonista di L’Été dernier di Catherine Breillat, Stefan Crepon, apprezzato in Peter Von Kant e nel recente Making Of. E poi, dato che la nostra provocazione è aprire un festival francese con un film americano, verranno i due attori dell’ultimo film di Woody Allen, Coup de chance, Lou de Laâge e Melvil Poupaud.
Il vostro premio è la Foglia d’oro e, in un certo senso, sembra legato alla Palma d’oro di Cannes, essendo ispirato alla Natura.
In realtà la storia della foglia d’oro è ancora più bella. A Firenze c’è una famiglia di artigiani, che, dal 1600, produce le foglie d’oro, strati leggerissimi di oro, utilizzate nel restauro, nell’arte, in tutte le chiese fiorentine. L’oro che vede nell’arte non è una vernice, ma è proprio oro incollato. La famiglia Battiloro è il nostro sponsor e, con loro, abbiamo inventato il premio, composto da due lastre di cristallo che tengono, nel mezzo, questa foglia d’oro, un quadrato di oro vero, non laminato.
5.000 spettatori alle proiezioni dei film, 1.000 studenti alle matinée, 20.000 account raggiunti e in interazione sono il miglior regalo per festeggiare i nostri 15 anni e testimoniano il forte radicamento che il Festival ha a Firenze ed il suo prestigio che ne fa uno dei più importanti festival di cinema in Italia.
I vincitori del France Odeon 2023
Ecco di seguito i vincitori della quindicesima edizione del France Odeon:
PREMIO FOGLIA D’ORO MANETTI – BATTILORO a L’amour et les forêts di Valérie Donzelli
MENZIONE SPECIALE a La petite di Guilaume Nicloux
PREMIO FOGLIA D’ORO PER LA COLONNA SONORA a Pascal Bideau per le musiche di Le théorème de Marguerite
PREMIO FOGLIA D’ORO DEL PUBBLICO a Making Of di Cèdric Kahn
FOGLIA D’ORO DEI GIOVANI a Kim Chapiron per Le jeune imam
MENZIONE SPECIALE a L’amour et les forêts di Valérie Donzelli
PREMIO SGUARDI MEDITERRANEI a Nadir Moknéche per L’air de la mer rend libre
PREMIO FOGLIA D’ORO D’ONORE a François Cluzet
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.