È disponibile su Netflix la docu – serie, composta da quattro episodi, Madoff – Il mostro di Wall Street, ideata e diretta da Joe Berlinger.
Un pericoloso viaggio nel selvaggio west del Ventesimo secolo
Una docu – serie incalzante che racconta, attraverso testimonianze reali e scene ricostruite, la doppia faccia di Bernie Madoff, oracolo della borsa americana e geniale criminale. È questa l’ultima creazione del regista, sceneggiatore e produttore Joe Berlinger. Una docu – serie che non rinuncia a qualche effetto spettacolare di troppo, offrendo, però, interessanti interrogativi.
La trama di Madoff – Il mostro di Wall Street
Bernie Madoff, con il suo famigerato schema Ponzi, da 64 miliardi di dollari, ha distrutto le vite di innumerevoli investitori che si erano fidati di lui. Attraverso l’accesso esclusivo a informatori, dipendenti, investigatori, vittime e inedite testimonianze video dello stesso Madoff si racconta la sua ascesa tra i più influenti broker di Wall Street.
Un criminale perbene
Dopo Conversazione con un killer: il caso Dahmer, continua la collaborazione tra Joe Berlingere Netflix con un altro accattivante true crime. Questa volta, però, non si tratta di un pericoloso criminale pazzoide che si nutre delle sue vittime. Il protagonista di questa nuova docu – serie è un uomo apparentemente perbene, ricco e potente.
“Un uomo eccezionale, ma c’è qualcosa in lui che non mi convince: non ti guarda mai negli occhi”.
È questo il contenuto di una delle prime testimonianze che si può ascoltare in Madoff – Il Mostro di Wall Strett, una docu – serie che inizia anticipando la rovina del suo protagonista.
Bernie Madoff è un ebreo americano originario dell’Europa orientale, che ha un unico scopo: diventare ricco e potente. La tenacia e l’intelligenza che ha gli permettono di raggiungere il suo obiettivo, ma non tutto va secondo i suoi piani. Il suo castello di carta, basato sulla menzogna, è destinato a crollare, con conseguenze tragiche per lui e la sua famiglia.
L’oracolo di Wall Street
L’arresto, avvenuto il 12 marzo 2009, è inevitabile per Bernie Madoff, anzi, arriva troppo tardi, per riuscire a tutelare gli innumerevoli investitori che si erano ciecamente fidati di una delle personalità più stimate della borsa americana.
Prima della sua rovinosa caduta, però, l’uomo venuto dal nulla, aveva costruito l’immagine del broker più influente di tutta l’America, un vero e proprio oracolo di Wall Strett. Bernie Madoff è stato spinto dalla voglia di riscatto, nato dalle disgrazie economiche del padre, e dinnanzi alla scelta di essere un fallito o bugiardo ha deciso, senza indugio, per la seconda opzione.
Bernie Maddof, già da bambino, aveva ben compreso il potere del denaro. Quando aveva poco più di dieci anni convinse un coetaneo a giocare con lui, comprandolo per 25 centesimi. Poi è cresciuto, dopo il liceo e qualche anno al college per studiare legge, poi mollata, è diventato un broker di poco conto. La fortuna, però, è dalla sua parte e grazie al sostegno di suo suocero, inizia la scalata nel mondo della finanza.
La scalata di Maddof
Erano gli anni Sessanta, i computer e internet non avevano ancora fatto la loro comparsa. L’attività di Maddof si svolgeva al telefono e diventava sempre più frenetica. Insieme a sua moglie Roth, una donna affascinante e intelligente, il futuro oracolo di Wall Street riuscì ad allargare il suo bacino di clienti e a essere sempre più stimato.
Non bastavano più i titoli di poco conto, fuori dalla borsa ufficiale e con il passare degli anni entrò ufficialmente nel circuito di Wall Street. Un mondo spietato, un vero e proprio Far West del XX secolo, dove ogni azione è consentita per accumulare potere e denaro. Ma, a differenza degli altri broker, Bernie Madoff non amava vantarsi dei propri successi, lui preferiva agire nell’ombra.
In Madoff – Il mostro di Wall Street viene descritto dai suoi collaboratori come un uomo gentile, premuroso, ma anche spietato e maniacale.
“Era un bullo e c’erano giorni che era meglio non avere nulla a che fare con lui”.
Il 19° e il 17° piano
Intanto si arricchiva sempre di più e i suoi uffici, posti al 19° piano di un elegante grattacielo, erano raffinati e ordinati. Alla parete del suo ufficio si potevano ammirare stampe artistiche raffiguranti il toro, simbolo della borsa. In questi uffici lavoravano anche suo fratello minore e i figli. Nessuno di loro, però aveva accesso alla seconda attività di Madoff, che si trovava nello stesso grattacielo, ma al 17° piano.
Qui era tutto diverso. Gli eleganti ambienti sparivano per essere sostituiti da stanze scure, con pareti ingiallite dal tempo; i computer erano vecchi, come le stampanti ad aghi con la carta bucherellata ai bordi. In questi uffici, simili a degli scantinati, il broker più potente d’America aveva messo su la sua miniera d’oro. Una serie di finti investimenti a discapito dei suoi clienti dove nessuno aveva la possibilità di ficcare il naso, a eccezione di un piccolo gruppo di collaboratori.
Il modello Ponzi in Maddof – Il mostro di Wall Street
Una truffa messa su sul modello Ponzi: con i soldi di nuovi investitori si pagavano i vecchi. Se c’era qualcuno che faceva domande veniva immediatamente messo fuori dal giro. Un luogo gestito da personaggi loschi, usciti dai film sulla mafia. Uomini, ma anche donne, che idolatravano il proprio capo e con lui si arricchivano.
Madoff – Il Mostro di Wall Strett racconta con minuzia di particolari questa doppia attività del suo protagonista. Una doppia faccia che si manifesta nel pubblico e nel privato. Joe Berlinger realizza un prezioso lavoro investigativo che in alcuni punti, purtroppo, si perde nel suo labirinto, dove, però, l’uscita non può che coincidere con un finale tragico.
La docu – serie cerca in maniera ossessiva il colpo spettacolare, ma pone anche interessanti interrogativi sul capitalismo spietato e senza regole. E poi è molto coinvolgente nel rappresentare le contraddizioni di un vero criminale dei colletti bianchi. La condanna di Bernie Madoff è più che giusta, ma eccessivo è stato il prezzo che hanno dovuto pagare i suoi cari. Ma, soprattutto, in futuro come si potranno evitare truffe simili?
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