“Res Creata” di Alessandro Cattaneo si aggiudica il premio Visioni Incontra “Miglior Progetto Documentario 2018” al 4° Festival Internazionale del Documentario
Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà
Domani in programma al Festival oltre alle anteprime italiane e internazionali la masterclass “Il racconto del reale” con la regista e documentarista Costanza Quatriglio e la cerimonia di chiusura del Festival con la premiazione del concorso “Storie dal mondo contemporaneo”
Milano, 15 settembre 2018. Si è conclusa ieri con successo e con una straordinaria presenza di professionisti del settore la terza edizione di Visioni Incontra, la sezione Industry del 4° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, che si è svolta il 13 e il 14 settembre alla Triennale di Milano. Oltre 150 i professionisti del settore accreditati, oltre 100 incontri one-to-one.
Visioni Incontra, la due giorni Industry, a inviti ed esclusivamente dedicata al settore coordinata da Cinzia Masòtina, si svolta di fronte a un numeroso parterre di professionisti del settore, tra editor televisivi, circuiti cinema, piattaforme, produttori indipendenti, distributori, acquisition manager, sales agent e direttori di festival, per aiutare registi e produttori indipendenti a fare conoscere i propri progetti, fare networking e trovare finanziamenti. Tra i 16 progetti documentari work in progress che hanno partecipato al concorso di Visioni Incontra, Res Creata di Alessandro Cattaneo si è aggiudicato ieri il premio Migliore Progetto Documentario 2018, offerto da Lombardia Film Commissiona, del valore di 2.500 euro.
Fino a domani, domenica 16 settembre, un intenso programma ricco di incontri, importanti anteprime di film documentari internazionali e nazionali, aperti al pubblico con ingresso gratuito, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la produzione, diffusione, conoscenza e la fruizione del cinema documentario italiano e internazionale
La Triennale di Milano, sede principale della rassegna, il centro culturale Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci saranno i luoghi dell’ampia programmazione del 4° Festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà.
Il 4° Festival si inserisce all’interno della prima edizione di Milano MovieWeek (14-21 settembre 2018), la settimana dedicata al cinema promossa e coordinata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura in collaborazione con Fuoricinema srl.
Madrina del Festival: l’attrice e regista Lorenza Indovina.
Il 4° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, ideato da Francesco Bizzarri, organizzato dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ e con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli, è patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva 100autori. L’edizione 2018 del Festival ha come main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas, sponsor Pirelli, Aon, Sea Milan Airports, main media partner RAI, media partner RAINews24 e RAI Cultura, il sostegno di RAI Cinema, il contributo di Image Building, la collaborazione di Triennale di Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Istituto Luce Cinecittà, Lombardia Film Commission, Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani,Hot Docs (Toronto), la web media partnership con MYmovies.it, Taxidrivers.it, Cineuropa.org e il supporto delle migliori scuole e facoltà di cinema milanesi.
Atteso l’appuntamento di domano con Costanza Quatriglio, documentarista e regista, che terrà la masterclass “Il racconto del reale”, in programma alle ore 11.30 alla Triennale di Milano. Costanza Quatriglio riceverà il Premio Visioni dal Mondo, Cinema della Realtà 2018, nell’ambito della cerimonia di chiusura del 4° Festival che si terrà domani sera al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano dove con la premiazione del concorso “Storie dal mondo contemporaneo”.
Tra le attese anteprime di domani, storytelling del reale:
“Via Gallica: sulle orme dei Romani fra storia e archeologia” autore Keti Riccardi, regista Matteo Bardelli, al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. È stata chiamata via Gallica. Ma era più di una via. Era un reticolo di strade che collegava antichi villaggi abitati da genti del Po. Villaggi che dopo la conquista dei Romani mutarono profondamente dal punto di vista urbanistico, sociale e culturale. Un insieme di percorsi che mettevano in relazione Brescia, Bergamo, Como e Milano. Efficienti vie di comunicazione che arrivavano ai grandi laghi dove i Romani amavano edificare lussuose ville dell’ozio. Un territorio dove, nell’arco di tre secoli, si consumarono scontri ma anche incontri di civiltà. Dove tra pace e guerra si arrivò alla creazione di un nuovo mondo, di un nuovo modello sociale: quello romano. Un mondo ancora leggibile nei moderni tessuti urbani delle principali città della Lombardia, che testimoniano di un tempo in cui uomini, imperatori e poeti tramandavano le loro memorie e i loro fasti attraverso opere immortali come gli dei ai quali si rivolgevano. Un documentario di Rai Storia.
“La vita è un dono” di Israel Moscati, al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. Cinque donne, un viaggio nelle loro storie di vita, nel loro diverso e caleidoscopico modo di essere donna e di superare la malattia, il tumore al seno. Un racconto tra le pieghe di dolori taciti ed inconfessabili che coinvolgono anche chi ti sta vicino con reazioni diverse. Quando il progetto di vita è stravolto dalla malattia inizia un processo di lotta e trasformazione. Cinque donne che trovano una nuova forza nella corsa. Corrono insieme, sino a raggiungere il traguardo finale della maratona. Il traguardo più grande e difficile che ci possa essere: quello della vita.
“Crime + Punishment” di Stephen Maing, al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. Il film documentario indaga sulla cattiva condotta di una sezione del Dipartimento di Polizia di New York. E’ uno sguardo intimo e travolgente sulle vite e le lotte di un gruppo di poliziotti infiltrati che rischiano tutto, la loro carriera e la loro sicurezza, per denunciare alcune pratiche scorrette di discriminazione razziale da parte di una frangia della polizia locale di New York. E’ un’indagine senza precedenti, di oltre quattro anni, sul più potente dipartimento di polizia degli Stati Uniti.
“Spaceship Earth” di Kevin McMahon, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. L’idea che terra sia una navicella spaziale nasce nel 1960 dal futurista Buckminster Fuller e viene testimoniata dalla famosa immagine ‘Earth rise’, scattata dagli astronauti dell’Apollo. “Spaceship Earth” è un film emozionante e poetico che si interroga su ciò che abbiamo imparato e sulle nostre responsabilità per condurre la navicella verso un futuro sicuro.
“Exit” di Karen Winther, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Nel film la regista racconta il suo viaggio di ricerca per trovare le motivazioni che l’hanno indotta ad abbandonare il passato di militanza estremista. Qual è stato il “campanello d’allarme” che ha fatto sì che lei e un gruppo di precedenti estremisti, neonazisti e non solo, abbandonassero la violenza e l’estremismo? Attraverso conversazioni private con ex estremisti provenienti da Germania, Francia, Danimarca e Stati Uniti, Karen ricorda quel momento, riflette sul passato, sul come è riuscita a uscirne. Un contrappunto emotivo e psicologico con le storie delle persone che incontra nei suoi viaggi. Distribuzione italiana: Stefilm
“Karl Marx City” di Petra Epperlein e Michael Tucker, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Venticinque anni dopo la caduta della Repubblica Democratica Tedesca la regista Petra Epperlein torna nella città in cui è cresciuta, chiamata Karl Marx City, per scoprire la verità dietro il suicidio di suo padre e le voci di un suo passato nella Stasi.Distribuzione italiana: Wanted Cinema
“How to Build a Time Machine” di Jay Cheel, al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Se potessi viaggiare nel tempo, in quale periodo o in quale luogo andresti? Ti piacerebbe rivivere un bel ricordo della tua infanzia? Ti piacerebbe dare un’occhiata al futuro? “How to Build a Time Machine” segue due uomini, ognuno dei quali ha intrapreso una ricerca per costruire la propria macchina del tempo. Rob Niosi lavora con l’animazione in stop motion e ha passato gli ultimi undici anni a costruire un modello in scala reale della macchina del tempo, ispirata al film del 1960 tratto dal romanzo di H.G. Wells, The Time Machine. Ron Mallett è un fisico dell’Università del Connecticut. La macchina di Ron non è solo un modello. Ron crede davvero di aver capito come costruire una vera macchina del tempo.