Ecco il trailer de La quattordicesima domenica del tempo ordinario, il nuovo film di Pupi Avati.
Pupi Avati, a distanza di pochi mesi da Dante, torna in sala il 4 Maggio con il suo nuovo film. Ambientato a Bologna, segue la vita di Sandra e Samuele, grandi amici che, all’improvviso, devono confrontarsi con le burrasche della vita.
Il film è interpretato da Gabriele Lavia, Edwige Fenech, Massimo Lopez, Lodo Guenzi, Camilla Ciraolo, Nick Russo e Cesare Bocci.
“Tutto nella mia vita comincia in un posto speciale di Bologna”
Bologna, anni 70. Marzio, Samuele e Sandra sono giovanissimi e ognuno ha un suo sogno da realizzare. La musica, la moda, o forse la carriera. I due ragazzi, amici per la pelle, fondano il gruppo musicale I Leggenda e sognano il successo. Sandra è un fiore di bellezza e aspira a diventare indossatrice. Qualche anno dopo, nella quattordicesima domenica del tempo ordinario, Marzio sposa Sandra mentre Samuele suona l’organo. Quella ‘quattordicesima domenica’ diventa il titolo di una loro canzone, la sola da loro incisa, la sola ad essere diffusa da qualche radio locale.
Poi un giorno di quei meravigliosi anni novanta in cui tutto sembra loro possibile, si appalesa all’improvviso la burrasca, un vento contrario e ostile che tutto spazza via.
Li ritroviamo 35 anni dopo. Cosa è stato delle loro vite, dei loro rapporti? Ma soprattutto cosa ne è stato dei loro sogni?
Il trailer de La quattordicesima domenica del tempo ordinario
Distribuito da Vision, Il film è una produzione Duea Film, Minerva Pictures con Vision Distribution in collaborazione con Sky , è prodotto da Antonio Avati, Santo Versace e Gianluca Curti.
Pupi Avati
Nato a Bologna nel 1938, Giuseppe “Pupi” Avati è scrittore, produttore, sceneggiatore e regista.
Dopo aver studiato Scienze Politiche a Firenze tenta per un periodo la carriera nel jazz, dopo aver smesso, in seguito alla visione di 8 1/2 di Fellini, decide di provare la strada del cinema.
Nel 1968 esce il suo primo film: Balsamus, l’uomo di Satana, con Bob Tonelli, e nel 1970 esce Thomas e gli indemoniati incentrato su un inspiegabile fatto.
In entrambi i film emerge uno degli aspetti fondanti del cinema del regista ovvero il racconto della provincia.
In seguito, dopo aver firmato la sceneggiatura di Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, esce La mazurka del padrone, della santa e del fico fiorone e nel 1976 La casa delle finestre che ridono.
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