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Eventi

Presentazione del volume Io sono il pallone Sabato 30 Luglio all’Isola del Cinema

Angelo Benedetto Sormani è un signore di una certa età, distinto, serio, pacato, con un sorriso sornione che appare sul suo viso quando meno te lo aspetti. Per chi non lo conosce, un uomo come tanti. Angelo Sormani è stato un calciatore, un calciatore d’altri tempi, però, quando il calcio era uno sport vero, genuino, non un bussiness

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ANGELO BENEDETTO SORMANI
Nato a Jau, in Brasile (1939), ha dedicato tutta la sua vita al calcio. Dopo l’esordio nel 1957 nel “XV de Novembro” della sua Jau, arriva al Santos l’anno successivo, nella squadra del grande Pelè con cui rimane per due anni, si trasferisce poi in Italia ottendo grandi successi e riconoscimenti, conclude la sua carriera nel Vicenza. Nel 1976 allena per cinque anni il settore giovanile nel Napoli, dall’85 all’89 è allenatore in seconda nella Roma e nel ’90 allenatore del Catania. Attualmente vive a Roma, è commentatore sportivo per diverse rubriche televisive e testate giornalistiche

MARTINA BONICHI
Nata a Roma nel 1978, ha studiato all’Università di Roma “La Sapienza”, laureandosi in Storia e critica del cinema. Dopo la specializzazione e la realizzazione di due cortometraggi sperimentali, Non lo so (2006) e Pronto (2008), collabora con diverse riviste cinematografiche. Nel 2012 pubblica The End. La solitudine dello spettatore (CinemaSud), un saggio di cinema con introduzione di Carlo Lizzani.

Note Editore:
Angelo Benedetto Sormani è un signore di una certa età, distinto, serio, pacato, con un sorriso sornione che appare sul suo viso quando meno te lo aspetti. Per chi non lo conosce, un uomo come tanti. Angelo Sormani è stato un calciatore, un calciatore d’altri tempi, però, quando il calcio era uno sport vero, genuino, non un bussiness che fagocita soldi, persone, storie pubbliche e private, regalando successi effimeri e cogenti fallimenti. Angelo Sormani è nato in Brasile, da genitori di origini italiane, e prima ancora di imparare a camminare si è innamorato del pallone. Da quel momento tutta la sua vita è stata segnata da questo amore e dalla gioia di poterne fare, con successo, la sua professione. Dai primi anni nel Santos, in campo insieme a Pelé, all’arrivo in Italia, nel Mantova, al passaggio alla Roma per la cifra, allora strabiliante, di mezzo miliardo, e poi al Milan (1965-1970) con cui vince la Coppa Italia, lo Scudetto, la Coppa delle Coppe, la Coppa dei Campioni e quella Intercontinentale, fino ai suoi giorni da allenatore, Angelo non ha mai pensato di poter far altro nella vita, e ha portato nel rettagolo di gioco il suo entusiasmo, la sua correttezza, le sue capacità tecniche ma soprattutto la sua grande umanità. In queste pagine, a colloquio con Martina Bonichi, racconta per la prima volta la sua storia, fuori e dentro il campo di calcio, l’amore per la sua Julieta, i figli, il rapporto con i colleghi, con gli allenatori, con il pubblico, momenti intimi e pubblici. Una biografia straordinaria che ripercorre, tappa dopo tappa, la vita di un uomo che ha vissuto intensamente e con profonda passione il suo calcio e che, senza alcuna boria, oggi ancora afferma: Io sono il pallone!

 Prefazione di Darwin Pastorin:
“Angelo è un hombre vertical, una persona che ha sempre avuto la testa alta e la schiena dritta. Lo considero un mio fratello maggiore. Questo libro, scritto con bravura e affetto, testimonia il valore di un campione, dentro e fuori il rettangolo di gioco, dentro e fuori la meraviglia del prato verde.”

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