È da pochissimo disponibile su Netflix il film esordio alla regia di Anna KendrickWoman of the hour, in cui lei stessa interpreta la protagonista. Il titolo racconta del The dating game a cui partecipò Rodney Alcala, uno dei (si pensa ad oggi) più spietati e attivi serial killer americani. Entrò in attività negli anni ’70 ed è famoso ai contemporanei per la sua crudeltà nell’uccisione delle sue vittime, principalmente donne, che spesso brutalizzava e violentava prima di (solitamente) strangolarle per liberarsi di loro. Ecco qual è la vera storia dietro il film distribuito dal colosso dello streaming: dalla partecipazione di un serial killer al dating game che ha ispirato Woman of the hour alla fuga involontaria di una donna inconsapevole.
Chi era Rodney Alcala
Ebbene Rodney Alcala entrò ed uscì di prigione, e fino al 1980 non fu condannato alla pena di morte per omicidio, che comunque alla fine non lo raggiunse vista la sua morte nel 2021 in prigione all’età di settantasette anni, ed ebbe tutto il tempo di girovagare liberamente e collezionare vittime. Uno dei suoi stratagemmi era diventato, nel periodo in cui lavorò al Los Angeles Times, di affascinare le donne coi suoi scatti, avvicinarle e ucciderle. Si stima che abbia ucciso almeno centotrenta donne, tra cui bambine o poco più che adolescenti. Ma allora cosa può avere a che fare un killer con Woman of the hour, che racconta di un gioco di coppia andato in onda nel 1978?
‘Woman of the hour’: chi era la dona che sfuggì al killer
Qui arriviamo a ‘Dating Game Killer‘: Rodney Alcala compare nel film della KendrickWoman of the hour perché partecipò al gioco. Lo scopo era conquistare la ‘donna del momento’ scontrandosi con altri scapoli, e andar via con lei. La storia ci racconta che la donna che partecipava al gioco nel ruolo della donzella da conquistare, il cui vero nome era Cheryl Bradshaw, si ritrovò all’inizio incuriosita da quest’uomo così strano. Era particolare, in un certo senso la affascinava. E accettò di uscire con lui. Ma lei stessa si rese poi conto che era… un po’ troppo strano.
Fu solo ed esclusivamente il suo istinto a dirle che no, non voleva uscire dal gioco al braccio di quell’individuo. Chiamò la produzione del programma da cui è tratto Woman of the hour e affermò di non voler rispettare gli impegni presi con lui, perché non riusciva a sentirsi tranquilla in sua compagnia. All’improvviso si tirò indietro e soltanto l’anno dopo Rodney Alcala fu accusato dell’omicidio di una dodicenne, che lo portò poi al processo del 1980. A questo punto, fu sempre solo ed esclusivamente il suo istinto a salvare Cheryl Bradshaw da un’orribile, tragica fine.
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