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In Sala

‘Altavoce’ Progetto ambizioso che si interroga sull’esistenza

Dopo aver concluso le riprese, si attende l'uscita del nuovo interessante lavoro firmato da Massimiliano Russo, dal titolo Altavoce e incentrato su una serie di riflessioni legate alla contemporaneità e alle figure che la popolano.

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Scritto, diretto e interpretato da Massimiliano Russo, Altavoce è un progetto ambizioso e particolare. Protagonisti del lungometraggio sono Paola Roccuzzo (Transfert), Monique Cynthia Brown (Black Mirror), Sean Cronin (Mission Impossible: Rogue Nation) e Nicola Diodati (Il commissario Montalbano).

Prodotto e distribuito in sala da Change of (He)Art, Altavoce vanta la partecipazione del direttore della fotografia Alessandro La Fauci, della scenografa Lucia Pisana, dell’addetta ai costumi Rosy Bellomia e della truccatrice Cristina Marano. Le musiche originali sono invece a cura di Giulio Fodale, mentre la produzione esecutiva è affidata a Paola Roccuzzo.

Altavoce | La trama

Quattro figure in abiti ottocenteschi si risvegliano con un bavaglio alla bocca. Ognuno si trova in una stanza diversa e in una posizione diversa, ma sono accomunati da disagio e sorpresa. Le uniche voci che si sentono sono quindi quelle dei loro pensieri, a raccontare la loro storia ed esperienza. altavoce

Interrogativi, riflessioni, concetti filosofici ma ancorati all’esistenza e a tutto ciò che la riguarda, vengono sviscerati via via. Ma le voci iniziano a confondersi, senza distinzioni, per cui la voce di uno diventa la voce di tutti, in un continuo e prezioso rimando e allaccio l’uno all’altro.

Il passaggio all’epoca moderna mantiene la struttura sopra descritta, legando, in qualche modo, indissolubilmente, il passato al presente. Quasi a voler sottolineare la ciclicità storica. Nel mentre le immagini aiutano a comprendere e a dare forma a ciò che l’orecchio ascolta.

Temi e riflessioni

Altavoce non è un film per tutti, questo è chiaro, ma ha alla base un’idea così particolare da meritare la nostra attenzione. Il finale rivela una sorta di “colpo di scena” che diventa anche la chiave per leggere il film stesso, forse in maniera più “convenzionale”. Ma all’interno, nel corso degli 80 minuti di durata, tantissime sono le suggestioni e le riflessioni che gli spettatori sono invitati a notare.

Il fil rouge del progetto è il tema della vita e della morte, profondamente (e naturalmente) intrecciati, indagati attraverso la lente del thriller psicologico alternativo. La violenza ne è un elemento preponderante, sebbene non sia esplicitamente mostrata, ma solo suggerita o raccontata. Varianti di una violenza, che appartengono alla contemporaneità, caratterizzano le storie di questi personaggi, senza nome ma con un volto e delle identità ben definite. altavoce poster

Altavoce | Le dichiarazioni del regista

«Altavoce è un film che stimola quesiti su quanto rappresentato e sulla presunta realtà che vi sta dietro; rende lo spettatore compartecipe delle voci dei personaggi e, al contempo, lo disorienta, lo pone in un costante stato di dubbio. Il fulcro concettuale del film ruota attorno alla crisi,una crisi che narrativamente si traspone in una demolizione della tradizionale struttura filmica che culmina nella meta-cinemamtografia».

*Dal momento che il film è interamente accompagnato dalla voce fuori campo, è già disponibile una versione doppiata in inglese.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

Altavoce

  • Anno: 2022
  • Durata: 81
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Massimiliano Russo