Un omaggio a Eleonora Giorgi con la proiezione cult di Borotalco di Carlo Verdone e il premio a Unicorni di Michela Andreozzi, scelto come “Miglior film” dalla giuria dei ragazzi dell’isola, hanno chiuso a Lampedusa la 17ª edizione de Il Vento del Nord. La rassegna, coordinata da Laura Delli Colli, organizzata da Massimo Ciavarro con la consulenza di Giovanni Spagnoletti, ha illuminato ancora una volta l’isola priva di una sala cinematografica con una settimana di proiezioni, incontri e dibattiti. L’iniziativa, sostenuta dal MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e dalla Fondazione Claudio Nobis, ha visto la partecipazione solidale di Rai Cinema – 01 Distribution, Medusa, Lucky Red, Fandango, Vision Distribution, Eagle Pictures, insieme al supporto di istituzioni e sponsor locali come il main sponsor I Dammusi di Borgo Cala Creta.
Il verdetto della giuria dei ragazzi
Gli studenti liceali dell’Istituto Superiore Ettore Majorana, impegnati nel LampedusaLab 2025, hanno assegnato il premio “Miglior film” a Unicorni di Michela Andreozzi. La motivazione:
“Un film che parla di libertà e diversità ma soprattutto dell’importanza di saper ascoltare i figli riconoscendo i loro desideri anche se non corrispondono a ruoli tradizionali o aspettative sociali. Blu, il bambino protagonista, diventa la lente attraverso cui osservare i limiti e le paure degli adulti, invitando lo spettatore a riflettere e immedesimarsi. Il film affronta con delicatezza il tema dell’identità e del coraggio di essere se stessi”.
Una menzione speciale è stata attribuita a La vita da grandi di Greta Scarano:
“Perché con il linguaggio della commedia affronta un tema delicato come l’autismo, restituendo con leggerezza e profondità il rapporto tra sorella e fratello. Una storia che mostra come l’autismo possa essere limite, ma anche spinta verso sogni e aspirazioni, in un percorso di crescita e riscoperta reciproca”.
Cinema e impegno sociale
Il Vento del Nord ha confermato la sua vocazione culturale e civile proponendo film legati a temi ambientali, alla pace – aderendo alla campagna R1pud1a di Emergency – e contro ogni forma di discriminazione, in collaborazione con Amnesty International Italia. Proiettato anche Human Lights di Fabio Masi, in occasione del 50° anniversario di Amnesty. Quest’anno la rassegna ha trovato sintonia con una campagna Unesco benedetta da Papa Leone XIV, che ha auspicato il riconoscimento dei gesti di solidarietà dei lampedusani come “beni immateriali dell’umanità”.
Eventi speciali
Tra i 15 titoli in programma, l’omaggio conclusivo con Borotalco ha ricordato Eleonora Giorgi, fondatrice del festival. Spazio anche a Domenico Modugno, il mare di Lampedusa, documentario di Maite Carpio dedicato all’artista che visse sull’isola i suoi ultimi anni. Una serata pirandelliana ha portato sul palco Michele Placido e Federica Vincenti con Eterno visionario, accompagnato da un reading di testi di Pirandello curato da Elena Croce, presidente della Fondazione Nobis. L’edizione ha reso inoltre omaggio a Respiro di Emanuele Crialese, film cult a Lampedusa che ha inaugurato la rassegna.
Un appuntamento atteso
“Il Vento del Nord è un modo per portare nell’estremo Sud del Sud, con il cinema d’autore e la commedia, anche leggerezza e riscatto” ha dichiarato Massimo Ciavarro, ormai cittadino adottivo dell’isola. Lampedusa, spesso associata solo alle cronache delle migrazioni, si trasforma così in un luogo di festa, cultura e condivisione. La Fondazione Claudio Nobis, main partner dell’edizione 2025, nata in memoria del giornalista di Repubblica, conferma il suo impegno nel sostenere giovani talenti e nel promuovere il legame tra cinema, teatro e solidarietà. Con Il Vento del Nord, il cinema continua a farsi ponte di cultura, intrattenimento e impegno civile, regalando a Lampedusa e ai suoi abitanti un’esperienza collettiva che ogni anno diventa sempre più preziosa.