‘My Husband Won’t Fit’, un’interessante serie giapponese su Netflix

My Husband Won’t Fit, altrimenti detto “Otto no chinpo ga hairanai” (2019), è un dramma romantico prodotto e distribuito in origine dall’emittente giapponese Fuji TV. La serie è ora disponibile globalmente su Netflix e conta dieci episodi con una durata complessiva di circa quaranta minuti l’uno.

My Husband Won’t Fit: un Giappone tradizionalista dove le apparenze contano più della felicità

Una semplice storia d’amore

Kumiko è una ragazza molto timida, cresciuta lontana dalle grandi città giapponesi. Il primo giorno nel suo nuovo appartamento universitario incontra Kenichi, un giovane vivace ed estroverso che sembra il suo opposto. Il ragazzo inizia a corteggiarla e i due presto si innamorano diventando inseparabili, ma c’è una difficoltà: per loro è fisicamente impossibile avere un rapporto sessuale. Da qui ha origine una spirale di problemi che li accompagnerà per il resto della loro vita e del loro matrimonio.

My Husband Won’t Fit: personaggi e cast

I personaggi principali sono Kumiko Yamamoto (Natsumi Ishibashi) e Kenichi Watanabe (Aoi Nakamura). L’attrice Natsumi Ishibashi, prima di questa serie, aveva già partecipato a progetti simili (Mittsu no hikari, Sora Tobu Kôhôshitsu). L’ultima serie a cui ha lavorato è Towako Omameda and Her Three Ex-husbands(2021). Aoi Nakamura invece oltre che attore è anche un modello. Prima del 2019 è stato impegnato in diverse serie e ha fatto anche  cinema fino al 2011. My Husband Won’t Fit è ad oggi l’ultima serie a cui ha partecipato.

Gli effetti del patriarcato giapponese

My Husband Won’t Fit è una serie che immerge lo spettatore in una società fatta di apparenze. Benché la relazione dei ragazzi sia paritaria, Kumiko viene puntualmente schiacciata dal mondo esterno. I suoi genitori sono distaccati e la considerano quasi come un investimento, mentre la classe nella quale insegna la rende stanca e scoraggiata.

Quando Kenichi comincia a frequentare un bordello perché esasperato dai problemi sessuali, Kumiko decide di aprirsi online, ma cade vittima degli utenti che vogliono approfittarsi di lei. A causa di tutto questo, Kumiko si convince di essere meno donna.

Quando i segreti emergono, Kumiko e Kenichi decidono di continuare a stare insieme nonostante tutto e compiono la scelta di non avere figli. Possono essere felici anche così.

Partendo dalla certezza che l’intera storia mette in luce come spesso nelle coppie la cosa importante non è il problema in sé, quanto come lo si affronta, possiamo spostare l’attenzione sul fatto che quello di Kumiko può essere visto come l’espressione massima del disagio generazionale del genere femminile, stanco di essere usato e maltrattato. Senza volerlo né saperlo, Kumiko diventa una martire negando al coniuge, in maniera quasi beffarda, la conquista finale: quella della sua intimità.

La felicità della coppia e la solidità del loro matrimonio (più forte rispetto a quello dei genitori) rappresentano lo schiaffo finale all’opprimente patriarcato.