‘Educazione fisica’. Epopea di un sillogismo sociale malato
"Tale padre. Tale figlio". Epopea inversa di genitori imbecilli. 'Educazione fisica' tratto dall’opera teatrale “La palestra” di Giorgio Scianna, con soggetto e sceneggiatura dei fratelli D’innocenzo, ha inaugurato nel 2023 la trentesima edizione di 'Sguardi Altrove Film Festival'. Il film è un protocollo di assedio e barricate emotive, dove l'altro da noi è il nemico da abbattere, soprattutto se ha ragione! La sensibilità del regista, immensa, illumina i disastri affettivi odierni. E l'improbabile ricerca del danno.
Dal 16 marzo al cinema, ‘Educazione fisica’ è il nuovo sublime lavoro di Stefano Cipani. Spaccato di una società che è spaccata, dilaniata dall’erosione dell’altro, dalla propria salvezza, inondata di “Mors tua. Vita mea”, dove ‘empatia’ sembra solo il nome di un nuovo profumo alla moda.
Tratto dalla pièce teatrale La palestra di Giorgio Scianna e con la sceneggiatura dei fratelli d’Innocenzo, che non sbagliano mai un colpo.
A Milano ha aperto la serata inaugurale del Festival sul femminile Sguardi Altrove, curato da 30 anni da Patrizia Rappazzo. Ora il film è disponibile in streaming su SKY e Now TV.
La locandina di ‘Educazione fisica’
La recensione
Nella orripilante e fatiscente palestra di una scuola, emblema delle anime che la vivono: brutte, scomposte, reali, contemporanee, si mettono in scena, con consapevolezza teatrale, tensione, paura, perdita di valori e stupidità. Manco fosse atassia cerebellare, in questo caso lo squilibrio non è fisico, come dice il titolo, ma mentale, nella non accettazione della colpa, dei propri errori, dello sbandamento che puntella la società odierna.
Brama di potere, dove chi vince è ricco. Dove essere genitori mostruosi, genera figli mostruosi. Chi col successo, solo economico, pensa di comprare gli altri, in un’epoca in cui i valori di giustizia, rispetto, non violenza vengono ormai corrosi. Come una chiave in una lattina di Coca-Cola.
E a farne le spese sono le donne. Meglio se giovani e indifese, spesso minorenni, i cui corpi, veicoli indotti di piacere rubato, vengono afflitti da giovani malati, insicuri, prepotenti. Come i loro genitori.
Il film ben illumina il detto: “Tale padre. Tale figlio” e fa riflettere sulle dinamiche perverse che nutrono le famiglie scomposte dell’oggi marcio.
Genitori che si ritrovano in un girone dantesco e discendono negli inferi della colpa dei loro figli. Colpa che, non a caso, è uguale o direttamente proporzionale alla loro. Gli errori, delle azioni dei padri ricadono sulle teste dei figli. O semplicemente emerge la diversità di anime che si innestano in corpi sbagliati, dissimili.
Il cane, Mimi, protagonista silente, osserva gli umani disgustato in tutta la loro pochezza e, di sicuro, se ne sente superiore.
Questo racconta l’immensa sensibilità di Cipani, supportata da quella altrettanto cristallina dei d’Innocenzo. I due registi e sceneggiatori infatti da sempre usano una lente di ingrandimento magica per analizzare i miasmi degli adulti sull’infanzia. E le loro infami conseguenze.
Anche Educazione fisicanon sfugge a questo processo microscopico e sottile, spesso invisibile a molti: la ricerca del danno!
Ogni scarrafone è bello a mamma sua: la sinossi
I genitori di tre alunni vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia. E’ successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili, ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.
Gli attori ben diretti, credibili
Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini. Uno su tutti Claudio Santamaria, nel ruolo di Franco Zucca, tiene la scena totale, non solo fisicamente necessario e invasivo, si impone con la sua totale e disastrosa amoralità, come un Caronte odierno traghetta gli altri verso un baratro da cui non riusciranno più ad uscire. Dead end.
‘Educazione fisica’ il trailer
La produzione
Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per PACO CINEMATOGRAFICA in una coproduzione Italia-Polonia in coproduzione con AGRESYWNA BANDA, PACO CINEMATOGRAFICA con RAI CINEMA e LUCE CINECITTÀ
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