Barbari Stagione 2, su Netflix, è suddivisa in sei episodi di quaranta minuti.
Un ritorno atteso per gli appassionati delle storie in stile Vikings, il serial si distingue per una marcata presa di posizione contro la solita Roma ‘vincitrice’ e imperialista. Gli eventi sono raccontati, come già visto nella precedente stagione, dal punto di vista dei nemici di Roma: i Barbari.
Nel cast
Laurence Rupp
ARMINIUS David Schütter
FOLKWIN Jeanne Goursaud
THUSNELDA Daniel Donskoy
FLAVUS
La prima stagione diretta da Barbara Eder, si apriva con l’arrivo di Arminio in Germania. Nato germano ma cresciuto romano, Arminio si ritrova a dover combattere i suoi stessi fratelli per l’Impero. La prima stagione parlava dunque delle due anime di Arminio e della sua decisione finale di unirsi al suo vero popolo, del legame/conflitto con i suoi amici d’infanzia e con il suo stesso padre.
Come è raccontato nei libri di storia, Arminio decide infine di ricongiungersi con il suo popolo dopo aver assistito allo sterminio della famiglia di Folkwin, il suo migliore amico. Tradendo il suo padre adottivo Varus ( Gaetano Aronica) Arminio, mette in atto la prima vittoria dei barbari contro l’Impero di Roma, costringendo i sopravvissuti a tornare a sud del Danubio verso i territori più sicuri della Pax Romana.
La trama di Barbari 2
A un anno dalla Battaglia di Varus le truppe romane sono tornate in Germania più forti che mai. Ari deve affrontare ancora una volta il proprio passato, mentre il fratello passa dalla parte dei romani per punirlo del suo tradimento. Thusnelda e Ari cercano di unificare le tribù contro Roma. Intanto Folkwin lancia una sfida inquietante contro gli dei.
Barbari Stagione 2, ambientata dunque un anno dopo gli avvenimenti della prima, vede Arminio, interpretato da Laurence Rupp, a capo della tribù dei Cheruschi, con il solo obiettivo di convincere le tante altre tribù a nominarlo unico re di tutti i Germani. Si è sposato con Thusnelda, impersonata da Jeanne Gorsaund, la figlia del traditore Segestes, che sta combattendo per riacquisire il suo vecchio potere. Arminio è diventato padre, mentre Folwkin si è allontanato dalla tribù, facendo nuove conoscenze.
Ancora dubbi sul serial
Anche in questa occasione, come nella precedente stagione, il ritmo non convince pienamente.
Molta carne al fuoco crea una generale confusione, con una sceneggiatura che si dimostra meno coraggiosa rispetto alla precedente stagione.
Troppi eventi per soli quattro episodi trattati anche con una certa superficialità.
Gli episodi saltano da un argomento all’altro senza legarsi in maniera omogenea dando l’impressione di voler dire tanto ma senza essere supportati da un testo ben strutturato.
Anche a causa della presenza di troppi personaggi, molte sequenze appaiono confusionarie mentre le battaglie (che avrebbero dovuto costituire il punto di attrazione primario) sono poche e non possiedono il giusto e necessario effetto visivo. Manca inoltre l’impatto emotivo anche nelle scene più drammatiche o ‘ sentimentali’.
Sembra quasi che le morti e le uccisioni di alcuni personaggi siano stati funzionali soltanto ad eliminare ‘zavorra’ non necessaria piuttosto che a creare interessanti risvolti per il proseguimento della Storia.
Concludendo:
nonostante Barbari non sia una serie centrale per la piattaforma streaming, il discreto successo della prima stagione ( con temi e location sicuramente ‘di tendenza attuale’) ci aveva fatto ben sperare in un secondo, migliore step da parte di Netflix. Al contrario, la produzione tedesca appare, invece, davvero troppo ‘striminzita’ e caotica con una seconda stagione che perde la sua direzione già dopo i primi episodi.
Si spera in una terza stagione ( le basi sono state già gettate) più approfondita con una maggiore cura in personaggi e dialoghi.
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