80 anni fa a La Spezia nasceva l’inarrestabile Giancarlo Giannini.
Giancarlo Giannini: 80 anni di successi
Come definire Giancarlo Giannini? Forse come un grande attore teatrale diventato divo internazionale del cinema vestendo i panni dell’italiano che immaginano gli stranieri. Ma anche come la voce che abbiamo tante volte sentito nel doppiaggio italiano di Ryan O’Neal (Barry Lindon), Jack Nicholson (da Professione Reporter a Shining fino a Batman), Al Pacino (quasi sempre). Il brillante attore è nato a La Spezia il 1° agosto del 1942 e, quindi, festeggia oggi i suoi magnifici 80 anni dall’alto di una carriera ancora fitta di soddisfazioni e successi come nel recente I Fratelli de Filippo di Sergio Rubini, in cui interpreta Eduardo Scarpetta.
Gli inizi
A dieci anni si trasferisce con la famiglia a Napoli. Lì completa gli studi come perito elettronico. Poi sbarca a Roma, dove si iscrive all’Accademia d’arte drammatica. Esordisce sul palcoscenico a soli diciotto anni per la regia di Giuseppe Patroni Griffi nel suo In memoria di una signora amica a fianco di Lilla Brignone.
Nonostante buone prove tra cinema e tv, come Dramma della gelosia di Ettore Scola o E le stelle stanno a guardare di Majano, sarà la regista Lina Wertmuller a farlo protagonista nel 1972 con Mimì metallurgico in cui prende l’aspetto dell’istrionico manovale catanese Carmelo Mardocheo a fianco di Mariangela Melato. Il successo è tanto inatteso quanto clamoroso e fa di Giannini un nuovo protagonista della commedia italiana. La regista cercava un compagno adatto all’irrefrenabile Rita Pavone per Rita la zanzara. E mai scelta fu più azzeccata!
L’arrivo a Hollywood
L’anno dopo sempre con Melato per la regia della Wertmuller è protagonista di Film d’amore e d’anarchia. Nel 1974, sempre con entrambi, prende parte alla commedia scintillante e a sfondo balneare Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Ed è con questa che dilaga nel mondo e sbarca a Hollywood. Più precisamente nel 1975 con Pasqualino Settebellezze, candidato a ben quattro Oscar e con la Wertmuller come prima donna a ricevere la nomination nella categoria della regia.
Di seguito accetta la sfida di farsi attore internazionale a partire dal drammatico Lili Marleen di Fassbinder (1980) e consolida presto la sua statura hollywoodiana con registi quali Coppola, Ridley e Tony Scott, Richard Brooks e Alfonso Arau, fino a diventare personaggio fisso in due film della Bond Story nei panni dell’ambiguo francese René Mathis in Casino Royale e Quantum of Solace.
80 anni di Giancarlo Giannini: Italia, Europa, Mondo
Diventato un’icona internazionale, Giannini non dimentica l’Europa, soprattutto la Spagna e la sua Italia dove tutti i maggiori registi lo chiamano.
Sarà, infatti, con Luchino Visconti per L’innocente, Nanny Loy per un indimenticabile Mi manda Picone, Mario Monicelli (tre volte), Dino Risi (due volte), Alberto Lattuada e ancora tre volte con Lina Wertmuller.
Tanti premi e riconoscimenti
Ha vinto premi prestigiosi in tutto il mondo: miglior attore a Cannes e a San Sebastian nel 1973, sei David di Donatello, altrettanti Nastri d’argento, cinque Globi d’oro e una stella sulla Walk of Fame di Toronto.
Ha inciso dischi, è andato in scena ancora a teatro nel 2018 per Hadrianus Imperator e in tv con Leonardo. E poi ancora cinema con Notti magiche di Paolo Virzì e il recente Gianni Schicchi di Damiano Micheletto.
Ha insegnato e guidato (in consiglio d’amministrazione) il Centro Sperimentale di Cinematografia; ha vinto premi in tutto il mondo.
Ottant’anni, e non sentirli affatto.