Dopo la conferma del previsto successo de Il metodo Catalanotti (ben nove milioni di telespettatori), la Rai presenta in conferenza stampa Màkari, la serie tv che andrà in onda dal 15 marzo e sarà disponibile su RaiPlay. Una produzione Palomar, in collaborazione con Rai Fiction, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra, con Max Gusberti.
Ester Pantano e Claudio Gioè (foto di Floriana Di Carlo)
Màkari: la nuova serie Rai . Altre informazioni
La serie è tratta da quattro romanzi di Gaetano Savatteri (edito da Sellerio), giornalista e scrittore siciliano, con la regia di Michele Soavi. Gli sceneggiatori, gli stessi di Montalbano: Francesco Bruni, Salvatore De Mola, Leonardo Marini, con l’aggiunta di Attilio Caselli. Interpreti principali: Claudio Gioè, Ester Pantano, Domenico Centamore.
Le musiche sono composte, orchestrate e dirette da Ralf Hildenbeutel. La sigla, scritta e realizzata da Ignazio Boschetto, è interpretata dal gruppo Il Volo.
Qui le anticipazioni della conferenza alla quale, noi di Taxidrivers, abbiamo partecipato.
Secondo la direttrice di Rai Ficion, Maria Pia Ammirati, quello di Saverio Lamanna (Claudio Gioè) è un personaggio nuovo, a cui ci affezioneremo molto presto.
Non è un vero e proprio investigatore, bensì un giornalista che si appassiona a casi da risolvere, come ce ne sono pochi nelle narrazioni filmiche. Pia Ammirati cita addirittura Laura Storm. Non la conosciamo, andiamo subito a cercarla. Le avventure di Laura Storm, 1965/1966!
Màkari, comunque, offrirà vari elementi che affascineranno lo spettatore: dal giallo si passa al sentimentale già nel primo episodio, quando il protagonista Saverio Lamanna torna nella sua Sicilia. Ci sarà anche qualche punta drammatica, stemperata da toni leggeri, a volte grotteschi.
Màkari: la nuova serie Rai (e il mal di Sicilia)
Lo sfondo è quello di una Sicilia calda e luminosa, un luogo da sogno, in cui tutti vorremmo vivere.
Tutti sognano infatti di abitare nella casa di Lamanna, dice il produttore Carlo Degli Esposti, anche lui vittima del mal di Sicilia. Ha definito le location di Màkari uno dei luoghi più belli del mondo. In più, leggendo i libri di Savatteri, non ha avuto dubbi sulla riuscita e la modernità del personaggio e delle storie.
Fulminato dallo stesso male si dichiara il regista Michele Soavi.
Il regista Michele Soavi, insieme a Ester Pantani. Foto di Assunta Servello
Parla di una terra che all’inizio può apparire quasi invadente, ma presto si apprezza l’anima pulita e sincera di chi la abita. Di chi vive un certo benessere dato forse dal mare, dalle correnti. Saverio Lamanna è naufragato in Sicilia come un Don Chisciotte in balia delle onde. Nella terra d’origine troverà il suo Sancio Panza, Peppe Piccionello (Domenico Centamore), attraverso il quale riscoprirà il valore dell’amicizia.
I personaggi
Più complicato il personaggio femminile, Suleima (Ester Pantano). Suleima significa farfalla, e lei è come una Venere della porta accanto, che avrà con Saverio una relazione interessante e piena di sorprese. Bello poi quello interpretato da Tuccio Musumeci, papà di Saverio, un papà a vita.
Lo dice lo stesso Musumeci in conferenza stampa, sottolineando il suo ruolo, un po’ camurriusu, a dire il vero, ma di un uomo che, rimasto solo, ha sacrificato tutto per il bene del figlio.
Claudio Gioè è il siciliano che torna, sia nella fiction che nella realtà (si è trasferito da poco a Palermo). Racconta come il suo personaggio riscopra attraverso la distanza, e il ritorno, appunto, sempre nuovi aspetti nella sua indagine, che è soprattutto socio-culturale, e psicologica, su se stesso.
Claudio Gioè: foto di Floriana Di Carlo
Lamanna sposa il ruolo di Savatteri, quello di fustigatore dei luoghi comuni sulla Sicilia, una terra contemporanea che cerca l’affrancamento e una nuova identità. Soffre per ciò che impedisce alla Sicilia di riscattarsi e si butta a capofitto in quelle problematiche che rallentano il processo di rinnovamento.
Ester Pantano e Domenico Centamore: compagni d’avventure di Claudio Gioè
Ester Pantano dice di aver molto amato il ruolo di questa donna curiosa e intraprendente. Che si avvicina a Saverio piano piano e sempre piano piano aprirà il suo cuore. Di lei Savatteri aggiunge che prima destruttura le certezze di Lamanna, poi gli fornisce elementi d’indagine importanti con capacità femminili superiori. E ancora, Gioè, che con un colpo d’ala solo lei riesce a svelare nuove realtà.
Domenico Centamore descrive un personaggio, il suo, che non si può non amare. È siciliano in tutto e infatti si scontra con Lamanna che, essendo stato via, è più critico nei confronti della sua regione. Ma è anche moderno, libero, ed essere liberi in Sicilia è una grande vittoria.
Musiche e sceneggiatura
Ospiti della conferenza stampa anche il gruppo Il Volo che ha realizzato la sigla, composta da Ignazio Boschetto. Della canzone, Boschetto racconta che è nata dagli occhi di un venticinquenne che tutte le estati torna in Sicilia, terra di saggi e stolti, diavoli e santi. Ma anche d’amore, abbinato al giallo. Ed è un onore, per lui, partecipare a un progetto come questa fiction che parla di grandi verità.
Lo sceneggiatore Francesco Bruni, insieme al suo collaudato team, dice di aver avuto inizialmente delle riserve a scrivere ancora un giallo ambientato in Sicilia. Ma poi hanno vinto la curiosità di vedere Soavi alle prese con una commedia (prova superatissima) e le pagine a volte paradossali di Savatteri. Con un humor quasi inglese e schermaglie verbali così brillanti, alle quali talvolta si è dovuto rinunciare perché la trama del giallo non si interrompesse troppo. È stata facilmente costruita una linea orizzontale che unisse le quattro puntate e sono stati inseriti parecchi personaggi secondari ai quali, rispetto a Montalbano, è stato dato più spazio, insieme all’aspetto della commedia.
Tra gli interventi della stampa, qualcuno chiede come mai ancora una volta in Sicilia
Maria Pia Ammirati risponde che in realtà si cerca di fare una mappatura dell’Italia per rappresentarla più o meno tutta, e la stessa cosa ribadisce Carlo Degli Esposti. Ha girato ovunque, ma la Sicilia, bisogna dirlo, è la terra che racchiude di più la profondità di essere italiani.
E, per dirla con Sciascia, conclude Savatteri, continua ad essere metafora dell’Italia.
Màkari: la nuova serie Rai, sarà trasmessa su Rai 1 dal 15 marzo e disponibile anche su RaiPlay
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