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#Torinofilmfestival la recensione dell’horror di Bryan Bertino: The Dark and the Wicked

Bryan Bertino, il regista di The Strangers, torna sulle scene con un'opera genuinamente terrorizzante.

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The Dark and The Wicked

L’horror The Dark & The Wicked, primo film della sezione collaterale le Stanze di Rol  del 38esimo Torino Film Festival, vede il ritorno sulle scene, dopo quattro anni di pausa, il regista americano Bryan Bertino con un’opera che affronta un nuovo ‘mostro’: la famiglia. Il regista lavora sul genere horror sin dal 2008 e sembra, anche in questa nuova pellicola, conoscerlo e maneggiarlo da una vita.

La trama di The Dark and the Wicked

The Dark and the Wicked (2020) - IMDb

Louise (Marin Ireland) torna alla fattoria di famiglia nella quale ha passato l’infanzia nelle zone rurali e desolate del Texas, insieme al fratello Michael (Michael Abbott Jr.). I due fratelli tornano per far visita al padre morente (Michael Zagst), ma al loro arrivo notano non solo un evidente peggioramento della salute dell’uomo, ma la madre (Julie Oliver-Touchstone) mostra un comportamento alquanto strano e paranoico. Con il passare dei giorni della settimana, scanditi con inquietanti e solitarie didascalie a tutto schermo, Louise e Michael iniziano a percepire e sperimentare gli orrori di una forza invisibile che circonda quella casa.

The Dark and the Wicked: la ricerca dell’orrore puro

What happens at the dark and Wicked Ending? Full Review

Quarto horror per Bryan Bertino  dopo The Strangers (2008) e Mockingbird (2014) e, arrivato dopo quattro anni dal precedente lungometraggio The Monster (2016), tira fuori dal cilindro un prodotto basato sull’uso eccelso della tensione. Il film si tramuta così in un horror puro e senza fronzoli, riuscendo a mantenere un ritmo tensivo costante dall’inizio alla fine.

Il regista ci mostra una pellicola dominata dal male, spietata e concreta: elementi che irrompono nella storia, prepotentemente e, in modo alquanto fastidioso. Il vero protagonista del film è un demonio letale,  pieno dominatore dell’andamento della pellicola che vuole, ad ogni costo, lasciare a bocca aperta lo spettatore. Bryan Bertino ci consegna un’opera, che fin dal titolo, non si nasconde dalle regole di genere, solitamente imposte, ma tratteggia con grande onestà la sofferenza umana.

Marin Ireland in The Dark and the Wicked

THE DARK AND THE WICKED (2020) - 38 TFF | MYmovies

Proprio per questa sua ferma volontà di purezza verso l’orrorifico, la pellicola non bada molto ai sentimenti degli spettatori in merito alla condizione umana vissuta da i due protagonisti e, seppur strano ma vero (data la crisi che il genere sta vivendo negli ultimi anni) in più di un’occasione, riesce a far accapponare la pelle.

Marin Ireland (già vista in Io sono leggenda del 2007) si immedesima a fondo in questo performance, dando vita a un personaggio che si trova ad attraversare varie fasi del dolore e del terrore; mentre tutto intorno a lei diviene sempre più orribile. L’alone di credibilità che l’attrice trasmette lo si evidenzia soprattutto nella sua paura e nella sua sofferenza, facendo emergere il vero orrore in The Dark and the Wicked a un livello straziante.

La sceneggiatura, dal canto suo, non le lascia grandi margini sulla gamma emotiva esprimibile, infatti la conosciamo depressa e la lasciamo terrorizzata. Quello che rimane è comunque una certa potenza nel descrivere la quantità sopportabile di abusi emotivi da parte di un individuo, causati da una forza soprannaturale e l’attrice riesce a trasmetterli egregiamente.

Un Horror credibile: The Dark and the Wicked

Complici sicuramente una regia di grande decisione e mano ferma, fatta da idee precise, ben calibrate e con un’ampia conoscenza del genere, The Dark and the Wicked, evoca potenti atmosfere sovrannaturali, che seppur abbastanza note, riesce a svincolarsi da citazioni e rimandi.

Bertino non si ferma e, fermamente convinto della strada che ha deciso di percorre, decide di non appoggiarsi a riflessioni sociali e politiche che molto spesso vengono, recentemente, usate dal genere. Il suo obiettivo è creare terrore e tensione e sfruttando anche i cliché, tipici dell’horror, è capace di tramutarli in modo del tutto inaspettato e non convenzionale. Bertino affonda la sua opera riprendendo gli stereotipi tradizionali tipici del genere, riservando delle sorprese: il regista non ha paura di usare gli schemi e il linguaggio che appartengono all’horror è proprio per questo che riesce a spaventare.

Andando oltre l’insipido e il banale effetto “Boo!” non stravolge i tipici espedienti, ma li naturalizza rendendoli meno irritanti e, per così dire, legittimandoli. Va da se che la pellicola non è certo opera misurata, ma spesso sporca e cruenta (come ben pochi horror contemporanei osano fare); sicuramente si perde in qualche lungaggine di troppo, con almeno tre finali differenti, ma questo non cambia la sua intenzionalità primaria: quella di essere “semplicemente” un horror puro.

 

Altri articoli di Alessia Ronge in https://www.taxidrivers.it/author/alessia-ronge

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The Dark and the Wicked

  • Anno: 2020
  • Durata: 95 minuti
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Regia: Bryan Bertino
  • Data di uscita: 28-August-2020