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La regione del Veneto, centro di diffusione per il cinema di qualità

Torna anche quest’anno, da giovedì 27 ottobre a mercoledì 16 novembre nelle sale cinematografiche del Veneto, la rassegna Orizzonti e Retrospettiva

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Torna anche quest’anno, da giovedì 27 ottobre a mercoledì 16 novembre nelle sale cinematografiche del Veneto, la rassegna Orizzonti e Retrospettiva promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia, la Fice – Tre Venezie , la CSC – Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per la concessione dei materiali di Retrospettiva, e con il sostegno della Fondazione Antonveneta: una selezione di film presenti nelle sezioni Orizzonti e Retrospettiva della 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in decentramento nelle sale del territorio regionale.
 
Giunta alla sua settima edizione, l’iniziativa nasce col duplice obiettivo di offrire opere cinematografiche d’autore e di promuovere le sale cinematografiche come luoghi di cultura. con positivo riscontro del pubblico, soprattutto giovanile, che negli anni continua a seguire la rassegna con interesse.
 
«La programmazione di film provenienti dalle due sezioni festivaliere ha il doppio pregio – spiega l’onorevole Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla Cultura Regione del Veneto – da un lato quello di ampliare la fruizione di film di qualità coinvolgendo sale di tutta la Regione dall’altro di stimolare nello spettatore un momento di confronto e riflessione su differenti momenti storici del cinema italiano ed internazionale».
 
Da giovedì 27 ottobre a mercoledì 16 novembre nelle sale di Rovigo, Treviso, Belluno, Vicenza, Padova, Verona, a poche settimane dalla fine della Mostra del Cinema di Venezia,  vengono offerti due programmi di proiezioni che promuovono le forme più innovative del linguaggio cinematografico contemporaneo e valorizzano l’esperienza di alcuni tra i più importanti maestri del cinema italiano.
 

«È motivo di grande soddisfazione per la FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) – spiega Filippo Nalon, Presidente Fice tre Venezie – poter consolidare e ampliare con questa nuova iniziativa la collaborazione pluriennale con la Regione del Veneto. Ecco quindi “Retrospettiva” e “Orizzonti”, come a dire il cinema del passato (per capire meglio il cinema del presente) e le sperimentazioni che aprono lo sguardo sul cinema del futuro».

 
Tre le pellicole scelte per la sezione Orizzonti. Whores’ Glory, conclusivo e controverso capitolo dell’indagine comparata del regista Michael Glawogger sulle miserie urbane contemporanee. Un trittico cinematografico sul tema della prostituzione tra Thailandia, Bangladesh e Messico: tre paesi, tre lingue, tre religioni.
Cisne (Swan nel titolo internazionale), il nuovo lungometraggio di Teresa Villaverde. Prodotto dalla regista portoghese e girato nei luoghi più importanti e simbolici di Lisbona. Una sorta di visione generale della città che parte da un punto di vista posto sull’altra sponda del fiume Tejo e che farà da sfondo ad una storia d’amore, giustizia e musica.
Infine il racconto di una città brasiliana: Girimunho (Turbinare) di Helvecio Marins Jr e Clarissa Campolina. Partendo da una città vera con i suoi abitanti, il film ne esplora l’universo fortemente immaginario, magico e poetico per raccontare le relazioni umane, sottolineando la coesistenza di tradizione e contemporaneità, realtà e sogno, vita e morte, e annullando il confine che li separa.
 
Nella sezione Retrospettiva troviamo l’opera borderline Sul davanti fioriva una magnolia (1968) di Paolo Breccia, saggio di diploma del regista al Centro Sperimentale di Cinematografia, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1968 e mai distribuito. Un film che unisce a uno sguardo sociologico una rapsodica analisi della situazione politica e sociale, sotto la spinta del cinema di Godard e del Bertolucci di Prima della rivoluzione.
Il potere (1971) di Augusto Tretti: un surreale racconto sull’acquisizione di potere nelle varie epoche storiche, dall’antica Roma, agli stermini perpetrati a danno dei pellerossa, fino ad arrivare al fascismo. Sono i ricchi e i potenti a tener banco e per simboleggiare il loro perenne imperio, Tretti usa l’allegoria di tre belve che incarnano il potere militare, commerciale e agrario.
Il cinema-verità di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli con Anna (1972-1975) cult movie del mondo alternativo post ‘68. Risultato di 11 ore di videoregistrazioni magnetiche, il film è costruito inizialmente sulla base di fatti ed esperienze vissuti dai suoi protagonisti, una ragazza sedicenne drogata e incinta, incontrata da Sarchielli a Piazza Navona, ma ben presto la sceneggiatura viene abbandonata per una totale immersione nel flusso degli eventi.

I film saranno presentati da studiosi e docenti universitari di cinema e al pubblico in sala sarà offerta una degustazione di vini a cura delle sale coinvolte e di cantine del territorio. Assolutamente vantaggioso il prezzo d’ingresso: due euro per la rassegna Orizzonti, mentre sarà gratuito per Retrospettiva.

Tutte le informazioni sulle iniziative su www.spettacoloveneto.it

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