Arriva in sala il 27 Aprile, distribuito da I Wonder Pictures, Beau ha paura di Ari Aster.
Beau ha paura la trama
Beau (interpretato da Joaquin Phoenix) è un uomo schivo e pieno di manie. Dotato di un carattere incline alla paranoia e all’ansia trasforma ogni gesto della sua vita in un incubo.
Abita in un appartamento nel caos più totale e qualsiasi modifica della status quo genera in lui una profonda sofferenza.
Dovendo intraprendere un piccolo viaggio per fare visita alla madre (Patti LuPone), Beau decide di andare dal suo psicoterapeuta (Stephen McKinley Henderson) per prepararsi all’evento. Questa cosa apparentemente banale lo getta nel panico rendendolo incapace di arrivare a destinazione.
Beau si troverà a percorrere strade che non si trovano su alcuna mappa e sarà costretto ad affrontare tutte le paure e le ansie che minano la sua serenità.
Beau ha paura Il backstage del film in sala il 27 Aprile
Ari Aster, incoronato da Martin Scorsese come uno dei talenti più visionari ed eclettici del cinema odierno, è già diventato un regista di culto.
Dopo i suoi primi due grandi successi Hereditary, e Midsommar, Ari Aster torna a stupire con il suo terzo film Beau ha paura, un viaggio allucinato verso l’ignoto che intreccia mistero ed humor nero.
La pellicola, una vera e propria odissea, è ricchissima di chiavi di lettura ed è un modo originale ed inconsueto per raccontare il caos emotivo e l’incertezza collettiva dei nostri giorni.
Beau ha paura è un film ipnotico e angosciante che materializza le paranoie del protagonista. Orrore e umorismo si alternano in un opera radicale e divisiva destinata a restare impressa a lungo nella mente dello spettatore.
Un pasticcio?
Ari Aster è una delle voci più originali e uniche del panorama cinematografico contemporaneo ma Beau ha paura è un terribile pasticcio. Un film auto indulgente, ripetitivo, senza né capo né coda, fagocitato dalla sua arma più importante: Joaquin Phoenix.
Un attore così perfetto, così potente all’interno di una sceneggiatura dove il regista sembra aver flirtato con uno psicoterapeuta cercando di materializzare sogni e paranoie.
Non c’è altro attore che avrebbe potuto portare sullo schermo con altrettanta perfezione il ruolo di Beau, con la sua ansia, la sua paranoia, la sua disperazione. Joaquin Phoenix ipnotizza lo spettatore con il suo magnetismo.
Probabilmente la quantità di dettagli maniacali all’interno della scenografia renderebbe necessaria una seconda visione del film…ma questa è un’altra nota negativa: Aster sembra essersi innamorato delle proprie visioni e non è stato in grado di alleggerire il lavoro. Come in un incubo non si arriva mai al punto.
Molto intensa la rappresentazione dell’odissea, del viaggio onirico, della discesa agli inferi della mente disturbata; forse dal punto di vista cinematografico una delle cose più belle viste negli ultimi anni. Ma tutto sembra essere fine a se stesso.
Forse era questo il fine del regista, mostrare il disastro senza arrivare mai ad una soluzione.
Beau ha paura; Tutti i trailer del film con Joaquin Phoenix