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Anticipazioni

Sheffield DocFest 2025: protagonisti i documentari palestinesi

Il Sheffield DocFest 2025 si svolgerà dal 18 al 23 giugno e includerà la presentazione di tre documentari del Palestine Film Institute, riservata esclusivamente ai delegati del festival il 21 giugno

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Sheffield DocFest 2025

Il Palestine Film Institute sarà presente al Sheffield DocFest 2025 con una selezione di tre documentari in lavorazione, tra cui l’ultimo progetto dell’artista Amer Shomali. La presentazione, organizzata in collaborazione con Sheffield DocFest, il British Council e AKKA Films, si terrà il 21 giugno al Montgomery Theatre di Sheffield, riservata esclusivamente ai delegati del festival.

I documentari in sessione dedicata

Theft of Fire (regia di Amer Shomali, produzione di Rashid Abdelhamid, Ina Fichman e Remi Grellety; Canada/Francia/Palestina). Un racconto documentaristico che mescola generi narrativi, sul tentativo di un archeologo palestinese ed ex prigioniero di recuperare reperti antichi di grande valore.

White Resistance: Letters to the Living (regia di Mahmoud Atassi, produzione di Abdulrahman Alkilany; Qatar/Turchia). Documenta la lotta di un avvocato palestinese per la liberazione del direttore di un ospedale di Gaza, detenuto in Israele, attraverso immagini raccolte nel Kamal Edwan hospital.

Reclaiming Time (regia e produzione di Fuad Hindieh, Palestina/Francia). Un regista palestinese affronta la burocrazia per cambiare la propria data di nascita, trasformando la sua esperienza in una riflessione visiva sul tempo sottratto dall’occupazione.

I documentari palestinesi al festival

Oltre a questa anteprima, Sheffield DocFest 2025 ospiterà anche numerosi altri film legati alla Palestina, tra cui diverse anteprime e produzioni internazionali che approfondiscono tematiche politiche, sociali e culturali legate alla regione.

If I Don’t Steal It… (regia di Muna Alkurd, produzione di Mike Lerner e Rula Nasser; Palestina/Giordania/Regno Unito).

Gaza Sunbirds (regia di Flavia Cappellini, produzione di Kristian Van der Heyden, Ana Gonzalez, Alex King e Andrea Kurland; Belgio/Spagna/Regno Unito).

In the Presence of Absence (regia di Mona El-Naggar e Cora Engelbrecht, produzione di Neil Collier e Leila Abu-saada; USA).

Le anteprime britanniche

A State of Passion (regia e produzione di Carol Mansour e Muna Khalidi; Libano/Giordania/Regno Unito/Palestina/Kuwait). Racconta la storia di un chirurgo britannico-palestinese testimone delle devastazioni a Gaza.

Coexistance, My Ass! (regia e produzione di Amber Fares e Rachel Leah Jones; USA/Francia). La comica Noam Shuster Eliassi usa l’umorismo come strumento di resistenza per denunciare le difficoltà nella convivenza tra Israele e Palestina.

In prima mondiale sarà presentato Gaza Sound Man (regia di Hosam Abu Dan, produzione di Shada Salhab; Qatar/Palestina). Attraverso paesaggi sonori immersivi racconta la vita in Palestina prima e dopo il 7 ottobre 2023.

Il programma include inoltre Anatomy of a Genocide (regia e produzione di Torstein Grude e Torstein Parelius; Norvegia/Croazia/Svezia). Un documentario che affronta il tema del genocidio, ma in un contesto diverso da quello palestinese.

Il festival si svolgerà dal 18 al 23 giugno.

Fonte: Deadline