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‘The Visitors’ – Quando l’horror low budget diventa solo un errore

The Visitors è il nuovo home invasion lanciato da Prime Video: una famiglia felice, due strani visitatori, una casa sperduta nelle campagne del Midwest. Cosa accadrà?

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Nel vasto, sterminato e sempre più inflazionato catalogo dell’horror on demand, The Visitors, diretto dalla coppia Jeremy Michael Hull e Rae Claire Hull e distribuito da Prime Video, si presenta come l’ennesima variazione sul tema dell’home invasion soprannaturale. È un film che arriva già stanco, già visto, già logoro, come se portasse sulle spalle tutto il peso delle sue stesse ispirazioni: The Strangers, You’re Next e innumerevoli altri.
Ma a differenza dei modelli che tenta timidamente di evocare, The Visitors non sembra mai realmente esistere. È una presenza evanescente, un prodotto fatto di buio, leggerezza concettuale e un monotono senso di déjà vu.

La trama è quella che ci si aspetta dal più convenzionale degli horror domestici: una famiglia riceve una visita notturna da parte di una giovane coppia. All’inizio sembrano solo due sconosciuti inquietanti; poi, inevitabilmente, si rivelano per ciò che sono davvero: lei una sorta di demone assetata di sangue, lui il suo accompagnatore. E così la casa — luogo per eccellenza della sicurezza e del legame familiare — diventa ancora una volta la scenografia di un’agonia annunciata.
Non che ci sia qualcosa di male, in sé, nel ripetere un canone. Ma The Visitors non lo abita: ci inciampa dentro, cadendo rovinosamente su sé stesso.

Il buio come scusa, non come linguaggio

Il primo problema evidente è la fotografia. L’intero film è avvolto da un buio stanco, piatto, completamente privo di modulazione. Non un buio espressivo, alla The Witch, né un’oscurità che suggerisce minaccia, come accade nel miglior horror psicologico. Qui l’oscurità sembra semplicemente economica.
Sembra l’effetto collaterale di una color correction inesistente, di un budget risicato e di un set illuminato alla meno peggio.

Il risultato è un’immagine costantemente gelida, asettica, priva di vita. Un nero digitale che inghiotte tutto: volti, ambienti, dettagli narrativi.
E quando l’immagine fallisce, fallisce anche l’atmosfera. Il piattume contamina inevitabilmente anche il ritmo della pellicola, che procede estremamente a rilento, risultando solo un insopportabile succedersi di ombre, eccessivamente lungo.

Il film, dunque, tenta disperatamente di essere opprimente, notturno, inquieto, ma in fin dei conti risulta solo poco visibile.

The Visitors: un coro stonato

Secondo grande problema: gli attori.
Non c’è un solo interprete — non uno — che riesca a sostenere una scena con credibilità.
Tutto suona posticcio, teatrale nel senso peggiore del termine, come se ogni battuta fosse stata memorizzata dieci minuti prima e ripetuta senza alcuna intenzione emotiva. La giovane demone è una caricatura involontaria; il suo accompagnatore, più che inquietare, sembra bloccato in un’unica espressione, e il risultato strappa più sorrisi del previsto. La famiglia vittima dell’invasione, poi, è talmente poco definita da generare più distanza che empatia: la madre, fanatica religiosa, sembra lo stereotipo dello stereotipo; il padre è una figura piatta e ingenua; la “figlia adolescente” appare come un ruolo scritto e interpretato senza alcun riferimento realistico alla sua età narrativa. Quanto alla bambina, per ovvi motivi non vale la pena infierire: ma anche lì, la direzione degli attori non aiuta.
Seppur si tratti di un’opera prima, non si parla di inesperienza giovanile, ma proprio di mancanza di direzione attoriale. Nessuno sembra sapere perché sia lì, che cosa provi il personaggio, come reagisca all’orrore. E un horror senza reazioni credibili è un film senza cuore.

Un trash che non riesce nemmeno ad abbracciare il trash

C’è una forma di “trash buono” — quello involontariamente comico, esagerato, eccessivo, che almeno diverte. The Visitors non appartiene a quella categoria. È un trash depresso, svogliato, incapace persino di abbandonarsi al proprio destino. Non diverte, non spaventa, non intrattiene: galleggia.

Persino gli effetti orrorifici risultano fatti con la mano tremante: un demone che dovrebbe inquietare e invece sembra uscito da un tutorial di make-up su YouTube; scene di tensione che non spaventerebbero nemmeno se inserite in un film di Topolino; un finale che vorrebbe essere disturbante e invece scivola via senza lasciare traccia.

Il film si percepisce come un compito scolastico: corretto nella forma più superficiale, ma completamente privo di intuizione artistica.

The Visitors: una storia che abbiamo già visto mille volte — e mille volte meglio

L’home invasion paranormale è uno dei sottogeneri più fertili dell’horror contemporaneo. Ma proprio per questo richiede energia, idee, ritmo.
The Visitors non tenta alcuna variazione. Non analizza la famiglia, non costruisce tensione psicologica, non gioca con lo spazio.
Ogni scena sembra prolungata di cinque secondi di troppo, ogni momento di pausa è un vuoto non narrativo ma semplicemente vuoto.

Il demone arriva. La famiglia urla. La casa diventa un labirinto oscuro.
Fine del discorso.

Laddove film come The Conjuring o Hereditary utilizzano la casa come organismo vivo, The Visitors la utilizza come un contenitore opaco, privo di logica interna, privo di qualsiasi relazione tra ambiente e trauma.

The Visitors – l’orrore dell’insignificanza

Ciò che resta, alla fine, è la sensazione più temibile che un horror possa generare:
non paura, non disgusto, non adrenalina.
Ma indifferenza.

The Visitors è un film che non lascia nulla.
Non racconta nulla.
Non tenta nulla.
È un prodotto che esiste soltanto perché l’algoritmo lo richiede, non perché qualcuno aveva qualcosa da dire — o da mostrare.

In un panorama horror sovraffollato, dove anche le opere più modeste trovano almeno un’identità estetica o un’idea centrale su cui poggiarsi, questo film non sceglie nulla.
Non osa. Anzi, fallisce e fallisce e fallisce.
Inutile dire che non sbaglia nemmeno con grazia.

È semplicemente un film spento.
E a volte, per un horror, non c’è morte più triste.

The Visitors

  • Anno: 2025
  • Durata: 106 '
  • Distribuzione: Amazon Prime Video
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Jeremy Michael Hull, Rae Claire Hull
  • Data di uscita: 17-October-2025