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Biennale del Cinema di Venezia

Giornate degli autori 2022: ‘Lobo e cão’ e ‘The Maiden’ tra i vincitori

Il premio del pubblico al film inglese 'Blue Jean' di Georgia Oakley

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Assegnati i premi ai vincitori delle Giornate degli autori 2022.

I vincitori delle Giornate degli autori 2022: a Lobo e cão il GdA Director’s Award

La giuria composta dai ragazzi europei del progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il LUX Audience Award del Parlamento Europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione anche con Cineuropa, e presieduta dalla regista e sceneggiatrice Céline Sciamma, ha decretato il vincitore del GdA Director’s Award. Il premio è stato decretato nel corso della tradizionale riunione plenaria trasmessa in streaming sulla pagina Facebook delle Giornate degli Autori, coordinata da Karel Och, direttore del Festival di Karlovy Vary. Il GdA Director’s Award ha un valore di 20mila euro: metà destinata al regista, metà al venditore internazionale del film, per aiutarne la circolazione.

Tra i dieci film in concorso della 19a edizione delle Giornate, è Lobo e cão di Cláudia Varejão ad aggiudicarsi il GdA Director’s Award 2022.

Leggi la recensione: LOBO E CÃO: frammenti di vita e società di un’isola delle Azzorre.

La motivazione

«Questo film ci ha immersi nel suo mondo e ci ha così permesso di affrontare un tema importante, presentando i personaggi queer così come sono all’interno di uno spazio per loro sicuro. Abbiamo riscontrato che gli elementi di tipo documentaristico hanno contribuito all’efficacia e all’autenticità della narrazione. La Giuria ha anche apprezzato il fatto che il film non assecondi lo spettatore, offrendo la rappresentazione schietta, onesta e d’impatto di una comunità queer molto unita. La Giuria ritiene che il messaggio di questa storia sia estremamente importante e ha il piacere di assegnare questo premio al lodevole film di Claudia Varejao».

Il premio del pubblico a Blue Jean di Georgia Oakley

Anche il pubblico delle Giornate ha espresso il proprio verdetto attraverso la votazione effettuata ogni giorno al termine delle proiezioni dei film del concorso, nella Sala Perla del Casinò del Lido. Tra i dieci film in concorso, Blue Jean di Georgia Oakley ha conquistato il Premio del Pubblico con il 65% delle preferenze.

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Leggi la recensione: ‘Blue Jean’ L’omosessualità ai tempi della Tatcher

Sul virtuale podio anche Dirty Difficult Dangerous di Wissam Charaf, a pochissima distanza dal vincitore, e The Damned Don’t Cry di Fyzal Boulifa.

I vincitori delle Giornate degli autori 2022: premio BNL x Cinema del futuro a The Maiden

L’opera prima del regista canadese Graham Foy è stata scelta da una giuria composta da cinque studenti del CSC – Scuola Nazionale di Cinema

BNL BNP Paribas è partner delle Giornate sin dalla prima edizione nel 2004. Dallo scorso anno, con la missione di sostenere il cinema di qualità, la Banca assegna un riconoscimento all’autrice o autore che con il suo film riesce a distinguersi per il coraggio nel raccontare e l’innovazione espressiva.

Il BNL x Cinema del futuro, consistente in un assegno di 3mila euro, premia l’autore o autrice di un’opera prima o seconda individuata tra i film di finzione del Concorso e distintasi per coraggio e innovazione. L’autore premiato è stato individuato da cinque studenti del CSC – Scuola Nazionale di Cinema tra i seguenti titoli: El Akhira. La Dernière Reine (The Last Queen) di Adila Bendimerad e Damien OunouriBěžná Selhání (Ordinary Failures) di Cristina GroșanBlue Jean di Georgia OakleyThe Damned Don’t Cry di Fyzal BoulifaDirty Difficult Dangerous di Wissam CharafLobo e cão (Wolf and Dog) di Cláudia VarejãoThe Maiden di Graham Foy.

Per questa 19a edizione delle Giornate, il riconoscimento è stato assegnato a Graham Foy regista di The Maiden.

A decretare il vincitore è stata la giuria composta da cinque studenti del CSC – Scuola Nazionale di Cinema, due studentesse al primo anno del corso di regia: Renata La Serra e Sarah Carducci, e tre studenti del primo anno del corso di sceneggiatura: Francesco LucianiEnrico Maria Minto e Rebecca Ricci.

La motivazione

«Abbiamo assegnato all’unanimità il premio all’autore di un film che ci ha colpiti per la densità emotiva e l’immediatezza di un linguaggio libero e personale, e per la capacità di parlare di una perdita come esperienza soggettiva e poetica non come dramma oggettivo, dando spazio e giustizia a personaggi buoni, tanto quieti quanto pieni di disperata vitalità».

Premio anche a Dirty Difficult Dangerous

Un altro premio assegnato è stato il Label Europa Cinemas al Miglior film europeo.

A vincerlo è Dirty Difficult Dangerous del regista franco-libanese Wissam Charaf. Siamo a Beirut, Libano, oggi. Ahmed, un rifugiato siriano malato di una misteriosa malattia, e Mehdia, un’immigrata etiope che lavora come domestica, vivono un amore clandestino. La loro storia non ha futuro, ma non hanno nulla da perdere. Un giorno decidono così di fuggire alla disperata ricerca di una vita migliore. Ma le condizioni di Ahmed peggiorano.

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