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Oscar 2024: I candidati per il miglior film internazionale

Ecco l'elenco dei Paesi in lista per gli Oscar 2024 per la sezione "miglior film internazionale".

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Oscar internazionali: il film “In the Shadow of Beirut“, prodotto da Hillary e Chelsea Clinton, rappresenterà l’Irlanda 

La Irish Film and Television Academy ha selezionato il documentario ‘In the Shadow of Beirut’, ambientato in Libano e principalmente in lingua araba, prodotto da Chelsea e Hillary Clinton e Siobhan Sinnerton per la HiddenLight Productions, come candidato per la categoria ‘miglior film internazionale’ agli Oscar 2024.

Trama di ‘In the Shadow of Beirut

Il film è un autentico ritratto cinematografico del Libano di oggi, visto attraverso gli occhi di quattro famiglie che vivono nei quartieri poveri di Sabra e Shatila, dove nel 1982 ebbe luogo il famigerato massacro. Il film è stato girato nell’arco di quattro anni con un accesso esclusivo alle famiglie di queste aree ampiamente riservate ed è co-diretto da Stephen Gerard Kelly, al suo debutto, e Garry Keane (selezione al Sundance per ‘Gaza’, 2019).

Il film è stato presentato in anteprima al Doc Edge Festival in Nuova Zelanda, dove ha vinto diversi premi. Il film è stato scelto dal comitato di selezione dell’IFTA 2023 e il CEO, Áine Moriarty, ha dichiarato:

“Questo è un film così importante per il pubblico internazionale con cui stabilire una connessione. La narrazione così cruda sullo schermo è resa con un’onestà tale che spezza il cuore. Stephen (Kelly) si è fidato di noi e ci ha fatto entrare nelle vite piene d’amore di queste famiglie che cercano di sopravvivere, ponendo al centro la questione della speranza e della resilienza umana”.

 

Tiger Stripes’ rappresenta la Malesia

Il film “Tiger Stripes“, in parte dramma adolescenziale e in parte body horror, è stato selezionato per rappresentare la Malesia nella sezione miglior film internazionale agli Oscar 2024.

Il film, scritto e diretto da Amanda Nell Eu (al suo esordio alla regia), è stato presentato al festival di Cannes 2023, dove si è aggiudicato il premio della Settimana della Critica.

Trama Tiger Stripes

Zaffan, una ragazzina di 12 anni, vive in una piccola comunità rurale in Malesia. Mentre sta attraversando la pubertà, si rende conto che il suo corpo sta cambiando a una velocità allarmante. I suoi amici si allontanano da lei quando viene colpita da un attacco di isteria mentre si trova a scuola.

 

The Delinquents’ rappresenta l’Argentina

L’Argentina ha scelto come candidato agli Oscar 2024 “The Delinquents“, l’heist movie comico di Rodrigo Moreno, presentato in anteprima mondiale a Cannes 2023, riscontrando un grande successo da parte della critica.

Trama ‘The Delinquents

Roman e Moran lavorano in una piccola filiale di una banca a Buenos Aires. Spinto dalla voglia di abbandonare il suo stile di vita sempre più monotono e grigio, Moran decide di rubare alla banca la somma di denaro pari a tutti gli stipendi che guadagnerebbero fino alla pensione.

il fascino di ‘The Delinquents’ è stato notato ancor prima di Cannes, quando Magnolia Pictures International si è aggiudicata le vendite mondiali. Dopo l’anteprima, MUBI si è mossa con intelligenza per acquisire i diritti in Nord America, Regno Unito, Italia, America Latina, Turchia, India e Benelux.

The Delinquents’ è prodotto da Ezequiel Borovinsky di Wanka Cine (Argentina) e coprodotto da Les Films Fauves (Lussemburgo), Sancho&Punta (Brasile), Jirafa Films(Cile), Jaque (Argentina) e Rizoma (Argentina).

 

The Missing’ rappresenta le Filippine.

Le Filippine hanno scelto il film drammatico d’animazione ‘The Missing’ (‘Iti Mapukpukaw’) come candidato al premio Oscar 2024 per il miglior film internazionale.

Trama ‘The Missing’

Il film racconta la storia di un animatore gay che stranamente non ha la bocca e che viene chiamato dalla sua famiglia per informarsi sulla scomparsa di  zio. Dopo aver scoperto che lo zio è già morto, il giovane incontra un alieno stranamente familiare che lo aiuta a districarsi tra i suoi ricordi e i suoi sentimenti.

The Missing” ha debuttato al festival Cinemalaya ad agosto. Lì, il regista Carl Joseph E. Papa ha vinto il premio Balanghai per il miglior film e la star di “Triangle of SadnessDolly de Leon, che fa parte del cast di voci del film, è stata nominata come miglior attrice non protagonista.

 

Totem – Il mio Sole’ rappresenta il Messico

Il Messico ha scelto Totem – Il mio Sole, scritto e diretto da Lila Avilés (‘La camarista‘, 2018) come candidato del paese per il miglior film internazionale agli Oscar 2024.

Trama ‘Totem – Il mio Sole

Il film vede Sol, una bambina di sette anni, che trascorre la giornata a casa del nonno, aiutando le zie Nuri e Alejandra nei preparativi di una festa a sorpresa per il padre Tonatiuh. Al calar del giorno, un’atmosfera strana e caotica prende il sopravvento, mandando in frantumi i legami che tengono unita la famiglia.

Totem’ è stato presentato a Berlino dove ha vinto il Premio della Giuria Ecumenica. Ha partecipato a Telluride e a New Directors/New Films e sarà presentato al BFI London Film Festival e al San Sebastian Film Festival. Ha vinto numerosi altri premi, tra cui quelli dei festival di Bucarest, Melbourne, Hong Kong e Gerusalemme.

 

‘Inshallah a Boy’ rappresenta la Giordania

La Giordania ha scelto il film drammatico di Amjad Al-Rasheed ‘Inshallah a Boy’ come candidato nella categoria miglior film internazionale per gli Oscar 2024. Il film esplora le arcaiche leggi patriarcali sull’eredità del mondo arabo,

Trama ‘Inshallah a Boy

Ambientato in Giordania, Nawal scopre, dopo l’improvvisa morte del marito, che avendo dato alla luce “solo” una figlia femmina, secondo le leggi locali sull’eredità la famiglia di lui potrebbe avere diritto a tutto ciò che possiede, compresa la sua casa. Non avendo alternative, finge di essere di nuovo incinta.

La storia di Nawal è stata ispirata da una parente dello stesso Al Rasheed, che si è trovata in una situazione molto simile dopo aver dedicato tutta la sua vita alla famiglia. ‘Inshallah a Boy’, che rappresenta il debutto al lungometraggio di Al-Rasheed, è il primo film giordano lanciato dal Festival di Cannes, dove è stato presentato in anteprima alla Settimana della Critica.

 

 

The Breaking Ice’ rappresenta Singapore

Il film ‘The Breaking Ice’ del regista singaporiano Anthony Chen è stato selezionato dalla Singapore Film Commission come candidato del Paese per gli Oscar del 2024, nella categoria dei film internazionali.

Trama ‘The Breaking Ice

Girato in Cina, il film drammatico-romantico racconta la storia di tre giovani che stringono un’amicizia mentre trascorrono un fine settimana nella neve invernale in giro per Yanji, una città di confine nel nord della Cina. Il film è interpretato dagli attori cinesi Zhou Dongyu(candidato all’Oscar per ‘Better Days’), Liu Haoran (franchise di ‘Detective Chinatown’) e Qu Chuxiao (‘The Wandering Earth’).

The Breaking Ice’ è stato selezionato per la sezione “Un certain Regard” al festival di Cannes 2023.

È la terza volta che un film diretto da Chen rappresenta Singapore agli Oscar. L’anno scorso, Singapore è stata presentata da ‘Ajoomma’, la prima coproduzione Singapore-Corea, diretta da He Shuming e prodotta da Chen.

Justin Ang, vicedirettore generale per i media, l’innovazione, le comunicazioni e il marketing dell’Infocomm Media Development Authority di Singapore, ha dichiarato:

 

“Siamo assolutamente entusiasti della selezione del film di Anthony Chen, ‘The Breaking Ice‘, come candidato di Singapore agli Oscar 2024. Insieme alle altre anteprime made in Singapore premiate quest’anno al Festival di Cannes, film come ‘The Breaking Ice’ hanno messo Singapore al centro dell’attenzione cinematografica mondiale. Con la Singapore Film Commission che commemora i 25 anni di impegno nel coltivare la nostra industria cinematografica locale, siamo davvero orgogliosi dei nostri talenti nostrani che hanno trovato riconoscimento sulla scena mondiale. Non vediamo l’ora di sentire buone notizie agli Oscar del 2024″.

Chen ha poi aggiunto:

“È un onore essere selezionato ancora una volta per la candidatura di Singapore agli Oscar e ancora più significativo nell’anno in cui sono stato invitato all’Academy. Questo film non sarebbe stato possibile senza il talento creativo e la passione della nostra squadra internazionale. Non vedo l’ora di condividere questo film con il pubblico negli Stati Uniti e in tutto il mondo”.

 

The Shadow of the Sun’ rappresenta il Venezuela

Il Venezuela ha scelto il film drammatico ‘The Shadow of the Sun’ (‘La Sombra del Sol’)del regista venezuelano Miguel Ángel Ferrer, come candidato ufficiale alla 96ª edizione degli Academy Awards nella categoria Miglior film internazionale.

L’Associazione nazionale venezuelana degli autori cinematografici (ANAC) ha scelto il primo lungometraggio di Ferrer tra gli altri candidati, perché:

“È un film di personaggi che racconta un contesto venezuelano che invita a sognare mantenendo un tono molto particolare di realismo magico”.

Trama ‘The Shadow of the Sun’

Ambientato nel Venezuela rurale, il film è incentrato su Alex, un giovane adolescente sordo che chiede al fratello maggiore Leo di unirsi a lui in un concorso di musica che potrebbe cambiare le loro vite. Leo dovrà risvegliare le sue capacità musicali, da tempo sopite, per essere la voce del fratello minore.

Ferrer ha dichiarato:

“Vogliamo ringraziare la commissione degli Oscar per aver scelto il nostro film, che racconta la storia di Leo e Alex, due fratelli che rappresentano la lotta per un sogno apparentemente irraggiungibile. Come per loro, questa è un’altra tappa del nostro viaggio. ‘La Sombra del Sol‘ è un film del Venezuela, per il Venezuela e per il mondo, girato con talenti locali nella bellissima città di Acarigua, nello Stato di Portuguesa”.

 

Housekeeping for Beginners’ rappresenta la Macedonia del Nord

Housekeeping for Beginners, il film drammatico di Goran Stolevski che ha vinto il Queer Lion Award alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato scelto dalla Macedonia del Nord come candidato ufficiale agli Oscar 2024.

Trama ‘Housekeeping for Beginners’

Il film ha come protagonista Dita, una donna queer che non ha mai voluto essere madre ma che si trova costretta a crescere le due figlie della sua ragazza, Mia e Vanesa. Una battaglia di volontà si scatena quando le tre continuano a litigare e diventano un’improbabile famiglia che deve lottare per rimanere unita. Dita costringe al matrimonio un uomo gay, così da poter offrire alle ragazze una coppia di genitori “tradizionali” e allo stesso tempo di poter rassicurare i sospettosi tribunali.

 

Goodbye Julia’ rappresenta il Sudan

Il film ‘Goodbye Julia del regista sudanese Mohamed Kordofani è stato selezionato dal Sudan per la sua seconda candidatura nella categoria miglior film internazionale agli Academy Awards. Si tratta del primo lungometraggio di Kordofani ed è anche il primo film sudanese mai presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes.

Trama ‘Goodbye Julia

Goodbye Julia’ è la storia di due donne, una del Nord e l’altra del Sud, che il destino fa incontrare. Le due entrano in una relazione complessa che tenta di riconciliare le differenze tra le comunità del Nord e del Sud del Paese, attualmente devastato dalla guerra.

Nella sua recensione su Variety di ‘Goodbye Julia’, la critica Jessica Kiang ha elogiato il film per essere molto di più di:

“Un’introduzione ai disordini di classe, etnici e religiosi che affliggono lo stato tormentato del Sudan. Ciò che effettivamente traspare è molto più coinvolgente, nella vena di Asghar Farhadi, dove un nucleo morale stretto e di alto concetto si dipana in fili di conseguenze sociali sempre più ampie e profonde”.

Kordofani, regista e produttore del film ha dichiarato:

“Sono molto grato che la commissione del Sudan abbia selezionato ‘Goodbye Julia‘ per la corsa agli Oscar nonostante la guerra. Questo dimostra quanto le persone in Sudan possano essere resistenti e fiduciose. Mi sento immensamente onorato che il mio film sia ora nella lista delle candidature sudanesi all’Academy e spero che potremo essere visibili agli elettori così che forse potremo essere visibili al mondo e mostrare un lato diverso del Sudan”.

 

2018’ rappresenta l’India

La Film Federation of India ha scelto il thriller di sopravvivenza ‘2018’ come candidato per la categoria internazionale degli Academy Awards.

Trama ‘2018

Diretto da Jude Anthany Joseph, il film in lingua malayalam è un thriller di sopravvivenza basato sulle inondazioni che hanno devastato il Kerala nel 2018.

Il film è uscito a maggio e ha registrato un incasso di 25 milioni di dollari, diventando il film in lingua malayalam con il più alto incasso di tutti i tempi.

2018‘ è stato selezionato da un comitato di 16 membri guidato dal regista veterano Girish Kasaravalli, che ha preso la decisione in base all’attualità del tema del cambiamento climatico del film.

L’India ha ottenuto la sua prima candidatura nella categoria con “Mother India” (1957) di Mehboob Khan. Da allora, il Paese è stato nominato altre due volte: per ‘Salaam Bombay!’ di Mira Nair (1988) e ‘Lagaan’ (2001) di Ashutosh Gowariker, ma non ha ancora vinto la categoria.

 

Bye Bye Tiberiasrappresenta la Palestina

La Palestina ha presentato il documentario “Bye Bye Tiberias” di Lina Soualem alla corsa internazionale agli Oscar. Si tratta della personale esplorazione di Soualem del suo rapporto con la madre, l’attrice di ‘SuccessionHiam Abbass, è stata presentata in anteprima mondiale a Venezia quest’anno.

Trama ‘Bye Bye Tiberias’

Hian Abbass lascia il suo villaggio natale in Palestina per inseguire il suo sogno di diventare un’attrice in Europa, lasciandosi alle spalle la madre, la nonna e le sue sette sorelle. Trent’anni dopo, Hian ritorna al villaggio con sua figlia, la regista Lina che si interroga sulle scelte coraggiose compiute dalla madre, sul suo esilio e sul modo in cui le donne della famiglia hanno influenzato le loro vite.

Bye Bye Tiberias’ unisce immagini del presente, filmati di famiglia e immagini di archivio per rappresentare quattro generazioni di donne palestinesi.

 

 

‘The Promised Land’ (Bastarden) rappresenta la Danimarca

La Danimarca ha presentato ‘The Promised Land, con protagonista Mads Mikkelsen, come candidato per la corsa all’Oscar per il miglior film internazionale 2024. Si tratta di un film epico-drammatico diretto da Nikolaj Arcel e scritto da Arcel e Anders Thomas Jensen, basato sul romanzo “The Captain and Ann Barbara” di Ida Jessen.

‘The Promised Land’ è stato presentato in anteprima mondiale il 31 agosto 2023 al Festival di Venezia, dove ha concorso per il Leone d’oro.

Trama ‘The Promised Land’

Il soldato Ludvig Kahlen arriva nel 1755 nell’arida landa dello Jutland con un unico obiettivo: seguire il consiglio del re di coltivare la terra e ottenere così ricchezza e onore. Ma Kahlen si fa presto un nemico. Lo spietato proprietario terriero Frederik De Schinkel, unico padrone della zona, ritiene che la landa appartenga a lui e non al re. Quando il servo di De Schinkelscappa con la moglie Ann Barbara e cerca rifugio presso Kahlen, il proprietario terriero fa di tutto per allontanare Kahlen e allo stesso tempo per vendicarsi crudelmente. Kahlen non si piega, ma affronta caparbiamente l’impari battaglia e ora rischia non solo la vita, ma anche il legame con la piccola e tormentata famiglia che si è creata intorno a lui nella brughiera.

Jacob Neiiendam, responsabile del settore internazionale del Danish Film Institute e presidente della commissione danese per la presentazione degli Oscar ha dichiarato:

“Nelle ultime settimane è emerso chiaramente che ‘The Promised Land’ è il candidato danese più forte in grado di ottenere una candidatura all’Oscar. Ha ricevuto un’accoglienza fantastica sia dalla critica che dagli esperti di premi alla sua prima mondiale nel festival di Venezia, così come a Telluride e a Toronto”.

 

The Peasants’ rappresenta la Polonia

La Polonia ha scelto il film d’animazione ‘The Peasants’, realizzato dai registi del film candidato all’Oscar ‘Loving Vincent’, come candidato alla categoria internazionale degli Academy Awards. Diretto da D.K. Welchman e Hugh Welchman, il film è l’adattamento del romanzo del premio Nobel Wladyslaw Reymont ed è stato realizzato con la stessa tecnica pittorica utilizzata in ‘Loving Vincent’.

Trama ‘The Peasants’

The Peasants’ è un dramma storico tratto dall’ omonimo romanzo di Reymont, incentrato sul destino di una comunità rurale. La trama ruota attorno a Jagna, costretta a sposare un ricco contadino, Boryna, molto più vecchio di lei. Tuttavia, lei ama suo figlio Antek.

The Peasants’ è stato presentato in anteprima mondiale nella sezione Special Presentation del Toronto Film Festival a settembre, quando la New Europe Film Sales aveva già venduto i diritti a più di 50 paesi.

 

A light never goes out movie’ rappresenta Hong Kong

Hong Kong ha scelto il dramma A Light Never Goes Outcome candidato al premio Oscar per il miglior film internazionale.

Trama ‘A Light Never Goes Out

Diretto da Anastasia Tsang e interpretato da Sylvia Chang e Simon Yam, il film vede una donna devastata dalla morte del marito che decide di portare avanti il lavoro del suo defunto sposo di costruire insegne al neon.

Il tema del film è diventato un punto di discussione sociale a Hong Kong, famosa per le sue decorazioni stradali colorate e antiquate, sempre più minacciate dalla marcia della modernizzazione e del progresso.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla fine dello scorso anno al Tokyo International Film Festival. Il film ha ottenuto diverse candidature ai premi di Hong Kong e ai Golden Horse Awards.

 

No Ground Beneath the Feet’ rappresenta il Bangladesh

Il Bangladesh ha scelto ‘No Ground Beneath the Feet’ come candidato per la categoria miglior film internazionale degli Oscar 2024.

Trama ‘No Ground Beneath the Feet’

Diretto dal regista esordiente Mohammad Rabby Mridha e prodotto da Abu Shahed Emon, il film segue le vicende di Saiful, un autista di ambulanze emigrato a Dhaka per guadagnarsi da vivere per sé e la sua famiglia. La sua lussuria lo ha portato a sposare una donna con cui è andato a letto e che ora gli chiede solo soldi. Anche suo fratello chiede il suo aiuto. Saiful sa che c’è bisogno di lui, ma non può tornare a casa, e con il passare del tempo la situazione si deteriora ulteriormente.

Pur adottando un approccio personale, il film affronta anche i temi universali del cambiamento climatico, della povertà e dei mali della società.

‘Opponent’ (L’avversario) rappresenta la Svezia

La Svezia ha selezionato ‘Opponent’ di Milad Alami, un dramma a sfondo politico presentato in anteprima mondiale al Festival di Berlino all’inizio di quest’anno. Si tratta del secondo lungometraggio di Alami, regista svedese-iraniana, dopo ‘The Charmer’.

Trama ‘Opponent’

Iman, un uomo iraniano che si è trasferito in Svezia come rifugiato con la moglie Maryam e le figlie Asal e Sahar. Lottatore in Iran prima di essere costretto a fuggire dal Paese, torna a praticare questo sport nella speranza di accelerare la sua richiesta di asilo facendo un provino per la squadra nazionale svedese di lotta libera, fino alla rivelazione che il vero motivo per cui è stato costretto a lasciare l’Iran è che uno dei suoi ex compagni di squadra lo ha denunciato alla comunità in quanto uomo gay non dichiarato.

 

‘The Zone of Interest’ rappresenta il Regno Unito

Il Regno Unito ha scelto ‘The Zone of Interest’ di Jonathan Glazer” come candidato per la categoria “miglior film internazionale” degli Academy Awards 2024. Il film è stato presentato in anteprima a Cannes all’inizio di quest’anno, dove ha vinto il Grand Prix e il Premio FIPRESCI.

Trama ‘The Zone of Interest’

Basato sul romanzo del 2014 di Martin Amis, il film segue il comandante di Auschwitz,Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig, che vivono con i loro cinque figli nella così detta “area di interesse” di circa 25 miglia attorno al campo. La famiglia ignora gli orrori che accadono ogni giorno al di là del muro che li divide dal campo. Il film è stato girato in Polonia e presenta dialoghi in tedesco e polacco.

Il film segna il ritorno di Glazer alla regia di lungometraggi dopo un decennio dall’uscita di ‘Under the Skin’ (2013).

Il critico Owen Gleiberman ha dichiarato:

“È un film straordinario, agghiacciante e profondo, meditativo e immersivo, un film che tiene l’oscurità umana davanti alla luce e la esamina come se fosse al microscopio. In un certo senso, è un film che fa leva sul nostro voyeurismo, sulla nostra curiosità di vedere l’invisibile. Ma lo fa con un’originalità sconvolgente”.

 

Halkara’ rappresenta il Nepal

Il Nepal ha sceltoHalkaradi Bikram Sapkota come candidato nella categoria dei lungometraggi internazionali degli Academy Awards.

Trama Halkara’

Un ubriacone disoccupato accetta un lavoro da postino e si avventura nei villaggi remoti del Nepal. Nel suo viaggio, deve affrontare le sfide e le responsabilità del suo nuovo lavoro, confrontandosi con i demoni personali del suo passato.

Uno dei produttori del film è Ram Krishna Pokharel, il cui film ‘The Red Suitcase’ è stato recentemente presentato in anteprima a Venezia.

Il Paese ha ottenuto una candidatura la prima volta per ‘Himalaya: Caravan’ nel 1999. Non ha ancora mai vinto la categoria.

 

‘Io Capitano’ rappresenta l’Italia

L’Italia ha presentato il dramma di Matteo Garrone sul tema dell’immigrazione Io Capitano‘ come candidato per la categoria miglior film internazionale ai prossimi Oscar. Il film ha concorso al Festival di Venezia 2023 per il Leone d’oro, venendo riconosciuto con il Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni all’attore Seydou Sarr.

Trama ‘Io Capitano’

Girato in 13 settimane tra Senegal, Italia e Marocco con un cast di attori per lo più non professionisti, il film racconta di Seydou e Moussa, due giovani senegalesi, che lasciano il loro paese per raggiungere l’Europa, affrontando deserti, centri di detenzione in Libia e la traversata del mar Mediterraneo.

Il critico Guy Lodge ha scritto nella sua recensione su Variety: “Sostenuto da una straordinaria interpretazione dell’esordiente Seydou Sarr, l’ultimo film del regista italiano presenta la lotta di un adolescente senegalese per raggiungere l’Europa come un tradizionale viaggio dell’eroe”.

Il film è basato su un’idea originale di Garrone, che ha scritto la sceneggiatura con Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri.

 

‘Society of the Snow’ rappresenta la Spagna

La società della neve‘ di J.A. Bayona, un thriller di sopravvivenza presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato selezionato per rappresentare la Spagna ai prossimi Oscar. È la prima volta che un film di Netflix viene selezionato dalla commissione spagnola per gli Oscar.

TramaSociety of the Snow’

Il film è un adattamento del libro “La sociedad de la nieve: The Definitive Account of the World’s Greatest Survival Story” del giornalista uruguaiano Pablo Vierci, che documenta le testimonianze di tutti i 16 sopravvissuti dell’incidente aereo del 1972, molti dei quali Vierci conosceva fin dall’infanzia.

‘Voy! Voy! Voy!’ rappresenta l’Egitto

L’Egitto ha selezionato la dark dramedy ‘Voy! Voy! Voy!‘ come candidato nella categoria miglior film internazionale ai prossimi Academy Awards.

Trama ‘Voy! Voy! Voy!’

Il film è la storia di una guardia giurata impoverita di nome Hassan che sogna una vita migliore. Un giorno si imbatte nello sport del calcio per non vedenti e decide astutamente di fingersi ipovedente per unirsi a una squadra che sta per disputare un torneo di Coppa del Mondo in Europa. In questo viaggio incrocia diversi personaggi, tra cui una giovane giornalista che inizia a interessarsi alla squadra.

 

The Night Guardian’ rappresenta l’Iran

L’Iran ha scelto ‘The Night Guardian‘, diretto da Reza Mirkarimi, come candidato per la categoria “miglior film internazionale” degli Academy Awards del 2024.

Trama ‘The Night Guardian’

Scritto da Mirkarimi e Mohammad Davoud, ‘The Night Guardian‘ racconta la storia di un ingenuo ragazzo di campagna la cui vita spensierata viene messa in discussione dalla fiducia che ripone in un uomo che è l’ingegnere di un progetto di costruzione.

L’Iran ha presentato regolarmente film agli Oscar dal 1994 e ha vinto in due occasioni, con ‘Una separazione‘ e ‘The Salesman’, entrambi diretti da Asghar Farhadi. Due film di Mirkarimi hanno già rappresentato il Paese, ‘So Close, So Far‘ del 2005 e ‘Today’ del 2014.

The Mother of All Lies’ rappresenta il Marocco

Il Marocco ha scelto l’ibrido documentario di Asmae El MoudirThe Mother of All Lies‘ come candidato alla corsa internazionale degli Oscar.

Trama ‘The Mother of All Lies’

Asmae, una regista marocchina di 28 anni, non ha nessuna foto di sé da bambina. L’unica che sua madre ha potuto fornirle è una vecchia fotografia danneggiata dal tempo, in cui si riconosce a malapena una bambina sullo sfondo. Asmae tenta di riportare a galla i “segreti” della sua famiglia e quelli del suo paese, coinvolgendo i genitori, l’austera nonna (il vero capofamiglia), alcuni vicini e ritornando ad uno dei momenti chiave della storia del Marocco, la “rivolta del pane” del giugno 1981 a Casablanca, repressa con la forza e costata la vita a centinaia di persone.
Come figlia e regista, l’autrice fonde storia personale e nazionale riflettendo sulle rivolte del pane del 1981 e tracciando collegamenti con il Marocco moderno.

El Moudir è una regista, sceneggiatrice e produttrice residente a Parigi e Rabat. Ha diretto brevi documentari per SNRT, Al Jazeera Documentary, BBC e Al Araby TV. Ha completato il mediometraggio ‘The Postcard‘ nel 2020. ‘The Mother of All Lies‘ è il suo primo lungometraggio.

 

‘Bad Living’ rappresenta il Portogallo

Il Portogallo ha scelto di presentare ‘Bad Living‘ di João Canijo alla corsa internazionale degli Oscar. Il film ha vinto l’Orso d’argento della giuria al Festival di Berlino di quest’anno.

Trama ‘Bad Living’

Un gruppo di donne di diverse generazioni della stessa famiglia gestisce un hotel sulla costa settentrionale portoghese. I rapporti tra loro si sono inaspriti e cercano di sopravvivere in un albergo in declino. L’arrivo inaspettato di una nipote crea problemi, mentre l’odio latente e i risentimenti accumulati vengono a galla.

 

‘Fallen Leaves’ rappresenta la Finlandia

La Finlandia ha presentato ‘Fallen Leaves’ di Aki Kaurismäki come suo rappresentante nella corsa internazionale agli Oscar. Il film aveva già vinto il Premio della Giuria di Cannes e il Gran Premio Fipresci.

Trama ‘Fallen Leaves’

Anna, una scaffalista di un supermercato e Holappa, un lavoratore solitario alcolista si incontrano per caso una notte a Helsinki. I due cercano di trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Il loro cammino verso questo onorevole obiettivo è offuscato dall’alcolismo dell’uomo, dai numeri di telefono persi, dal fatto di non conoscere i nomi o gli indirizzi dell’altro e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli sulla strada di chi cerca la propria felicità.

 

Autobiography’ rappresenta l’Indonesia

L’Indonesia ha scelto l’acclamato film ‘Autobiography‘, scritto e diretto da Makbul Mubarak, come candidato ufficiale del Paese agli Academy Awards nella categoria International Feature Film.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale a Venezia lo scorso anno, dove ha vinto il premio FIPRESCI nella sezione Orrizonti. Il film è stato selezionato in più di 50 festival e ha vinto il Gran Premio al Tokyo FILMeX festival, la migliore sceneggiatura agli Asia Pacific Screen Awards 2022, il miglior debutto alla regia allo Stockholm International Film Festival e il premio come miglior attore per Arswendy Bening Swara al Marrakech International Film Festival 2022.

Trama ‘Autobiography’

Il film vede protagonista Rakib, che lavora come governante e assistente di un generale in pensione, Purnawinata, che conduce una campagna elettorale per diventare reggente.

Mubarak ha dichiarato:

‘Autobiography’ è stato scritto diversi anni fa durante un periodo di forte polarizzazione politica in Indonesia, che rispecchia il clima politico degli Stati Uniti e di molte altre parti del mondo. ‘Autobiography’ è una riflessione toccante su questo tema e spero che possa colpire il pubblico americano, così come ha fatto in modo massiccio nel suo Paese d’origine”.

 

‘Brothers’ rappresenta la Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca ha presentato il film ‘Brothers‘ di Tomáš Mašín per la corsa al miglior lungometraggio internazionale degli Oscar 2024.

Trama ‘Brothers’

ll dramma racconta una delle più grandi storie della Guerra Fredda: quella dei fratelli Mašín, figli di Josef Mašín che opposero resistenza armata al regime comunista in Cecoslovacchia nel periodo tra il 1951-1953.

Il film sarà presentato in anteprima in Repubblica Ceca il 26 ottobre, nel 70° anniversario della fuga dei fratelli Mašín.

 

‘Amerikatsi’ rappresenta l’Armenia

L’Armenia ha scelto il film comico-drammatico ‘Amerikatsi‘ come candidato ufficiale ai premi Oscar per i lungometraggi internazionali. Scritto e diretto da Michael A. Goorjian, è stato prodotto da People of Ar Productions. Goorjian è anche il protagonista del film.

Trama ‘Amerikatsi’

Amerikatsi riguarda la speranza e l’arte della sopravvivenza nelle peggiori condizioni. Il rimpatriato armeno-americano Charlie Bakhchinyan viene arrestato per l’assurdo crimine di indossare una cravatta nell’Armenia sovietica. In isolamento, scopre presto che può vedere l’interno di un condominio vicino alla prigione dalla finestra della sua cella.

Goorjian ha dichiarato:

“Niente potrebbe rendermi più orgoglioso di rappresentare il cinema armeno quest’anno e di contribuire a far luce sul grande talento all’interno della nostra piccola nazione”.

L’Armenia non è mai stata nominata nella categoria Miglior film internazionale.

 

‘Seven Blessings’ rappresenta Israele

Israele ha selezionato la commedia familiare di Ayelet Menahemi ‘Seven Blessings‘ come candidato per la categoria Film Internazionali degli Academy Awards.

Trama ‘Seven Blessings’

Marie aveva solo due anni quando sua madre la affidò alla sorella infertile, una comune usanza marocchina all’epoca. 40 anni dopo, Marie viaggia dalla Francia a Israele, dove ora vive la sua famiglia, per sposare il suo unico vero amore. La sua famiglia si sta preparando per l’usanza delle “Sette benedizioni”: una settimana di pasti festivi in onore della sposa. Ma Marie è venuta anche per aprire vecchie ferite e segreti e bugie vengono rivelati. Marie cerca disperatamente delle scuse, anche se la sua famiglia è sicura che dovrebbe ringraziarli. Questa settimana si trasforma in una triste commedia sui crimini familiari, il perdono e la perdita.

Israele è stato nominato per la categoria Miglior Film Internazionale più volte, ma non ha mai vinto.

 

‘The Burdened’ rappresenta lo Yemen 

Lo Yemen ha scelto il dramma sull’aborto di Amr GamalThe Burdened‘ come suo ingresso ufficiale alla gara degli Oscar. Il film ha debuttato quest’anno al Festival di Berlino dove ha vinto alcuni di premi.

‘The Burdened’ è stato scelto da un comitato formato dal Ministero della Cultura yemenita. Questo è il secondo film diretto da Gamal ad essere candidato agli Oscar.

Trama ‘The Burdened’

Il film ruota intorno a una coppia, Isra’a e Ahmed, impegnati al massimo per offrire una vita normale e un’educazione ai loro tre bambini. Quando scoprono che Isra’a è di nuovo incinta, saranno costretti a prendere delle decisioni difficili.

 

About Dry Grasses‘ rappresenta la Turchia

La Turchia ha annunciato che il dramma di Nuri Bilge CeylanAbout Dry Grasses‘ è stato selezionato per la categoria International Feature Film degli Academy Awards.

About Dry Grasses‘ ha debuttato a Cannes quest’anno, dove ha vinto il premio per la migliore attrice per Merve Dizdar.

Trama ‘About Dry Grasses’

Samet, un giovane insegnante d’arte di Istanbul, svolge il servizio civile in un remoto villaggio dell’Anatolia. Dopo aver insegnato per quattro anni in una scuola locale, lui e il suo collega Kenan affrontano accuse di molestie sessuali da parte di due studenti. Samet trova difficile comprendere queste accuse e perde ogni speranza di sfuggire alla squallida vita di provincia, finché non incontra Nuray, anch’essa un insegnante.

il critico Guy Lodge nella sua recensione di Cannes, l’ha definito come:

“Una lezione di etica provocatoria, un triangolo d’amore amaramente conflittuale e un’anatomia sfrenata di un misantropo di tutti i giorni.”

 

Four Souls of Coyote‘ rappresenta l’Ungheria

Il film d’animazione ‘Four Souls of Coyote‘, vincitore del Premio della Giuria al Festival di Annecy, è stato selezionato per la categoria Film Internazionali degli Academy Awards. Il film è stato diretto da Áron Gauder e prodotto da Cinemon Ent di Réka Temple.

Trama ‘Four Souls of Coyote’

Il film racconta la lotta tra una compagnia petrolifera che progetta di gettare gasdotti nel medio-ovest americano e la tribù nativa americana locale. Il confronto ricorda la storia della creazione della tribù e le mitiche avventure mitiche del subdolo assassino Coyote.

Gauder ha dichiarato:

“Volevamo mostrare gli aspetti della creazione e dell’esistenza che sono meno noti agli europei. Il film avverte che l’uomo è una creatura imperfetta e incline agli sbagli, che ha responsabilità anche per altre creature. Non possiamo consumare senza limiti. Dobbiamo tenere sotto controllo i nostri desideri perché se non lo facciamo, allora il mondo sarà a rischio di distruzione.”

Il film include musiche di artisti nativi americani, tra cui Ulali, Mariee Siou e Joanne Shenandoah.

 

Do Not Expect Too Much From the End of the World’ rappresenta la Romania

La Romania ha scelto ‘Do Not Expect Too Much From the End of the World’ di Radu Jude per la categoria Film Internazionali degli Academy Awards. Il dramma comico è diviso in due parti.

Il film ha avuto la sua prima mondiale a Locarno dove ha ricevuto il premio speciale della giuria, l’encomio della giuria ecumenica e il primo premio della giuria junior. Sarà presentato ai festival di Toronto e New York.

Trama Do Not Expect Too Much From the End of the World’

La prima parte vede Angela, un’assistente di produzione sommersa di lavoro che deve girare per la città di Bucarest per filmare il casting di un video “sicurezza sul lavoro” commissionato da una multinazionale, per sensibilizzare i propri dipendenti. Incontra Marian, un lavoratore mezzo paralizzato, che ottiene la parte. Nella seconda parte, quando Marian rivela alla telecamera che il suo incidente sul lavoro è dovuto alla negligenza della società, la sua dichiarazione accende uno scandalo, che la costringe a reinventare la sua storia per soddisfare la narrazione della società.

The Monk and the Gun‘ rappresenta il Bhutan

La Bhutan InfoComm and Media Authority (BICMA) ha scelto ‘The Monk and the Gun‘ di Pawo Choyning Dorji, come candidato per la categoria Miglior Film Internazionale degli Academy Awards.

Trama ‘The Monk and the Gun’

Il film è ambientato in Bhutan nel 2006. La modernizzazione è finalmente arrivata. Il Bhutan diventa l’ultimo paese al mondo a connettersi a internet e alla televisione, e ora arriva il più grande cambiamento di tutti: la democrazia. Per insegnare alla gente come votare, le autorità organizzano una finta elezione, ma i locali sembrano scettici. Viaggiando nel Bhutan rurale dove la religione è più popolare della politica, il supervisore elettorale scopre che un monaco sta pianificando una misteriosa cerimonia per il giorno delle elezioni.

La BICMA ha dichiarato:

The Monk and the Gun si è distinto come la scelta unanime del comitato di selezione. Questa decisione è stata guidata dalla straordinaria capacità del film di ritrarre autenticamente il Bhutan e il suo potenziale per affascinare il pubblico internazionale. Il film ha raccolto consensi per la sua narrazione innovativa, elementi tematici unici, forte narrativa e prestazioni eccezionali del cast. Era visto come un vero riflesso del Bhutan, sia in termini di narrazione che di abilità tecnica.”

 

‘Sweet Dreams’ rappresenta i Paesi Bassi

Sweet Dreams‘ di Ena Sendijarević, che guarda alla fine dell’era coloniale olandese attraverso una lente satirica, è stato scelto per rappresentare il paese agli Academy Awards.

Il film ha avuto la sua prima mondiale al Festival di Locarno ad agosto 2023, dove l’attrice olandese Renée Soutendijk si è aggiudicato il premio Leopard per la performance migliore.

Trama ‘Sweet Dreams’

Su un’isola indonesiana nel 1900, il proprietario della piantagione di zucchero olandese Jan e sua moglie Agathe sono in cima alla catena alimentare, fino a quando Jan, dopo essere tornato dalla sua visita serale alla sua concubina Siti, muore. Per mantenere il suo status, Agathe costringe suo figlio Cornelis e sua moglie incinta Josefien a viaggiare dall’Europa e a prendere il comando dell’azienda di famiglia. Nel mezzo di una rivolta operaia, Cornelis svela i suoi piani per il cambiamento.

‘Perfect Days’ rappresenta il Giappone

Il Giappone ha scelto ‘Perfect Days‘, del regista tedesco Wim Wenders, come cadidato per la categoria del miglior lungometraggio straniero agli Oscar 2024.

Si tratta di una decisione controversa, in quanto è la prima volta che il Giappone ha scelto un film di un regista non giapponese. Tuttavia, le componenti giapponesi del film sono forti: è stato girato in Giappone, con attori giapponesi e in lingua giapponese.

Wenders è stato abbracciato dall’industria giapponese e proclama l’icona del cinema giapponese Ozu Yasujiro come la sua più grande ispirazione.

Trama ‘Perfect Days’

Hirayama lavora come addetto alle pulizie a Tokyo. Sembra contento della sua vita semplice e dedica il suo tempo libero alla sua passione per la musica e i libri. Hirayama ha anche una passione per gli alberi e li fotografa. Il suo passato viene gradualmente rivelato attraverso una serie di incontri inaspettati.

Il film è stato accolto calorosamente dai festival e dalla critica. A Cannes, dove ha debuttato, Yakusho Koji ha vinto il premio per miglior attore.

Four Daughters’ rappresenta la Tunisia

Diretto da Kaouther Ben Hania, ‘Four Daughters‘ ha vinto l’Oeil d’Or come miglior documentario al Festival di Cannes, dove è stato l’unico film arabo in concorso.

Trama ‘Four Daughters

Il film ricostruisce la storia di Olfa Hamrouni e delle sue quattro figlie, svelando una complessa storia familiare attraverso interviste intime per dimostrare come le due figlie maggiori della donna tunisina sono state radicalizzate.

Questa è la terza volta che Ben Hania rappresenta la Tunisia agli Oscar, dopo la presentazione e la nomina del suo film del 2020 ‘The Man Who Sold His Skin‘ e del suo film del 2017 ‘Beauty and the Dogs‘.

Marry My Dead Body‘ rappresenta Taiwan

Diretto da Cheng Wei-hao ‘Marry My Dead Body’ è è il settimo film di maggior incasso di sempre di Taiwan.

Trama ‘Marry My Dead Body

Wu Ming Han, un poliziotto omofobo con la fobia dei fantasmi, prende una busta e si ritrova sposato con Mao Pang Yu, un uomo omosessuale, morto misteriosamente. I due devono superare le loro differenze e unire le forze per risolvere il caso e ottenere giustizia per Mao.

 

‘Shayda’ rappresenta l’Australia 

L’Australia ha scelto ‘Shayda‘ della regista iraniana-australiana Noora Niasari come suo candidato per i 96º Academy Awards. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2023.

Trama ‘Shadya

Shayda, una madre iraniana, trova rifugio in un centro di accoglienza per donne australiano, insieme alla figlia di sei anni. Durante il Capodanno persiano sono confortate dai riti del Nowruz e dalla speranza di un nuovo inizio. Ma quando il marito, da cui la donna si è separata, rientra nelle loro vite, il cammino di Shayda verso la libertà viene messo a rischio.

La regista Noora Niasari ha dichiarato:

“Ammiro i milioni di madri e figlie che lottano per i loro diritti umani fondamentali. Questo film è dedicato a mia madre – che ha trovato la libertà per sé e per sua figlia in Australia – e alle coraggiose donne e ragazze dell’Iran.”

 

Rojek’ rappresenta il Canada

Il Canada ha selezionato il documentario ‘Rojek’ di Zaynê Akyol come candidato per migliore film internazionale. Ha debuttato nel 2022 al Visions du Réel Film Festival a Nyon, in Svizzera. Ha partecipato a vari festival in tutto il mondo e ha vinto diversi premi tra cui a Docville, Valladolid, Jihlava e Hot Docs.

Trama ‘Rojek

Riguarda la ripresa del Kurdistan dal conflitto Rojava-islamico con un’enfasi particolare sulle interviste con ex membri dello Stato Islamico imprigionati per colpa delle loro credenze. La regista parla ai membri imprigionati dallo Stato islamico, alternando le loro parole con riprese aeree della campagna. Il documentario è raccontato in un mix di arabo, inglese, francese e curdo.

The Settlers‘ rappresenta il Cile

Il Cile ha scelto ‘The Settler‘ per rappresentarlo ai 96º Academy Awards. Si tratta di un film drammatico western del 2023 diretto da Felipe Gálvez Haberle, co-sceneggiato con Antonia Girardi.

The Settlers‘ ha avuto la sua prima mondiale al 76º Festival di Cannes. Ha gareggiato per Un Certain Regard e Caméra d’Or ed è stato premiato con il Premio FIPRESCI, diventando la prima produzione cilena a vincere quel premio.

Trama ‘The Settlers

Nel 1893, Segundo, un meticcio cileno; MacLennan, un capitano dell’esercito inglese; e Bill, un mercenario americano; partono per una spedizione a cavallo per delimitare e recuperare le terre che lo Stato ha concesso a José Menéndez. Quella che sembra essere una spedizione amministrativa si trasforma in una violenta caccia agli Onas, i nativi dell’arcipelago della Terra del Fuoco.

Come affermato in un’intervista di Variety, Galvez capovolge la metafora di guida centrale dei Western, portando la civiltà in natura, mostrando come tre cowboy commettono atti barbarici, nell’interesse della grande industria agroalimentare, macellando gli indigeni Selk’nam per ritagliarsi una strada commerciale per il bestiame di un grande proprietario terriero che raggiunge l’Oceano Atlantico.

 

The Teachers’ Lounge‘ rappresenta la Germania

The Teachers’ Lounge‘ è un film drammatico tedesco del 2023 diretto da İlker Çatak, co-sceneggiatore con Johannes Duncker, presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. È stato nominato per competere per il premio di miglio film internazionale agli Oscar 2024.

Ha vinto cinque premi ai German Film Awards, tra cui il Lola in Gold per il miglior lungometraggio, ed è stato selezionato per gli European Film Award.

Trama ‘The Teachers’ Lounge’

Quando uno dei suoi studenti viene sospettato di furto, l’insegnante Carla Nowak decide di andare a fondo della questione. Stretta tra i suoi ideali e il sistema scolastico, le conseguenze delle sue azioni minacciano di distruggerla.

 

Smoke Sauna Sisterhood‘ rappresenta l’Estonia

L’Estonia ha selezionato il documentario di Anna HintsSmoke Sauna Sisterhood‘ per gli Oscar 2024. Il film ha vinto il premio alla regia nella sezione World Cinema Documentary al Sundance.

Trama ‘Smoke Sauna Sisterhood’

Nell’oscurità di una sauna fumante, delle donne condividono i loro segreti più intimi, lavando via la vergogna intrappolata nei loro corpi e riconquistando la loro forza attraverso un senso di comunione.

Come spiega la recensione di Jessica Kiang per Variety:

“Il piccolo miracolo fumante di questo film è come riesce a creare qualcosa di così intangibile, così lirico, dall’elemento assolutamente elementare: fuoco, legno, acqua e molta carne femminile nuda”

 

Concrete Utopia‘ rappresenta la Corea del Sud

La Corea del Sud, un precedente vincitore della di migliore film internazionale con ‘Parasite‘ ha selezionato l’attuale successo al botteghino di Um Tae-hwa ‘Concrete Utopia‘ per i 96º Academy Awards.

Trama ‘Concrete Utopia

‘Concrete Utopia’, si svolge in una Seoul post-apocalittica devasta da un violento terremoto, dove l’unico edificio ancora in piedi è il complesso di Hwang Gung dove vivono Min-seong  e Myeong-hwa. Presto  tutti corrono a cercare rifugio nei suoi appartamenti, ma ben presto lo spazio a disposizione inizia a scarseggiare. Yeong-tak, nominato da tutti per organizzare l’accoglienza dei rifugiati, si vede costretto a misure drastiche e decide di creare una sommossa generale, cacciando dal complesso tutti i non residenti. Inizia così una lotta spietata e feroce per la sopravvivenza.

Il Korean Film Council (KOFIC) ha dichiarato che i selezionatori volevano scegliere un film di livello mondiale con una star importante.

 

Melody‘ rappresenta il Tagikistan

Il Tagikistan ha selezionato il film drammatico ‘Melody‘ come suo rappresentante nazionale nella categoria dei migliori lungometraggi internazionali degli Oscar 2024. Questa è la prima volta in 18 anni che il Tagikistan ha scelto di entrare nella categoria e solo la terza volta in assoluto che partecipa.

‘Melody’ è scritto, diretto e prodotto da Behrouz Sebt Rasoul, che è anche uno scrittore e regista esperto di spot pubblicitari.

Trama ‘Melody

Il film è la storia di una donna (Melody) che insegna in un centro per bambini con il cancro. Con 30 bambini nella struttura, le viene chiesto di comporre un pezzo usando le canzoni di 30 uccelli diversi. La donna ne trova solo 20 e il suo aiutante muto fa capire a Melody che i cacciatori hanno costretto l’esperto di uccelli ad andarsene dal villaggio.

 

Thunder’ rappresenta la Svizzera

Il film d’esordio della regista-scrittrice Carmen Jacquier è un film di formazione adolenscenziale ambientato nel 1900 nel glorioso paesaggio montuoso della conservativa Svizzera rurale.

Trama ‘Thunder

Elisabeth ha diciassette anni e nell’estate dell’anno 1900, mentre si appresta a prendere i voti dopo cinque anni passati in convento, deve rientrare nel suo villaggio di origine, in Svizzera, a causa della misteriosa e brutale morte della sorella. Quando rientra in contatto con i suoi tre amici d’infanzia, ormai diventati uomini adulti, realizza che fede e desiderio non sono in contraddizione e possono essere interconnessi.

Prodotto da Flavia Zanon, ‘Thunder‘ è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, partecipando successivamente ad altri festval e raccogliendo diversi premi.

 

Fonte Variety

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