Raccontare e rievocare un evento storico, non è mai cosa facile. Si mette in atto la possibilità, quasi magica, di creare un affresco collettivo che viene dal passato, fatto di voci suoni e parole; e questo non è da tutti. Tra le città italiane che si impegnano nel non dimenticare vicende così lontane nel tempo spicca una città sarda che ha un’antica tradizione legata, tra le altre, alle sue vicende storiche medievali e rinascimentali.
La cittadina di Sanluri, collocata in una bella pianura al centro della Sardegna e roccaforte di controllo del confine del Giudicato di Cagliari con il Giudicato d’Arborea, non ha dimenticato la memoria di un altro tempo, nel quale le scelte di coraggio e talvolta di eroismo dei suoi concittadini venivano a cozzare con la presenza invadente e invasiva dei dominatori dell’isola: gli Aragonesi.
Il racconto di come, nel 1355, si arrivò alla pace di Sanluri, diviene mise en scene nella precedente edizione della grande festa.
Basato su antiche vicende di guerre, trattative, accordi e disaccordi, visti e vissuti dal popolo soggiogato, il lavoro è tratto in parte da un plot di Michela Floris ed è stato trasformato in testo teatrale da Rosalba Piras che firma la regia ed è tra le interpreti dello spettacolo.
Tiziano Polese è il principale protagonista delle vicende e ne è il carismatico narratore. Insieme a lui il cast è composto da venti tra attori professionisti e non, tra cui anche 4 bambini, armigeri della Compagnia d’Armi Medioevali di Sanluri e comparse.
Le vicende, si dipanano in un contraltare di emozioni, suggestioni e divertimento che coinvolgono il pubblico. Ogni singola storia si collega a un’altra, giustapposte come un palinsesto, in una carrellata di fatti ed emozioni, di vicende e battaglie, di vita di semplici cittadini e scontri di nobili personaggi.
Il tutto è intessuto di canti e musiche attuali ed antiche scelte con competenza dalla regista e tratte dalla tradizione popolare sarda. Il canto e i melismi vocali sono insiti nella tradizione dell’isola e ne vediamo qui un interessante esempio. Una grande festa da vivere in maniera diretta e partecipata, dagli interpreti ma anche dal pubblico e condotta in maniera magistrale dall’associazione Abaco, di Monserrato, che ha al suo attivo centinaia di eventi e manifestazioni teatrali, musicali e didattiche svolte in tutto il territorio e che si caratterizzano per la qualità e la godibilità.
Il racconto del famoso Trattato di Pace di Sanluri, tra gli Aragonesi e gli Arborensi (1355) come è raccontato da questa compagnia teatrale, non sembra una storia del passato, ma una realtà sempre presente e viva, tanto lo è l’eterna lotta tra popolo e potenti, tra oppressi e oppressori. A Sanluri si vivono questi momenti che diventano archetipo di tante vicende della Sardegna e del mondo. Nella rappresentazione vediamo le dinamiche politiche degli uomini e delle loro idee; storie di lotta, di carestie e di guerra nelle quali anche le donne e talvolta i bambini diventano protagonisti.
Similmente accade anche nel contesto della Battaglia, la famosa Sa Battalla del 1409, rievocata, con scadenza biennale, dal Comune di Sanluri, in cui si rappresenta la dolorosa sconfitta dell’esercito sardo del Giudicato di Arborea contro Martino il Giovane, re di Sicilia e Infante di Aragona e la fine della casata d’Arborea, suggellando il dominio spagnolo che persisterà’ in Sardegna fino a tutto il XVIII secolo. Ma il popolo non dimentica e queste storie sono vissute, ricordate e rievocatene nel territorio da molti anni.
In questa ultima edizione della festa cittadina, che si realizzerà dal 30 giugno al 2 luglio 2017, Rosalba Piras curerà una regia per la compagnia Su Spassiu di Sanluri in collaborazione con Abaco Teatro di Monserrato (Cagliari).
Il 30 giugno debutterà infatti la messa in scena de “La Bella di Sanluri”, un mito e una donna coraggiosa, che, secondo la leggenda, armata solo della sua passione e del suo erotismo, sedusse il principe Martino re d’Aragona, portandolo alla morte in circostanze misteriose.
Un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di vicende antiche e di teatro che si trovano in Sardegna e non solo. Inoltre con l’aiuto di questa nuova e bella rappresentazione, con un’eroina al femminile, tutti potremo essere in prima fila per ricordare il valore delle donne di tutti i tempi, oltre a rivivere le storie e soprattutto il sapore di un’epoca.
Dal 30 giugno al 2 luglio 2017. Sanluri. Provincia Sud Sardegna