Cosa Sarà è il nuovo film di Francesco Bruni con protagonista Kim Rossi Stuart. Ispirato alla storia vera del regista, il film ha chiuso la Festa del Cinema di Roma
Cosa Sarà, che ha chiuso la Festa del Cinema di Roma, è il nuovo film di Francesco Bruni.
Ispirato alle vicende reali del regista, il film è interpretato da Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Fotinì Peluso, Barbara Ronchi, Giuseppe Pambieri, Raffaella Lebboroni, Tancredi Galli e Nicola Nocella.
La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.
Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura, Cosa sarà di lui?
Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.
Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri.
E’ difficile parlare di Cosa Sarà perchè è un film che pur facendo ridere e sorridere, commuove profondamente. E quando una pellicola ha questo pregio è difficile renderle giustizia.
Sincero e, a tratti, senza misura nel dar voce ai propri pensieri. Bruno Salvati è un uomo solo. O meglio, pensa di esserlo, nel momento in cui si rende conto che nella sua vita ha costantemente rincorso qualcosa. Un padre, una madre che ha perso troppo presto, una famiglia che lo ama profondamente e la sua stessa arte cinematografica. Scoprendo di avere una malattia del sangue, e di necessitare di una donazione del midollo per sopravvivere, Bruno si reinserisce nel suo contesto naturale che poi è la vita che non sapeva di amare tanto.
Tentando di ricostruire qualcosa, si accorge di non essere un buon padre, di aver lasciato sua moglie per chissà quale apparente motivo e di non sapere che cosa ne sarà del suo stesso film. Presa coscienza che l’unica possibilità di sopravvivenza è legata ad una sorellastra di cui per quarant’anni ha ignorato l’esistenza, Bruno parte con le persone con cui sente di avere questo rapporto irrisolto per Livorno.
Bellissima, aperta al mare, la città è un panorama di luce in cui Bruno e i suoi cari si perdono per cercare una speranza. Nell’incontro e confronto con questa donna, la sorella che non sapeva di avere ma di cui fondamentalmente ha sempre sentito la mancanza, Bruno si mette a nudo mostrandosi a lei -quando trovata- per quello che è.
A Livorno, non a caso città natia di Bruni, avvengono le sequenze più importanti del film.
Il confronto con la sua Adele, una figlia definita perfetta e che, in una memorabile scena, riversa sul padre tutti i sentimenti provati nei suoi confronti. E’ una sequenza bellissima. Rigorosamente ambientata in esterna, come se il mare possa essere l’unico spettatore di quel momento che sì, è solo di un padre e di una figlia, ma che ha bisogno di testimoni per essere raccontato. E sulla Terrazza Mascagni, abbracciati dal sole, Bruno e Fiorella si scoprono anime affini, tormentate e ritrovate.
Cosa Sarà parla anche di malattia, è vero. Ma parla soprattutto di quanto sia la sanità dell’anima a prevalere su quella corporea. Bruno, che mostra allo spettatore la sua reazione alla notizia della malattia e la sua umanità nell’apparire impaurito, è un personaggio vero, autentico. Kim Rossi Stuart, è sparito in Bruno Salvati. Si mostra unico nella sua fragilità, affascinante nei suoi sguardi, comico nelle sue parole e sofferente nei suoi ricordi. Camaleontico e magnetico, Rossi Stuart regala allo spettatore un uomo e la sua vita, conquistando affetto e regalando sorrisi anche nei momenti più commoventi.
E’ un film che fa commuovere in quanto lascia riemergere sensazioni ed emozioni che pensavamo di non poter provare. Come Bruno credeva di essere sopito e nascosto chissà dove, così lo spettatore recupera il sincero rapporto con la vita, bella proprio perchè unica.
Immerso in un gioco di luci, tra sequenze interne in cui prevale l’ombra, a sequenze esterne in cui esplode una luce che avvolge e regala calore. Il film si svela nel percorso di chemioterapia di Bruno. Dalla rasatura dei capelli, alle sedute di chemio, alla spossatezza fisica ed emotiva, Kim Rossi Stuart restituisce tutta la sofferenza provata dal personaggio, lasciando in sospensione fino all’ultimo minuto.
Francesco Bruni, regista e sceneggiatore, al suo quarto lungometraggio dimostra di nuovo quanto sia abile ed efficace nel dirigere i suoi attori. Cosa Sarà infatti si compone di tante sequenze comiche, irriverenti, la maggior parte affidate ad un inedito Rossi Stuart che “sconvolge” anche in questo. Un’ottima scrittura in cui il cast scelto si destreggia con naturalezza e profonda espressività. A dimostrazione di quanto non contino grandi effetti visivi ma solo una buona sceneggiatura e dei personaggi scritti a tutto tondo, Bruni colora la sua pellicola di toni dolceamari, invogliandoci ad amare la vita, di nuovo, ed ancora, giorno per giorno e sempre di più.
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