Riprese previste a settembre per Universitas Tenebrarum, una nuova dissacrante serie tutta italiana prodotta da Mammut Film, scritta e diretta dalla coppia di autori Michele Mellara e Alessandro Rossi, fondatori della casa di produzione insieme a Ilaria Malagutti.
La serie sarà ambientata all’interno di un’immaginaria e bislacca università italiana, con protagonisti loschi docenti, bidelli svogliati e studenti irritanti e saccenti.
Gli episodi di Universitas Tenebrarum
La prima stagione della serie sarà composta da 24 episodi che, con un linguaggio irriverente e cinico, metteranno in scena luci e ombre dell’università italiana. Gli episodi avranno una durata breve e concisa e verranno trasmessi inizialmente sulla piattaforma web Circolo Balasso. Successivamente, la serie approderà anche su Rai Play, Amazon, Nexo e ITsART.
Svelato il cast di Universitas Tenebrarum
La serie è scritta e diretta da Michele Mellara e Alessandro Rossi, da oltre vent’anni premiati maestri del documentario d’autore. Tra i loro lavori prodotti da Mammut Film: God Save the Green, I’m in love with my car e Vivere, che rischio ora disponibile su Rai Play.
A interpretare la fauna di questa sgangherata università italiana, un talentuoso gruppo di attori e comici: Natalino Balasso, Bob Messini, Stefano Pesce, Angela Malfitano, Martina Sacchetti, Lorenzo Ansaloni, fino alle apparizioni speciali di Tita Ruggeri e Andrea Santonastaso.
Tra il cast tecnico figurano invece Stefano De Pieri alla fotografia e Giuseppe Tranquillino Minerva in qualità di compositore.
Le riprese e il set
Le riprese, annunciate per settembre 2022, avverranno interamente nei locali del DAMSLab di Bologna, in collaborazione con la prestigiosa Bernstein School Of Musical Theatre. La serie è inoltre sostenuta da Regione Emilia-Romagna Emilia/Romagna Film Commission e MIC.
Universitas Tenebrarum si preannuncia come una serie originale e divertente, una satira sull’antiquato universo accademico italiano. Quello che sembra essere un cambio di rotta per la coppia Rossi-Mellara, impegnata soprattutto nel cinema documentario, potrebbe però essere un progetto coerente con la sua poetica, se verrà mantenuta la premessa: quando l’ironia della realtà supera anche la fantasia più sfrenata.