Carmen e Carlos sono sposati da 21 anni, hanno una figlia ma il loro matrimonio ormai sembra essersi spento. Carlo è prepotente, egocentrico e ha smesso di occuparsi di sua moglie che invece cerca in tutti i modi di trovare l’approvazione del marito. Arrivati in ritardo al matrimonio di un cugino, Carlos viene invitato a partecipare come assistente durante un numero di magia nel ricevimento e si sottopone a un’ipnosi che non sembra riuscire. La mattina successiva, però, Carmen viene svegliata da un marito premuroso e affabile che inizia a ricoprirla di premure.
Abracadabra di Pablo Berger, presentato alla Festa del Cinema di Roma, racconta la vicenda di una strana coppia, composta da Carmen e Carlos, che si ritrova a convivere con un terzo incomodo, uno spirito che pare abbia preso possesso dell’uomo nel momento dell’ipnosi. Sebbene Carmen sia affascinata da questo individuo che abita con lei e che si comporta come un marito e padre presente, capisce che deve riportare indietro il ‘vecchio’ Carlos imbattendosi in una serie di avvenimenti non molto coerenti con la trama.
La pellicola, infatti, non convince del tutto. Si apre come una commedia familiare, con la classica coppia sposata in crisi, ma quando in Carlos avviene questo cambiamento, la narrazione assume una piega semi drammatica non pienamente compiuta. I tentativi di Carmen per aiutare il marito e qualche piccolo colpo di scena sono una serie di episodi che non si fondono con il resto della narrazione, creando confusione e incoerenza che genera nello spettatore disinteresse e distacco.
Note positive sono cast e fotografia che però non bastano per la riuscita di un buon film.
Simona Grisolia