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Film da Vedere

David Fincher: ‘Seven’ e ‘The Game’

Omaggio a David Fincher con Seven (1995) e The Game (1997). Disponibli su Prime Video e Netflix.

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Seven, talvolta reso graficamente come Se7en, è un film del 1995 diretto da David Fincher e interpretato da Brad Pitt, Morgan Freeman e Kevin Spacey.

Sinossi

Un killer astuto e spietato sta uccidendo a raffica, nei modi più raccapriccianti, personaggi scelti con cura. Sulle sue tracce ci sono il giovane e ambizioso Mills, alla prima missione, e l’esperto Somerset, ormai prossimo alla pensione; personalità opposte che mal si tollerano a vicenda. Imparano a “convivere” man mano che la caccia all’assassino si fa più serrata e il mistero comincia a districarsi: il mostro sceglie le vittime e le uccide seguendo i sette peccati capitali (gola, avarizia, accidia, lussuria, superbia, invidia e ira).

Probabilmente il miglior lavoro di Fincher e uno dei pilastri del cinema “nero” anni ’90, Seven è un capolavoro di tensione e suspance, che tiene col fiato sul collo, per tutti e sette i giorni della durata dell’indagine e fino alla triste scoperta dell’ultimo duplice omicidio. Il film col tempo è diventato un vero cult: anche se molte volte rischia l’approccio grottesco alla vicenda, si mantiene su uno schema ben preciso ed ha una struttura a matrioska, con i vari tasselli da sfogliare fino alla risoluzione finale, per quanto dolorosa e inaspettata. La fotografia mantiene il film sui binari dell’oscurità e del buio, dandoci l’impressione che in ogni scena domini l’effetto notte. Giocato per la maggior parte sull’introspezione psicologica e sui parallelismi tra carnefice e uomini di legge, il film si regge complessivamente sulle grandi interpretazioni di Brad Pitt, in uno dei suoi migliori ruoli e di Morgan Freeman, sempre grandioso e sul clima torbido che riesce a ricreare con grande audacia.

The Game – Nessuna regola (The Game) è un film del 1997 diretto da David Fincher, con  Michael Douglas e Sean Penn.

Sinossi

Nicholas Van Horton è un uomo d’affari che riscuote molto successo e che è abituato a tenere sotto controllo ogni aspetto dei suoi investimenti. La sua vita, fin troppo ordinata, cambia improvvisamente corso nel momento in cui suo fratello Conrad, in occasione del suo compleanno, gli organizza una sorpresa, un vero e proprio gioco di ruolo. Appena entrato nel gioco Nicholas si rende conto che i rischi sono altissimi e scopre di essere tenuto sotto controllo, perfino dentro casa, da cospiratori sconosciuti che lo vogliono annientare.

Dopo l’enorme successo tanto di critica quanto di pubblico ottenuto con Seven, David Fincher si tuffa nuovamente negli ambienti oscuri del mistero con un altro film dalla sceneggiatura estremamente densa. Le chiavi di lettura di questo The Game sono più d’una: da un lato lo si potrebbe leggere come un’analisi del personaggio principale, interpretato da Michael Douglas, fatto a pezzettini piccoli piccoli come se lo si volesse osservare scintificamente al microscopio. Dall’altro lato si può invece leggere il film in maniera meno profonda, come un gioco (come suggerisce il titolo) che si confonde con la realtà e costringe continuamente lo spettatore a riconsiderare ciò che ha già veduto sotto una nuova ottica. In entrambi i casi si è di fronte a un film pienamente riuscito. Da rimarcare anche la prova dell’affascinante attrice canadese Deborah Kara Unger, poi praticamente scomparsa dai circuiti che contano.

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