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I vincitori di I Love GAI – Giovani Autori Italiani

“La strada vecchia” di Damiano Giacomelli e “Le case che eravamo” di Arianna Lodeserto vincono ex aequo la quarta edizione del concorso

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“Per l’ironia, la genuinità, l’imprevedibilità di alcune scelte di scrittura, l’utilizzo consapevole del formato cortometraggio vince, ex aequo, La strada vecchia di Damiano Giacomelli“; “Per aver centrato un tema di grande attualità attraverso l’utilizzo del repertorio, per il grande sforzo di ricerca e di montaggio e la coerenza tra formato e contenuto vince, ex aequo, Le case che eravamo di Arianna Lodeserto“. Con questa motivazione, la giuria del concorso ideato da SIAE in collaborazione con Lightbox ha spiegato la sua scelta, eleggendo, per la prima volta nella storia di I Love GAI, due vincitori ex aequo.

Formato in comunicazione multimediale e scrittura cinematografica, Damiano Giacomelli indaga dal 2010 con la sua produzione filmica comunità dell’entroterra appenninico. Ha diretto diversi prodotti audiovisivi, tra cui documentari per la TV e cortometraggi promozionali. Dopo Un rovescio (2014), La strada vecchia e Spera Teresa sono i suoi nuovi cortometraggi, entrambi in uscita nel 2019. Nel 2019 esce anche il suo primo documentario per il cinema, Noci Sonanti. Il film è in concorso al Biografilm – International celebration of lives. Qui vince il premio Hera – Nuovi talenti, per la miglior opera prima. La strada vecchia (2019) racconta la storia di Nicola. Come suo padre e suo nonno prima di lui, lavora in una piazzola lungo una strada di montagna vendendo patate, finché un incontro inaspettato cambia la sua vita.

Dottore in filosofia contemporanea, Arianna Lodeserto svolge ricerche in archeologia dei media, teoria delle immagini e sociologia urbana presso il Laboratoire International de Recherches en Arts di Parigi III (Sorbonne Nouvelle), l’ENSA Malaquais e Parigi IV e studia cinema documentario all’ENS Louis-Lumière di Saint Denis. Ha preso parte ad alcuni film collettivi e realizzato due corti documentari sul tema della casa negata e dell’edilizia romana, proiettati e dibattuti in Italia, Francia, Spagna, Scozia, Croazia, Ungheria, Portogallo, Colombia, Serbia, Olanda ed Austria, in Messico, in Minnesota e a Locarno. Le case che eravamo, documentario in bianco e nero prodotto nel 2018, ricostruisce attraverso immagini e filmati d’archivio le trasformazioni della periferia romana tra il 1948 e il 2014.

Ad annunciare i due vincitori nelle splendide sale dell’Hotel Ausonia e Hungaria la giuria composta dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dalla regista, sceneggiatrice e artista visiva Irene Dionisio e dall’attrice Caterina Guzzanti. I Love GAI mantiene fede alla sua mission di scoprire e promuovere i giovani talenti del nostro paese, per creare una rete virtuosa tra creatività, produzione e industria cinematografica favorendo il contatto degli autori con i produttori e il pubblico.

Il sito ufficiale della manifestazione è www.ilovegai.com

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