Mesi dopo che il teaser aveva accennato al suo tono patinato e surreale, è finalmente uscito il trailer completo di Reflection in a Dead Diamond.
Diretto dai registi belgi Hélène Cattet e Bruno Forzani (Amer, Let the Corpses Tan), questo film fantasy di spionaggio neo-europeo rende omaggio al cinema degli agenti segreti degli anni ’60, ma con un colpo di scena delirante e frammentato.
La trama riecheggia un sottile mistero
Il film è incentrato su John D., una spia settantenne (Fabio Testi), acuta ma tormentata, che vive in un lussuoso hotel in Costa Azzurra. Quando il suo enigmatico vicino scompare senza lasciare traccia, i ricordi di John – e le possibili illusioni – dei suoi giorni da agente segreto disinvolto iniziano a riaffiorare.
Si tratta di un crimine? Di una cospirazione? O semplicemente di una discesa nella nostalgia cinematografica e nell’autoinganno?
Immagini viscerali, tensione stilizzata
Se il trailer è indicativo, questo film prospera grazie alle sue immagini iperstilizzate: abiti in pelle attillati, gadget eleganti, contrasti cromatici netti e violenza improvvisa.
La propensione di Cattet e Forzani al sovraccarico sensoriale è pienamente evidente, con un montaggio frammentato che fonde passato e presente fino a rendere irriconoscibile la realtà – e la sanità mentale.
Un critico l’ha definito un “assalto febbrile e viscerale ai sensi”, con ogni inquadratura che avanza a gran velocità, senza mai fermarsi per riprendere fiato.
Cast e Artigianato
A fianco di Fabio Testi ci sono Yannick Renier (un giovane John), Koen De Bouw, Maria de Medeiros e Thi Mai Nguyen. La produzione internazionale – tra Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo – è stata girata in parte a Bruxelles e presentata in concorso a Berlino all’inizio di quest’anno.
La fotografia di Manu Dacosse inonda ogni inquadratura di cremisi sgargianti e blu cobalto, mentre Bernard Beets mantiene il ritmo elettrico grazie a un montaggio agile.
Un Omaggio e una Decostruzione
Questo non è un semplice film in costume: Reflection opera su più livelli. Si abbandona ai classici tropi dell’eurospy mentre li svela, richiamando l’attenzione su come identità, memoria e sanità mentale vengano costruiti – e frammentati – attraverso il cinema.
Il trailer offre scorci di incontri oscuri, vetri rotti, flirt con il pericolo e una suspense tagliente, il tutto presentato come parte del percorso di John.
Cosa ci aspettiamo
Stile nostalgico: aspettatevi cliché in stile Bond recitati in pompa magna: auto veloci, lounge fumose, violenza improvvisa.
Confusione psicologica: John sta ricordando o immaginando? Il passato e il presente intrecciati nel trailer suggeriscono che la realtà sia soggettiva.
Spettacolo visivo: aspettatevi il tipo di collage sensoriale che ha portato Cattet e Forzani alla fama di culto: elegante, viscerale, sconvolgente.
Considerazioni finali
Reflection in a Dead Diamond si prepara a essere il cinema da festival nella sua forma più decadente: bello, disorientante e audace. Che siate attratti dalla nostalgia per le spie o dalle immagini psichedeliche, questo trailer mostra un film che ci invita non solo a guardare, ma a percepire attraverso il tempo frammentato e il desiderio.
Preparatevi a essere sedotti, turbati e storditi, nel migliore dei modi.