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In Sala

‘Memory Box’ di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige: quando il passato rinasce

Se sei giovane e costretto in una guerra civile, tutto quello che vuoi fare è amare, sognare ed essere vivo.

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Dal Concorso della Berlinale 2021 arriva nelle sale cinematografiche Memory Box di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige.

Un viaggio nel tempo, tra Montreal e Beirut grazie a una scatola di ricordi: foto, lettere, quaderni, musicassette e altri oggetti. Questo, il vaso di Pandora della giovane Alex (Paloma Vauthier), che in prossimità della Vigilia di Natale accoglie con sorpresa l’arrivo di un pacco misterioso. Spedito in Canada in occasione della morte di una delle più care amiche di Maia (Rim Turki), la madre della giovane. Sua nonna non vuole che lo si dica a Maia: è il passato e non ci si deve rattristare a Natale.

Alex, introversa e in rapporto conflittuale con la mamma, non riesce a resistere alla curiosità di scoprire il segreto che quel contenuto così blindato, nasconde. In un flashback dolce dolce, torniamo alla giovinezza di Maia, al periodo libanese della sua famiglia, costretta a vivere circondata dalla guerra.

Memory box

A faccia a faccia con la giovinezza della propria madre

Libero adattamento della corrispondenza tra il 1982-1988 di Joana Hadjithomas di Khalil Joreige, Memory Box è in primis la scoperta dell’alterità della propria figura genitoriale (una madre, in questo caso). Alex rimane esterrefatta, sfogliando le pagine del diario della madre, leggendo le lettere che inviava alla sua migliore amica lontana da Beirut, nel conoscere una ragazza della sua età così diversa dalla donna adulta che è adesso.

Memory Box scorre leggero, come la vitalità, i sogni di un’adolescente che vuole riuscire a vivere la sua giovinezza nonostante la guerra, contro la guerra. Inseguendo solo i suoi desideri.  La guerra diventa allora uno sfondo, che naturalmente ha il suo peso, anche per il dramma che la famiglia di Maia è costretta a subire. Ma appare sempre più un frastuono lontano, un elemento di disturbo, di incomprensione, per una vita che non può essere trascorsa nel buio, nel dolore, nei rifugi, scappando dai bombardamenti.

Memory box

 

Un pic collage riuscito

L’elemento più ‘frizzante’, capace di identificare l’intento di Memory Box, è un visivo capace di farci letteralmente attraversare il passato: un cambio di dimensione caleidoscopico tra una nota di un diario, delle foto che prendono vita, la musica di un’audiocassetta e la magia indiscussa degli anni ’80, incarnata in una hit che non svelo… Un’aura sempre riconoscibile, al di là dei contesti che la disvelano.

La dimensione da melodramma leggero spezza un po’ l’autenticità di questo disvelamento, del riavviare il nastro, del viaggio a ritroso: “e tutti vissero felici e contenti” probabilmente è voluto dai registi a tutti i costi per esorcizzare la brutalità di un mondo che, mano a mano che si procede nella vita, perde quei colori, quella luce, quella speranza, che Memory Box non vuole farci abbandonare.

In sala dal 14 Aprile

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Memory Box

  • Anno: 2021
  • Durata: 102
  • Distribuzione: Movies Inspired
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia, Libano, Canada, Qatar
  • Regia: Joana Hadjithomas e Khalil Joreige
  • Data di uscita: 14-April-2022