Dopo averlo distribuito nei cinema italiani nell’Agosto 2020, Koch Media lancia in limited edition blu-ray – all’interno della sua collana Midnight Factory – Gretel e Hansel. Trattasi del terzo lungometraggio diretto dall’Oz Perkins autore di February: L’innocenza del male e di Sono la bella creatura che vive in questa casa. L’Oz Perkins il cui cognome dovrebbe far scattare una scintilla nella testa del cinefilo, in quanto altri non è che il figlio del compianto Anthony”Psycho”Perkins. L’Oz Perkins che, come il titolo del film suggerisce, si cimenta in una rilettura 2020 della popolare fiaba tedesca riportata dai fratelli Grimm.
Fiaba manifestante non pochi punti di contatto con Pollicino di Charles Perrault e che in questo caso viene proposta in chiave horror.
Come già avvenuto nel libero adattamento sudcoreano Hansel e Gretel di Yim Pil-sung, del 2007. Oppure nell’Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe diretto nel 2013 da Tommy Wirkola, del tutto improntato sull’azione e sullo splatter. Elementi, questi ultimi, di cui Gretel e Hansel, su sceneggiatura di Rob Hayes, fa totalmente a meno, man mano che s’immerge in un imprecisato passato. Un passato in cui la Sophia Lillis dell’It cinematografico è Gretel, ragazzina fuggita di casa alla ricerca di cibo e lavoro. Insieme a lei il fratellino minore Hansel, ovvero Samuel Leakey. E, come da tradizione, una volta attraversato il bosco i due finiscono nell’abitazione di una anziana e amichevole signora che, ovviamente, nasconde un oscuro segreto.
Anziana signora interpretata dalla Alice Krige che i fan della celluloide di paura conoscono molto bene. Del resto, è stata nei cast di Storie di fantasmi di John Irvin e del kinghiano I sonnambuli di Mick Garris. Adesso cattiva di oltre un’ora e venti di visione incentrata sulla paura ancestrale della perdita dell’innocenza.
Un racconto di formazione in fotogrammi infarcito di allegoria relativa a ciò che si è disposti a pagare per ottenere il potere.
Perché da un lato abbiamo la donna che, nonostante la carestia imperante, non fa mancare banchetti senza limiti ai due fratellini suoi ospiti. Dall’altro Gretel che, a differenza di Hansel, non esita a percepire che tali eccessi possano testimoniare soltanto la presenza del male. Mentre la narrazione si evolve lentamente ed è un’impostazione piuttosto teatrale testimoniata dall’importanza conferita alle lunghe conversazioni al chiuso affrontate dagli attori a caratterizzare l’operazione. Se escludiamo i suggestivi esterni impreziositi dal lodevole lavoro svolto sulle scenografie. Un aspetto che arricchisce non poco il curatissimo lato estetico, accentuato anche dalle avvolgenti atmosfere funeree garantite dalla bella fotografia di Galo Olivares. Tre brevi featurette, due spot tv e il trailer italiano occupano infine la sezione extra del disco in alta definizione di Gretel e Hansel. All’interno della cui confezione, inoltre, vi attendono un booklet e cinque cartoline da collezione.
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