Anna: la nuova eroina targata Luc Besson su Prime Video
Disponibile su Prime Video dal 4 febbraio, Anna riporta dietro la macchina da presa Luc Besson, ma è una pellicola che non convince e che sa di già visto.
Luc Besson torna dietro la macchina da presa, con una delle sue nuove e tanto amate eroine: il suo nome è Anna. Disponibile su Prime Video dal 4 febbraio, il film immortala la figura di questa giovane donna (Sasha Luss), costretta a vestire i panni di una spia, per riavere la sua libertà.
Anna raccoglie il testimone da Nikita ma non sa bene che farne
A chi venga da pensare alla cara vecchia Nikita, sappia che la strada è quella, ma la meta ben altra. Lontani dalla pellicola degli anni Novanta, Anna risulta un piacevole divertissement, tra i più banali però.
Photo by Shanna Besson
Ciascuno degli elementi esibiti e sfruttati nel corso della narrazione non possiede nulla di nuovo, e anzi sembra quasi copiato dai numerosi precedenti del genere. Da prodotti per il piccolo schermo come Aliasa cult ormai senza tempo quali Seven.
Non ci sono da aspettarsi colpi di scena o sconvolgimenti, ma infine basterà godersi le acrobazie e i combattimenti orchestrati dalla protagonista, vere e proprie danze di guerra. Anna lotta per la sopravvivenza, per compiere le missioni assegnatele, ma soprattutto per riguadagnarsi quella libertà sottrattale troppo presto.
Tanto sex appeal e nessun amore
Da giovane adolescente circondata da cattive amicizie e finita nel cosiddetto brutto giro, diventa una donna pienamente consapevole delle proprie potenzialità. Con il sex appeal manipola chiunque, bersagli e committenti, senza mostrare alcun segno di inibizioni o remore.
L’amore non ha spazio nella sua esistenza, se non di quel tipo che si può provare per un’amica. Il legame che unisce infatti Anna a Maude (Lera Abova) non pone condizioni, è genuino e solidale.
Photo by Shanna Besson
Solo nei momenti in cui è in compagnia di Maude, la protagonista assume i tratti di una donna comune, spensierata, leggera. Sulle spalle di Anna grava un peso troppo grande, dal momento che coinvolge i destini di nazioni e popolazioni intere.
Put faith in yourself.
Il sangue freddo, l’arguzia e una rabbia pressoché inesauribile le permettono di sostenerlo, almeno in buona parte. Il fatto di poter (e dover) contare su se stessa lo deve ai suoi tanti talenti. Senza di essi sarebbe stata perduta. Ma quale futuro la attende? Riuscirà a tirarsi fuori da quella vita fatta di doppiogiochi e apparenze?
Una struttura caotica per un film che non convince
Costruito tra flashback e salti temporali, che il più delle volte confondono invece che movimentare la narrazione, Anna non riesce ad andare oltre la superficie.
Nonostante le doti registiche di Besson, la storia appare sin troppo prevedibile. Sebbene il clima da Guerra Fredda – siamo tra il 1985 e il 1990, in un momento cruciale nella storia del conflitto – sia in qualche modo ben reso, non è sufficiente a risollevare il tutto.
E non basta il buon action condito dalla sensualità dei protagonisti – oltre alla Luss, fanno la loro figura Luke Evans e Cillian Murphy, rispettivamente arruolati nel KGB e nella CIA.
È un prodotto mediocre, debitore a tutta una serie di suggestioni altrove meglio sviluppate. Il film è uscito nelle sale statunitensi nel giugno del 2019 e accolto da critiche non così favorevoli. Forse per questo in Italia abbiamo dovuto attendere quasi due anni intere per vederlo.
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