Sessomatto è un film a episodi del 1973 diretto da Dino Risi, con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli.
Il film, i cui protagonisti sono Giancarlo Giannini e Laura Antonelli, è composto da una serie di episodi che hanno al centro il tema del sesso “bizzarro”. Nella pellicola, sia Giannini che la Antonelli si cimentano camaleonticamente nell’interpretazione dei personaggi più disparati, dagli sposini romagnoli ai borgatari romani, dal menage cliente-prostituta, a quello donatore di seme-suora svedese. In particolare Giannini dimostra, anche grazie al trucco, il particolare lato grottesco dei suoi ritratti (soprattutto nell’episodio Non è mai troppo tardi dove interpreta addirittura un gerontofilo che insidia l’ottuagenaria Paola Borboni). Nel penultimo episodio del film, Un amore difficile, curiosamente Laura Antonelli non compare al fianco di Giannini, sostituita da Alberto Lionello nella parte di un travestito pugliese emigrato a Milano. Nell’episodio La vendetta, al contrario, Laura Antonelli è assoluta protagonista, comparendo Giancarlo Giannini solamente nella parte del defunto marito in una foto sulla tomba.
Signora, sono le otto: un cameriere sveglia la padrona di casa facendo l’amore con lei.
Due cuori e una baracca: due coniugi baraccati sospettano di tradirsi a vicenda e perciò, ogni volta che lui torna a casa, si picchiano. Poi si riappacificano facendo l’amore e parlando di quello che lei preparerà a pranzo il giorno dopo.
Non è mai troppo tardi: un avvocato sposato con una donna giovane e bella, ha in realtà una passione gerontofila per le donne che superano i settant’anni e ne concupisce una in particolare, Esperia. Dopo un serrato corteggiamento riesce a conquistarla e a fare l’amore con lei, tradendo quindi la giovane moglie con una settantenne. L’uomo però tradirà anche Esperia con sua madre, novantenne.
Viaggio di nozze: due sposini vanno in viaggio di nozze a Venezia ma non riescono a “consumare” a causa di lui. La moglie scoprirà che il marito riesce solo sui mezzi di trasporto e così lo faranno per la prima volta nell’ascensore del loro condominio.
Torna piccina mia: un uomo, la cui moglie l’ha lasciato per un altro, chiede a una giovane e bella prostituta di travestirsi come lei, grassa e poco avvenente, per tentare di ricreare in qualche modo la donna di cui è ancora tanto innamorato.
Lavoratore italiano all’estero: un italiano emigrato in Danimarca, lavora come donatore di seme. Quel giorno si masturba pensando alla bella suora dell’ospedale. L’episodio è recitato in danese, senza sottotitoli.
La vendetta: una vedova siciliana di Collesano, il cui marito è stato ucciso per mano mafiosa, sposa e uccide con una notte di sesso il boss mafioso che aveva ordinato di ammazzarle il marito. Il cuore del boss, che soffre pure d’asma, non abituato a reggere tanto “amore”, crolla e così lei riesce a vendicare l’omicidio del marito.
Un amore difficile: Saturnino è un giovane pugliese appena giunto a Milano in cerca di fortuna, dove crede di potere contare sul fratello Cosimo che da diversi anni si è stabilito nel capoluogo lombardo. Arrivato a casa del fratello, la cognata gli comunica che è da tempo irreperibile. Prima di tornare al paese, Saturnino entra in una balera popolare, dove conosce Gilda, un’affascinante signora milanese della quale s’innamora, subito ricambiato. Il rapporto si dimostrerà piuttosto burrascoso e ha una prima battuta d’arresto quando Saturnino si accorge che Gilda è una prostituta di professione. Appena il tempo di riappacificarsi e la coppia soffre una nuova rottura quando Nino scopre che Gilda non è una donna, ma un travestito. Anche questo scoglio viene superato, ma la faccenda si complica pesantemente, allorché i due finalmente capiscono di essere i fratelli Cosimo e Saturnino.
L’ospite: la bella moglie di un industriale tenta di sedurre un ospite invitato a cena. Alla fine, il marito della donna caccia via l’ospite e ringrazia la moglie per avere fatto bene il suo lavoro. Ormai eccitato dalla donna, l’ospite si congeda lanciandosi addosso alla cameriera
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