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Film da Vedere

Biutiful

Biutiful è un film del 2010 diretto da Alejandro González Iñárritu. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2010

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Biutiful è un film del 2010 diretto da Alejandro González Iñárritu. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2010 dove il protagonista Javier Bardem è stato premiato per la sua interpretazione. È stato nominato ai premi Oscar 2011 nella categoria miglior film straniero e miglior attore protagonista. Dopo Amores perros, 21 grammi e Babel questo è il primo film diretto da González Iñárritu la cui sceneggiatura non porta la firma di Guillermo Arriaga.

La verità è che Biutiful è una di quelle pellicole che ti restano addosso per giorni, al di là di pregi e difetti. Prima di tutto, però, una considerazione: questa volta il talentuoso regista messicanoAlejandro Gonzalez Inarritu, autore dei capolavori Amores Perros, 21 Gramos e Babel, si è separato dallo sceneggiatore di sempre Alejandro Arriaga, e questo si nota. Non solo per la mancanza dei continui flashback che avevano caratterizzato i lavori precedenti, ma, soprattutto, per una certa forzatura drammaturgica che pesa un po’ su tutto il nuovo film, valso allo straordinario Javier Bardem il premio come miglior attore a Cannes, ex aequo con Elio Germano.

La storia lo vede protagonista assoluto nelle vesti di Uxbal, un barcellonese atipico, di quelli che non siamo abituati a vedere da turisti, che vive nel quartiere Santa Coloma, sorta di ghetto per immigrati dove solo una minoranza degli abitanti è originario del posto. Uxbal, padre attento di due bambini, lavora con loro, popolazione emarginata di cui il film riesce a estrapolare tutta l’umanità, coordinando le bande di africani che vendono merce per strada, fornendo manodopera di cinesi, e – grazie al dono speciale di parlare con i morti – facendosi pagare come medium.

Dentro e fuori la sua casa, fatiscente, cupa, piena di strazio, non ci sono spiragli di luce: la moglie Marambra (Maricel Alvarez), madre inaffidabile, soffre della sindrome bipolare, e i due non fanno che ferirsi a vicenda; il lavoro, per le strade di una Barcellona sconosciuta e asfissiante, lontana anni luce dalla versione bohemienne che conosciamo, è un viaggio continuo dentro storie terribili di dolore, di sopravvivenza quotidiana, senza speranza. In questo quadro disperante arriva la notizia della malattia: Uxbal ha il cancro e dovrà morire a breve, lasciando gli adorati figli a un destino ignoto sotto la protezione di Igè (Diaryatou Daff), moglie di un suo collaboratore.

Più che descrivere la trama (dove non si fa che aggiungere dolore al dolore, in una spirale a volte poco credibile e creata quasi con compiacimento), va piuttosto raccontato il personaggio costruito sul protagonista e l’estetica – che non lascia certo indifferenti – del film. Uxbal è a metà tra bene e male. Ama profondamente i figli ma la sua famiglia è in frantumi, sfrutta il lavoro degli immigrati mentre cerca di aiutarli, alla sua fisicità così prorompente si contrappone la forte spiritualità, un perenne dialogo con la morte che aleggia su tutta la pellicola. Tutto intorno è tetro, non c’è riscatto, né rivalsa. La prestazione da attore è encomiabile, lo spagnolo dà ulteriore prova della sua capacità di riuscire a calarsi nei panni dei personaggi che interpreta fino a fondersi con essi. Performance che però gli è costata – come Bardem stesso ha ammesso – una fatica psicologica notevole. La stessa che probabilmente si prova a seguire le due ore e mezzo di Biutiful, nonostante la qualità tecnica e il valore estetico.

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Biutiful

  • Anno: 2010
  • Durata: 138'
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Alejandro González Iñárritu
  • Data di uscita: 04-February-2011