Dal 14 novembre su AppleTv, Come See Me in the Good Light è un documentario sul potere dell’amore e sull’importanza del saper sfruttare ogni singolo istante. Diretto da Ryan White, anche produttore insieme a Jessica Hargrave, Tig Notaro e Stef Willen, il progetto Apple Original racconta una storia vera e toccante, abitata di coraggio, rispetto, speranza. È la storia di Andrea Gibson e Megan Falley, autrici di poesia, anime gemelle e vittime dei tragici casi della vita.
Come See Me in the Good Light
Andrea Gibson e Megan Falley condividono uno di quelli amori di cui si legge solo nei libri. Un amore capace di superare qualsiasi confine e ostacolo, che travolge, sconvolge e avvolge. Ma prima del sentimento, a unirle è stata la poesia. Entrambe autrici di opere dentro il quale mettere (a nudo) le rispettive anime, Andrea e Megan hanno intrapreso un cammino non semplice, ma necessario. Dopo il primo incontro, è stato facile riconoscere l’una nell’altra qualcosa di prezioso e importante, che doveva essere protetto e fatto crescere. Ed è così che la loro storia d’amore ha preso il via, gradualmente ma sempre più appassionatamente. Tra parole e cagnolini che riempiono le giornate, le due donne sono cresciute e cambiate insieme.

La diagnosi di cancro piomba come un fulmine a ciel sereno. E spezza ogni certezza, prospettiva, briciolo di serenità. Andrea comincia a sottoporsi ai trattamenti, indebolendosi sempre di più, ma senza mai perdere il suo incredibile modo d’essere. Combattivo, ironico, ottimista. Megan le resta al fianco, sostenendola nel corpo e nello spirito, all’insegna di un amore oltre le convenzioni. La loro storia non è ancora stata scritta per intero.
Un amore che non può essere spezzato
Come See Me in the Good Light ha conquistato il Sundance Film Festival e numerose altre manifestazioni, grazie alla sua straordinaria carica di emozioni. La storia al centro del racconto scava un solco profondo in chi la ascolta e ne ha un piccolo assaggio. Sbirciando nella vita di Andrea Gibson e Megan Falley, si ha la sensazione di conoscerle e, inevitabilmente, di condividerne il dolore. Il nostro sguardo arriva a coincidere con quello della macchina da presa, facendosi sempre più “invadente” e avvicinandosi man mano ai loro volti, ai gesti, all’anima. Le loro risate scaldano, le lacrime distruggono, nella consapevolezza dell’inesorabilitá di una diagnosi
Eppure, dietro la paura, la tristezza, la sofferenza, si celano tantissime altre sfumature che hanno a che fare con l’esistenza nella sua massima espressione. Andrea e Megan affrontano tutto ciò che capita loro con un’energia stupefacente ed encomiabile. Se l’unica soluzione per restare insieme e portare avanti il loro progetto di vita è lottare, così sia. In fondo, ne hanno passate tante, anche prima di conoscersi e unire le forze.

Come See Me in the Good Light diviene lo specchio di questo sodalizio speciale, raro, magico. Più di una relazione amorosa, di un’amicizia indissolubile, di un affetto incondizionato: il loro legame somiglia a un vero e proprio incontro di anime complementari, più che gemelle, che niente e nessuno può spezzare. Neanche la morte.
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