Connect with us

Linea d'Ombra Film Festival

‘On The Edge’ di Guérin van de Vorst e Sophie Muselle

Tra i corridoi dell'ospedale psichiatrico l'empatia lascia il posto a rigide regole di protezione per pazienti e dipendenti.

Pubblicato

il

On the edge di Sophie Muselle et Guerin Van Der Vorst

Venerdì 8 novembre proietteranno On The Edge (Au bord du monde il titolo originale)  il film di Guérin van de Vorst e Sophie Muselle al Festival Linea d’Ombra a Salerno, quest’anno alla sua 30esima edizione con un programma ricchissimo. Attraverso la vicenda di Alexia On The Edge porta attenzione a temi delicati ed attuali, come gli equilibri da mantenere all’interno di una critica psichiatrica. Il film racconta anche come l’ingresso nella vita adulta ci ponga su un confine tra la realtà e i nostri ideali e di come sia difficile restarne in bilico. Il film ha già ottenuto un premio alla 39esima edizione del Festival International de Cine de Mar De La Plata

La trama di ‘On The Edge’

Alexia (Mara Taquin), venticinque anni, viene assunta come tirocinante in un ospedale psichiatrico. A farle da guida Joëlle (Nathalie Richard), capo infermiera che la avverte di tenere la giusta distanza con i pazienti. Lei, però, è particolarmente toccata dalla rabbia di Mila (Sacha Deprez),, la giovane di origine ceche, che è in cura nell’ospedale ma ritiene di essere trattenuta lì senza ragione. Alexia prova a lenire il suo dolore e a offrirsi come risposta al disagio della ragazza, senza tuttavia sciogliere i nodi di una vita borderline.

(fonte: Linea D’Ombra)

La recensione di ‘On The Edge’

Guérin van de Vorst e Sophie Muselle ci portano “nel cuore” di una clinica psichiatrica così da analizzare problemi e gerarchie dall’interno.  Il conflitto principale del film nasce dal fatto che Alexia, spinta dall’empatia, decide di ignorare il consiglio della sua collega più esperta, Joëlle (che raccomanda di mantenere le distanze), e cerca un approccio più umano e di contatto con Mila, sperando di aiutarla a uscirne. Alexia è il nostro focus all’interno del film: la vicenda comincia con il suo arrivo, in ritardo, nella clinica. Spesso la macchina da presa segue i suoi movimenti in lunghi e profondi piani sequenza, come se noi spettatori la accompagnassimo all’interno delle varie vicende dell’ospedale.

“Volevamo che il film fosse un’esperienza immersiva nel punto di vista della nostra eroina, al cuore dell’ospedale psichiatrico”

Durante il suo tirocinio la ragazza si trova ad affrontare i suoi ideali che spesso vanno in contrasto con le politiche quotidiane dell’ospedale. A impedire l’indifferenza e la distanza di Alexia c’è Mila, ragazza di 20 anni che sostiene che non sia necessario per lei essere lì, legata a un lettino a causa di raptus di rabbia violenti e aggressivi. Aiutare la ragazza a uscire diventa per Alexia l’occasione di dimostrare a Joelle che ha ragione e che il suo metodo empatico è efficace.

In bilico, sul bordo

Oltre a portarci dentro il mondo difficile degli ospedali psichiatrici in cerca del trattamento migliore, On The Edge pone le due protagoniste in un perpetuo confine da cui è impossibile uscir fuori. Mila infatti è la paziente con episodi di violenza, e la capo infermiera Joelle ci lascia intendere di come la sua diagnosi possa essere anche una sindrome “borderline” di personalità. Ma è anche Alexia, che nella vicenda recita la parte dell’”eroina”, ad oscillare tra quello che vorrebbe fare perché lei ritiene idealmente giusto, e quello che può esserlo per l’ospedale, senza generare troppe conseguenze. In questo le due attrici sono veramente eccezionali (Mara Taquin ha riportato anche un premio come migliore attrice al festival internazionale del cinema Mar De La Plata).

Il finale aperto lascia anche noi spettatori in un bilico, toccati da una serie di dibattiti contemporanei di cui On The Edge si fa portavoce come la ricerca di un’umanità e di un contatto personale per la cura del disagio mentale e la necessità di stabilire regole rigide in un ambiente clinico.

 

On the Edge (Au bord du monde)

  • Anno: 2024
  • Durata: 104
  • Distribuzione: Galeries Distributions
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Belgio
  • Regia: Guérin van de Vorst, Sophie Muselle