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I film e le serie LGBTQ+ del 2025

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In un momento storico in cui la DEI è sotto attacco, le storie queer sono diventate più importanti che mai. È proprio in questo contesto che prende forma la classifica di IndieWire, l’appuntamento editoriale che ogni anno seleziona i film, le serie TV e i documentari LGBTQ+ più significativi della stagione. Nel 2025, la comunità LGBTQ+ negli Stati Uniti ha affrontato un’ennesima ondata di attacchi diretti ai diritti umani e alle tutele legali, mentre sul piano culturale le stesse identità continuavano a essere celebrate sui palcoscenici pop più influenti al mondo.

Questo contrasto ha reso la rappresentazione LGBTQ+ sullo schermo meno celebrativa e più urgente. Anche senza dati definitivi, è evidente come nel corso dell’anno la visibilità sia diventata più prudente: meno campagne Pride, cancellazioni di serie queer molto amate, backlash contro autori trans e non binari, divieti editoriali e polemiche ricorrenti sulle drag queen. Ed è proprio per questo che la selezione di IndieWire assume un valore ancora più centrale, fotografando dove il cinema e la TV hanno scelto di rischiare.

Film e Serie LGBTQ+ del 2025

Cinema: desiderio, identità, vulnerabilità

Blue Moon di Richard Linklater offre uno dei ritratti più complessi dell’anno. Ethan Hawke interpreta il paroliere Lorenzo Hart come una figura fragile, brillante e profondamente contraddittoria. Ambientato quasi interamente durante l’afterparty della prima di Oklahoma!, il film osserva Hart mentre riflette sul proprio declino, parla male di chiunque e tenta di avvicinarsi a una giovane donna fingendosi il suo migliore amico gay. Empatico ma mai indulgente, Blue Moon trasforma Hart in uno dei personaggi più frustranti e affascinanti del cinema 2025.

Con Castration Movie II, Louise Weard consolida uno dei progetti queer più radicali del decennio. Tra mumblecore, autoritratto e sperimentazione DIY, il film intreccia amicizia trans, intimità e angoscia esistenziale in un’opera viva, scomoda e impossibile da addomesticare.

Il documentario Come See Me in the Good Light di Ryan White emerge come una delle opere LGBTQ+ più essenziali dell’anno, raccontando la vita e l’eredità della poetessa Andrea Gibson e offrendo alla moglie Megan Falley uno spazio intimo per riflettere sull’amore, sulla perdita e sulla resilienza artistica.

Drammi d’autore e riscritture queer

Hedda di Nia DaCosta indossa i panni di un raffinato period drama, ma la sua queerness è strutturale. Tessa Thompson offre una protagonista magnetica, mentre il rapporto con il personaggio interpretato da Nina Hoss sprigiona una chimica che ridefinisce il senso stesso di desiderio represso.

Con The Long Walk, Francis Lawrence costruisce una narrazione in cui l’intimità queer diventa gesto politico, mettendo al centro legami e solidarietà sotto pressione.

Thriller, noir e ossessioni

Lurker di Alex Russell si distingue come uno dei thriller omoerotici più riusciti degli ultimi anni, grazie alla tensione ambigua tra Théodore Pellerin e Archie Madekwe.

Misericordia di Alain Guiraudie è un noir queer ironico e perverso che osserva il desiderio maschile con lucidità e humour nero, confermando il regista come una delle voci più libere del cinema contemporaneo.

Intimità, corpi e relazioni

Sauna di Mathias Broe esplora una relazione tra un uomo gay e un uomo trans con delicatezza e onestà emotiva, evitando stereotipi e scorciatoie narrative.

Twinless di James Sweeney costruisce uno dei personaggi queer più disturbanti e riconoscibili dell’anno, mettendo in scena il lato oscuro dell’autocommiserazione e del bisogno di appartenenza.

Con Viet and Nam, Trương Minh Quý fonde erotismo, memoria storica e trauma bellico in una storia d’amore maschile di rara potenza visiva.

 

Serie TV LGBTQ+: centralità queer senza compromessi

Heated Rivalry ha conquistato il pubblico non solo per la sua carica erotica, ma per il modo diretto con cui racconta l’amore queer nel mondo dello sport professionistico.

Pluribus offre uno dei personaggi lesbici più complessi della televisione recente, mentre Overcompensating rilegge il coming of age queer con ironia, autoconsapevolezza e una forte impronta generazionale.

The Hunting Wives utilizza il thriller politico per smascherare una rete lesbica segreta nel cuore dell’America conservatrice.

Animazione, horror e cultura pop

The Summer Hikaru Died utilizza l’horror come metafora della repressione queer e del terrore dell’invisibilità.

Women Wearing Shoulder Pads è una delle sorprese animate più camp e bizzarre dell’anno, capace di fondere estetica pop e sovversione di genere.

Alla diciassettesima stagione, RuPaul’s Drag Race continua infine a dimostrare che la gioia queer non è un’eccezione, ma lo spettacolo principale.

L’importanza dei Film e delle Serie LGBT del 2025

La classifica di IndieWire sui migliori film e serie TV LGBTQ+ del 2025 conferma come, nonostante un contesto sempre più ostile, la creatività queer continui a essere uno dei motori più vitali del racconto audiovisivo contemporaneo. Tra esitazioni industriali e slanci autoriali, queste opere dimostrano che la queerness non è solo identità, ma una prospettiva essenziale per interpretare il presente.

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