Koch Media aggiunge un nuovo titolo in limited edition blu-ray alla propria collana Midnight Factory: Tigers are not afraid, datato 2016. Un titolo decisamente singolare, in quanto non ci troviamo dinanzi ad un film dell’orrore appartenente alla concezione classica del filone. Un racconto per immagini immerso in un Messico falcidiato dalla guerra tra bande di narcotrafficanti. Uno scenario tutt’altro che consolatorio in cui facciamo conoscenza con la giovanissima Estrella, interpretata da Paola Lara. Giovanissima che, rimasta sola in seguito alla scomparsa della mamma, si vede costretta ad unirsi ad un gruppo di ragazzini di strada. Gruppo capeggiato dal rabbioso Shine alias Ramón López e che, però non può fare altro che fuggire di continuo dai sicari del boss locale.
El Chino, quest’ultimo, dalle fattezze di Tenoch Huerta, ulteriore pedina di un horror di formazione miscelato alla fantasia e alla critica sociale.
Del resto, Tigers are not afraid ci informa già in apertura che, negli ultimi dieci anni, la violenza in Messico ha causato 160000 morti e più di 30000 sparizioni. E anche del fatto che intere aree di alcune città sono del tutto abbandonate. Man mano che risulta evidente che il paese del terzo mondo che fa da scenario intenda assumere la funzione di allegoria di tutti i luoghi reietti della Terra. Con la condizione degli orfani a fare da spunto di partenza, in maniera quasi autobiografica per la regista Issa López, proveniente dall’universo delle commedie romantiche.
Infatti, spiega: “Quando sei piccolo e vieni messo di fronte al nulla, la tua mente crea delle vie di fuga, la fantasia costruisce una scappatoia dentro dei regni immaginari, come forma di difesa. Io sviluppai, dopo la scomparsa di mia madre, una passione per tutto ciò che sembrava magico, surreale”.
Tigers are not afraid nasce esattamente, quindi, da questo desiderio di ritrarre una realtà, ma non semplicemente in maniera documentaria, teatrale.
“Ho voluto e cercato di dare una visione a più ampio spettro: quello che si vede ma anche quello che non si vede”, prosegue. “Posso dire che ho voluto realizzare un film su qualcosa che mi era esterno ma che ha finito per diventare anche un film su me stessa, sulla mia storia di bambina orfana”. I desideri non esistono? È vero che le tigri non hanno paura perché hanno già superato i momenti difficili? Quelle tigri che si rivelano perfetta metafora in una oltre ora e venti di visione il cui punto di forza sono proprio i piccoli protagonisti. Piccoli impegnati in una lotta contro le loro paure.
Al servizio di un plot la cui idea di base è facilmente accostabile a quella de Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro. Rientrante tra le dichiarate fonti d’ispirazione, insieme a The body, racconto di Stephen King da cui è stato tratto Stand by me – Ricordo di un’estate. Ma anche insieme al fumettista Neil Gaiman, autore di The sandman. Mentre qualche piccolo e necessario effetto digitale svolge soltanto il proprio necessario dovere di materializzare le fantasie di Estrella in Tigers are not afraid.
Trailer originale nella sezione extra e booklet incluso nella confezione.
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