Dopo L’Ulisse di James Joyce secondo Carmelo Bene non avrebbe avuto più senso scrivere libri, ci si sarebbe dovuti limitare a tornare alla lettura dei classici. “L’Ulisse – continua Bene, intervistato da Antonio De Benedetti – è il libro della storia umana”. Le parole in libertà non mediate dal concetto – il pensiero flusso che disgrega ogni forma di organizzazione del discorso – nella loro immediatezza (l’essere sempre in atto, un gesto slegato dalla volontà), svincolano una selva di significanti che contestano senza sosta la prosopopea del significato, e Joyce, dunque, si rivela, in tal senso, la più alta espressione mai raggiunta nella letteratura.
Il film di Pat Murphy non affronta direttamente, dimostrando intelligenza e misura, la figura monumentale dello scrittore irlandese, ma passa attraverso la compagna della sua vita, Nora Barnacle, una donna emancipata, intelligente, sensuale, che, sebbene non colta, seppe legare a sé, per tutta la vita, l’inarrivabile autore. Nora (siamo nei primi anni del Novecento) era disinibita, aveva avuto, prima di incontrare lo scrittore, diversi amanti, e la pellicola, ispirata proprio alla biografia della donna, scritta da Brenda Maddox (Nora: The Real Life of Molly Bloom), si concentra sul rapporto tormentato dei due, dato che con il passare del tempo la schizofrenia di Joyce peggiorò così come la sua insopprimibile gelosia, quantunque non esistessero ragioni reali che la sostenessero. Assistiamo al primo, fatidico incontro, che prende subito una piega smaccatamente carnale; l’accesa passione non cessò neanche col passare degli anni, tant’è che esiste un carteggio (‘Dirty Letters’) che documenta quanto Joyce fosse sessualmente attratto dalla compagna, e il linguaggio osceno utilizzato ne è la dimostrazione. James e Nora nel 1904 fuggono dall’ambiente opprimente di Dublino e si dirigono a Zurigo, dove lo scrittore era riuscito a ottenere un posto come insegnante alla Berlitz School, attraverso delle conoscenze, ma una volta lì scopre di essere stato truffato e viene dirottato a Trieste. La gran parte del film è girata proprio nella città adriatica, in cui Nora mette alla luce gli unici due figli della coppia (il terzo muore in seguito ad un aborto), e seguiamo, attraverso il riflesso degli occhi della donna, le varie vicende che segnarono il lungo soggiorno. Joyce era ancora ben lontano dal divenire il grandissimo autore che tutti conosciamo (almeno per la fama – divertente, in tal senso, lo sbeffeggio di Carmelo Bene all’intellighenzia italiana degli anni ’60: tutti possedevano nelle proprie librerie l’Ulisse, ma nessuno l’aveva letto).
Nonostante la comprensibile fatica per stare dietro a una mente eccelsa e difficile come quella di James Joyce, Nora riuscì nel titanico tentativo di superare ogni avversità, e a nulla valsero le frequenti separazioni, che non intaccarono nel profondo la solidità del legame. Nessuno, all’inizio, avrebbe scommesso su una relazione all’apparenza strampalata, ma la dedizione di Nora, che molto sostenne il compagno anche e soprattutto in riferimento all’attività di letterato, fece la differenza, giungendo, alla fine, ad agevolare la realizzazione di opere decisive, quali, nella fattispecie, quella straordinaria raccolta di racconti, Gente di Dublino, pubblicata nel 1914.
Il film si conclude sul portile di Trieste, dove, sotto un cielo rosso colorato da un sincero sole tramontante, scorgiamo i due amanti incedere a braccetto, uniti da un amore che nessun evento, nemmeno il più tragico, riuscì a scalfire. Nora di Pat Murphy è certamente da vedere, in quanto risponde perfettamente a una importantissima funzione del Cinema, ovvero quella di drammatizzare una storia, un fatto, per attrarre l’attenzione di un gran numero di persone, e indurre al necessario e successivo approfondimento (nella fattispecie, togliere la patina di polvere accumulata sul corposo volume dell’Ulisse, tenuto tenacemente in bella vista nelle nostre librerie, e cominciare, magari con un po’ di timore misto a viva curiosità, a risfogliarlo).
Pubblicato da Mustang Entertainment e distribuito da CG Entertainment, Nora è disponibile in dvd, in formato 16/9 con audio in italiano.
Luca Biscontini
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