Chi vorrebbe acquistare semi di Cannabis ha mille domande che ronzano nella testa.
Ci si chiede se sia lecito o meno comperarli, se facendolo tu possa correre il rischio di incappare in guai giudiziari, e con la legge non si scherza!
Per quanto strano possa suonare, sì, si può fare senza timore di commettere reato e qui spiegheremo perché.
Questo è il motivo per cui è presente, in Italia, un ampio mercato in quest’ambito, con un’offerta di numerosi prodotti, dai semi di canapa light a diverse varietà di semi autofiorenti. Le aziende del settore sanno bene di non correre rischi.
Semi di marijuana: cosa dice la legge
La disciplina sulle sostanze stupefacenti si basa fondamentalmente sul DPR 390/90, noto anche come Testo Unico Stupefacenti.
Per quanto riguarda la Cannabis, il T.U. ne vieta la coltivazione in quanto pianta contenente sostanze psicotrope (in questo caso il famigerato THC). A rigor di logica i semi di canapa, sia che si tratti della cosiddetta “Cannabis light”, sia che si tratti della varietà standard, non sono considerabili droghe in quanto non contengono THC.
Tuttavia, lo stesso T.U., vieta la coltivazione di qualunque varietà di canapa, salvo quelle selezionate esclusivamente per utilizzi industriali consentiti dall’Unione Europea (produzione di fibre, olii…).
Il nodo della questione è che i semi, pur non contenendo sostanze stupefacenti, sono potenzialmente in grado di far germogliare piante la cui coltivazione è illecita.
Perché è possibile acquistare semi di Cannabis
Per quanto riguarda l’acquisto e la detenzione, finché non si piantano i semi allo scopo di ottenere la pianta, la Giustizia non ha motivi di intervenire in quanto si tratterebbe di un vero e proprio processo alle intenzioni.
Di norma è infatti consentito l’acquisto a scopo di collezionismo o per preservare le genetiche dei semi.
Eppure nel corso degli anni, come spesso accade in situazioni non chiarite del tutto dalla legge, abbiamo avuto tante diverse interpretazioni da parte della magistratura.
I dilemmi maggiori si sono verificati nei casi di acquisto di semi di Cannabis accompagnati da strumenti per la coltivazione e materiale informativo su come far crescere le piantine.
In questi casi l’organo vertice della Giustizia italiana, la Corte di Cassazione, ha preso una linea decisa rispetto alla delicata questione: la vendita di semi di Cannabis, quando è accompagnata da materiale di supporto per la loro coltivazione, si configura come reato di “istigazione alla coltivazione di sostanze stupefacenti”.
Il pomo della discordia, in questo caso, è la presenza di materiali informativi specificatamente confezionati per guidare nella cura delle piante. Impossibile in casi simili dimostrare l’assenza dell’intenzione di coltivare i semi. Gli altri strumenti per la crescita, come i fertilizzanti, non sono invece considerabili una prova della volontà di far germogliare i semi di Cannabis in quanto si tratta di strumenti adatti all’utilizzo con qualsiasi tipologia di pianta.
In assenza di materiali guida torniamo al discorso del processo alle intenzioni: nessuno può giudicarti su semplici supposizioni!
Dunque, se la vendita è fatta in modo appropriato, è anche lecita, come lo è conseguentemente l’acquisto. Per questo in Italia negli scorsi anni, in tutti i casi processuali in cui la vendita è avvenuta in modo corretto, non è mai stata registrata alcuna condanna.
Tutto questo discorso riguarda i semi in grado di sviluppare una pianta ad alto contenuto di THC. Per quanto riguarda i semi a basso contenuto di THC (che sviluppano la canapa light) il problema non si pone. L’attuale normativa, infatti, consente senza riserve la coltivazione della Cannabis, purché il suo contenuto in THC sia inferiore allo 0,2%.
Quali varietà di semi è possibile acquistare
La possibilità di vendita di semi di Cannabis entro i suddetti termini di legge ha fatto sì che negli ultimi anni l’offerta di questi prodotti aumentasse notevolmente in quantità e in varietà.
Ormai negli store delle maggiori aziende italiane del settore, come Sensoryseeds, si trovano diverse tipologie di semi adatte per tutte le esigenze, tra le quali:
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semi a basso contenuto di THC – adatti alla crescita della canapa light;
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semi regolari – consentono la crescita della classica Cannabis e i tempi di maturazione della piantina rientrano nei 4- 5 mesi. Possono sviluppare piante sia maschili che femminili;
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semi femminizzati – sviluppati attraverso trattamenti ormonali in modo da dar origine, nel 99% dei casi, a esemplari femminili, in grado di sviluppare infiorescenze;
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semi autofiorenti – dotati di una composizione genetica che permette una fioritura estremamente rapida, dalle 2 alle 4 settimane. Non sono influenzati dal ciclo giorno-notte come avviene invece per le altre tipologie, chiamate per questo “fotoperiodiche”. Sono di norma femminizzati;
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semi fast flowering – sono di norma femminizzati e fotoperiodici ma possiedono tempi di maturazione più brevi, nell’ordine di 6-7 settimane.
Ora che sai tutto questo ti sentirai più tranquillo e libero di comperare ciò di cui hai bisogno.
Se effettuato nei termini sopra descritti, il tuo acquisto sarà legittimo e senza conseguenze e, affidandoti ai più seri rivenditori, potrai esser certo che non ci saranno guai di nessun genere!