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Focus Italia

‘Disco Ruin’ il documentario che racconta 40 anni di club culture italiana

In uscita il 5-6-7 luglio 2021 il nuovo documentario di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto

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Disco Ruin

Disco Ruin sarà presto disponibile al cinema. Programmata per il 5-6-7 luglio 2021 l’uscita del documentario che si addentra nel racconto di un significativo frammento di storia italiana: quarant’ anni di club culture.

Presentato alla scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma e distribuito da Wanted, il film è scritto e diretto da Lisa Bosi e Francesca Zerbetto.

È prodotto da Sonne Film e K+, con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission, Veneto Film Commision, Film Commision Torino Piemonte, con il contributo di MSGM e la collaborazione di Sky Arte e M2O Radio.

Disco Ruin: i protagonisti

Il documentario racconta un’Italia che non esiste più e che in molti non si sono accorti che sia mai esistita.

Lo fa da un punto di vista inedito, intimo e privilegiato, dall’interno di uno dei movimenti dance più riconosciuti al mondo, contando sulla partecipazione di Albertino, Claudio Coccoluto, Ugo la Pietra, Corrado Rizza, Pietro Derossi, Bruno Casini, Piefrancesco Pacoda e molti altri testimoni di un epoca da riscoprire.

Questa è la storia del Piper, del Bang Bang, dello Space Electronic, dell’Altromondo, della Baia degli Angeli, del Cosmic, dell’Easy Going, dell’Histeria, del Plastic, del Kinki, dell’Ethos, del Macrillo, del Movida, del Diabolik’a, del Cocoricò

Disco Ruin: sinossi e trailer

Il film ci accompagna in un viaggio visionario. Lungo l’ ascesa e il declino dell’Italia del clubbing raccontata dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno.

Quattro generazioni che vogliono essere “messe in lista” per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte. Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda.

Le registe raccontano

Disco Ruin nasce dalla fascinazione evocata dalle rovine di centinaia di discoteche abbandonate in tutta Italia. Le “cattedrali del divertimento” sono state i più potenti luoghi di aggregazione per diverse generazioni.

Da qui l’esigenza di narrare questo spaccato di società italiana e i protagonisti  hanno aperto le porte del loro “Altromondo” per raccontarlo.

Questa storia parte dagli albori, dalle balere, dai night degli anni ’60, dalle prime discoteche degli anni ’70, per poi focalizzarsi sugli anni ’80 e  ’90.

Nessun altro luogo riesce meglio a concentrare più arti insieme: le discoteche calamitavano e lanciavano tutte le nuove tendenze. Tra le mura di ogni discoteca storica c’è un mondo da raccontare.

Sono le testimonianze di chi l’ha vissuta, di chi ci ha suonato, di chi ne è stato il protagonista. Storie che raccontano le trasformazioni della nostra società nelle sue ore di svago ed eccessi, in ambienti in cui le classi sociali si mescolano. Momenti in cui la libertà di esprimere il corpo, la sessualità, l’individualità e la creatività sono leciti, quasi necessari, vagheggiando ognuno “quindici minuti di celebrità” per provare a essere “re per una notte”.