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‘I’m Not Okay With this’: dark comedy adolescenziale

La recensione della serie originale Netflix

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Frame della serie

Originale Netflix rilasciato nel 2020, I’m Not Okay With Is è una serie prodotta dalla 21 Laps Entertainment, produttori, tra le altre cose, di Stranger Things e diretta da Jonathan Entwistle, regista di The End of the F***ing World.

La trama in breve

Adattamento dell’omonima graphic novel, la serie, composta da una sola stagione di sette episodi, è una dark comedy adolescenziale con protagonista Sydney Novak (interpretata da Sophia Lillis, la Beverly Marsh dell’It di Andy Muschietti), “una noiosa diciassettenne bianca” che all’improvviso si ritrova a fare i conti con la comparsa di alcuni superpoteri. Inoltre, la ragazza convive con il lutto per la recente morte del padre e con i sentimenti sia per il suo vicino di casa che per la sua migliore amica.

Frame della serie

Quando uno sguardo spiega più di mille parole

Attraverso l’artificio della scrittura del proprio diario, la serie fa un ampio uso della voce narrante. Peccato che, a “causa” dell’ottimo lavoro sulle espressioni facciali di Sophia Lillis, spesso il commento in voice over risulta di troppo, spiegando allo spettatore cose che il solo sguardo della protagonista è in grado di dire molto bene. 

Frame della serie

Stereotipi e gestione dei tempi

Come ogni serie adolescenziale che si rispetti, anche I’m Not Okay With This fa uso dei classici stereotipi del genere: infatti abbiamo il giocatore di football amato da tutti e pieno di sé, il suo migliore amico che lo segue ovunque, la ragazza ribelle con problemi di droga e il ragazzo naïf evitato un po’ da tutti. Non che sia una cosa inventata da Netflix, ma ormai la piattaforma ci ha abituato a questo, e perciò anche questa serie non si esime dal riproporre le stesse cose che hanno fatto la fortuna di altre serie originali dell’azienda di streaming. 

La gestione dei tempi della storia, che decide di avvalersi di un numero insolito di episodi, cioè sette, invece dei più abituali otto tipico delle miniserie, fa sì che il flusso degli eventi rallenti negli episodi centrali per poi accelerare improvvisamente nell’ultimo episodio, per una gestione del ritmo emotivo della storia della protagonista che lascia un po’ disorientati. Probabilmente un episodio in più sarebbe stato molto utile.

Frame della serie

Interpretazioni e doppiaggio

Abbiamo già parlato del lavoro di Sophia Lillis, davvero ottimo. Per il resto anche Wyatt Olef (anche lui presente in It e It – capitolo due, oltre che nella serie di film sui Guardiani della Galassia dell’MCU) e Sofia Bryant, rispettivamente il vicino di casa e la migliore amica della protagonista, offrono una buona prova attoriale. Un po’ più anonima quella del resto del cast.

Il doppiaggio in lingua italiana si avvale di voci già presenti in altri prodotti originali Netflix, il che lo posiziona sullo stesso livello del doppiaggio di tutte le altre serie presenti sulla  piattaforma.

Cliffhanger e Covid

Purtroppo l’ultima puntata lascia lo spettatore con un colpo di scena. Diciamo purtroppo perché, nonostante sia anche molto interessante, non verrà mai risolto, dato che la serie è stata cancellata poco prima della produzione della seconda stagione a causa del Covid.

I’m not ok with this la serie targata Netflix, amatissima dai più giovani

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I'm Not Okay With This

  • Anno: 2020
  • Distribuzione: Netlfix
  • Genere: dark comedy, adolescenziale, superpoteri
  • Regia: Jonathan Entwistle