Presentato nella sezione Zibaldone della 43esima edizione del Torino Film Festival, En guerre diretto da Stéphane Brizé è un film potentissimo che indaga le dinamiche delle lotte operaie della fabbrica Perrin. Alla guida dei lavoratori c’è Laurent Amédéo, magistralmente interpretato da Vincent Lindon.
Nello stabilimento di Perrin più di mille operai stanno per perdere il posto di lavoro a causa della chiusura improvvisa della fabbrica. Laurent, scosso dal trattamento scorretto dei vertici dell’azienda, organizza il sindacato degli operai e li guida in una battaglia durissima. Scioperi, assemblee, manifestazioni e negoziati diventano la loro quotidianità per due mesi. Da un lato gli operai, stanchi e incompresi, dall’altro lato i dirigenti protetti dalle logiche del profitto. Brizé mostra tutto della lotta: la speranza, le tensioni, le divergenze interne e la rabbia crescente. Un’escalation emotiva che culmina in un epilogo devastante, specchio fedele della frustrazione di una classe lavoratrice tradita. En guerre è un film che mette a nudo la condizione operaia attuale, mostrando senza filtri la violenza silenziosa delle decisioni aziendali e il peso umano nascosto dietro a ogni numero.
En Guerre diretto da Stéphane Brizé. L’immagine è stata concessa dall’Ufficio Stampa del Torino Film Festival
Reportage documentaristico
La regia di Stéphane Brizé si avvicina moltissimo al linguaggio del reportage documentaristico. La macchina da presa è sempre in movimento, come un corpo in mezzo alla folla, e segue gli operai con un realismo fisico. Ogni assemblea è un campo di battaglia in cui ogni passo è importante e ogni parola è cruciale. Durante le manifestazioni Brizé elimina il sonoro naturale, lasciando solo un rumore disturbante che simboleggia la necessità dei manifestanti di farsi sentire, di disturbare l’ordine, di esistere davanti agli occhi di chi li ignora. È una scelta stilistica che amplifica il senso di urgenza e l’esasperazione di chi lotta per i propri diritti.
Il cinema politico allo stato puro
La recitazione di Vincent Lindon è di un’intensità rara, in cui emergono rabbia, fragilità, determinazione e stanchezza. Accanto a lui, una grande presenza di attori non professionisti, così autentici da garantire un impatto emotivo straordinario. Brizé non abbellisce nulla: filma la sconfitta, la fatica e la frustrazione di chi lotta e di chi progressivamente perde la speranza. Ciò che restituisce è un ritratto umano potentissimo dei lavoratori francesi, i cui problemi sono condivisi in tutto il mondo. Oggi, in un’epoca in cui i diritti degli operai vengono calpestati senza pietà e le diseguaglianze si fanno sempre più evidenti, En guerre è un’opera necessaria e urgente, capace di trasformare il cinema in un atto politico.