Artista eclettico e indimenticabile, David Bowie ha lasciato il segno nell'universo cinematografico, come in quello musicale, grazie alle sue numerose e pregevoli collaborazioni.
David Bowie morto nel gennaio 2016, (qui il profilo Instagram ufficiale) non ha solo segnato l’universo musicale, nel quale è nato, cresciuto e si è distinto, ma anche quello cinematografico.
David Bowie | L’artista del glam rock ha collaborato con i grandi della Settima Arte
A lui si sono ispirati numerosi personaggi e cineasti, testimoni di una personalità tra le più eccentriche e spettacolari mai viste in scena. Il glam rockha raggiunto grazie a lui livelli mai neanche immaginati.
Tra le collaborazioni più importanti nell’ambito della Settima Arte vanno annoverate quelle con Christopher Nolan, David Lynch, Martin Scorsese. Ne L’ultima tentazione di Cristo(1988) interpreta niente meno che Ponzio Pilato. La pellicola ottenne vari riconoscimenti ma anche pesanti critiche.
Scorsese, dal canto suo, non potè che esprimere il suo piacere nel lavorare col Duca Bianco:
David Bowie era un artista straordinario, uno di quelli che raramente si vedono in giro […] un uomo d’altri tempi: pacato, sereno, riflessivo e veramente molto umile.
Da Twin Peaks a Nikola Tesla
Con Lynch invece Bowie si dedicò a ben due progetti: Fuoco cammina con me (1992) e il sequel Twin Peaks: The Missing Pieces (2014). Proprio in quest’ultimo è possibile ammirare un’iconica scena con il suo Philip Jeffries protagonista.
Per Nolan ha quindi vestito i panni di Nikola Tesla, nel suggestivo The Prestige(2006). Ma ricordiamo che inizialmente il cantautore aveva detto no al cineasta. Ecco allora che Christopher, di comune accordo col fratello Jonathan, decise di prendere un aereo per andare a convincerlo di persona. E ci riuscì!
Una clip straordinaria disponibile su Youtube del concerto di David Bowie che si vede nel film Christiana F Noi i ragazzi dello zoo di Berlino
Il Re dei Goblin non ha rivali
Julian Schnabel e John Landis sono altri due nomi con i quali David Bowie ha collaborato nel corso della sua lunga carriera. E non manca nemmeno il nostro Bel Paese, dal momento che Giovanni Veronesi lo ha voluto per Il mio West().
Cinematograficamente parlando, non possiamo infine citare il cult Labyrinth – Dove tutto è possibile (1986) di Jim Henson.
Il suo magnetico Re dei Goblin, che risponde al nome di Jareth, ha popolato a lungo i nostri sogni, oltre a quelli della protagonista, Sarah (una giovanissima Jennifer Connelly). Nella colonna sonora compaiono anche cinque canzoni, una delle quali – Underground– realizzata esclusivamente per il film.
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