Azione, crimine, sangue e violenza sono gli ingredienti che compongono The Roundup (in italiano L’arresto), il lungometraggio diretto da Lee Sang-yong, presentato al Florence Korea Film Fest 2023.
Nella categoria Orizzonti Coreani il film è un convincente viaggio tra Corea del Sud e Vietnam con dei particolari protagonisti.
The Roundup: la sinossi
L’Unità per i crimini gravi della polizia di Geumcheon riceve la missione di rimpatriare un uomo fuggito in Vietnam, che ha manifestato la volontà di costituirsi. Gli agenti Ma Seok-do e Jeon Il-man sospettano però che sia una mossa fatta per coprire i crimini da un pericoloso assassino di nome Kang Hae-sang. Per scoprire di più, i due si recano in Vietnam. (Fonte: Korea Film Fest)
La recensione
Un lungometraggio che scorre agilmente grazie al doppio binario della narrazione costruito con astuzia. Perché se da una parte ci sono i cattivi, spietati e violenti che non si fanno scrupoli a mutilare e uccidere, dall’altra ci sono i buoni che cercano di far rispettare la legge e onorare i loro compiti. Ma lo fanno in maniera talvolta fin troppo sopra le righe da risultare quasi divertenti.
Il poliziotto Ma, in particolare, nonostante la sua apparenza, è il più convincente e forte tra i suoi colleghi. La violenza e la forza bruta alla quale ricorre diventano il perno attorno al quale ruota l’intera indagine. E riesce, convincendo, a fare da contraltare alla brutalità e alla spietatezza del ricercato.
The Roundup: troppa violenza?
Sicuramente il sangue è uno degli elementi centrali della storia, protagonista indiscusso insieme ai personaggi. Ma ci sono anche inseguimenti, adrenalina e vari colpi di scena. Nessuna delle due parti intende mollare la presa e il risultato è un combattimento, appunto, all’ultimo sangue che intreccia continuamente personaggi e dinamiche.
Come d’abitudine nel cinema coreano la violenza è all’ordine del giorno, ma in The Roundup non è una violenza fine a sé stessa. Va di pari passo con il continuo inseguimento dei sospettati e dei killer. Assassini che non hanno pietà e non si fermano di fronte a niente e nessuno. Devono anzi dimostrare di essere disposti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono. E ogni volta che la polizia sembra essere a un passo dall’arresto, ecco che arrivano nuove problematiche e nuovi scontri che tengono il pubblico col fiato sospeso.
Un cast d’effetto
The Roundup riesce a intrattenere e convincere anche grazie al cast che, al di là delle numerose scene di combattimento, nelle quali dimostra di essere comunque credibile, è valido ed efficace. I volti giusti al posto giusto, per far anche divertire e sorridere, quando necessario.
Choi Gwi-hwa, Son Suk-ku, Don Lee sono i principali, ai quali si affiancano tanti altri validi interpreti.
Dai buoni ai cattivi, il cui confine diventa un po’ più labile in questo lungometraggio, tutti in The Roundup conquistano.
Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli