Alla 20a edizione del Festival del Cinema di Roma, il regista Leandro Picarella partecipa al Concorso Cinema Progressivo con Sciatunostro, una storia tenera ma sperimentale di amicizia, memoria e passaggio del tempo. Il film segue due bambini, Ettore e Giovannino, mentre crescono su un’isola del Mediterraneo.
Quando Ettore si trasferisce sulla terraferma, Giovannino si rivolge all’archivio di un anziano regista amatoriale, Pino, usando la sua macchina da presa per colmare l’assenza e preservare il loro mondo condiviso, fondendo passato e presente.
Un concorso di voci audaci
La sezione Cinema Progressivo, dove il film di Picarella è in concorso, è dedicata all’innovazione nella narrazione e nella visione.
Una giuria presieduta da Paola Cortellesi, composta da personalità di spicco del cinema, della cultura e delle arti, assegnerà i premi più importanti, tra cui Miglior Film, Gran Premio della Giuria, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, il Premio Monica Vitti per la Migliore Attrice, il Premio Vittorio Gassman per il Miglior Attore e un Premio Speciale della Giuria per i meriti nella fotografia, nel montaggio o nella colonna sonora originale.
Da Agrigento al palcoscenico internazionale
Nato ad Agrigento nel 1984, Leandro Picarella ha costruito una carriera che fonde musicologia, letteratura e cinema. Laureato in musicologia presso l’Università di Palermo, si è specializzato in cinema e letteratura teatrale italiana a Firenze. I suoi primi cortometraggi (2010-2012) includono Cattedrale, Gyruss – A ciascuno il proprio Bach, Desnudez, La salita e Scolpire il tempo.
Si è imposto all’attenzione con il documentario Dio delle zecche: Storia di Danilo Dolci in Sicilia, prodotto da CSC, seguito da Triokala nel 2015. Nel 2018, il suo cortometraggio Epicentro è stato selezionato per la Settimana della Critica di Venezia, mentre Divinazioni ha segnato il suo secondo lungometraggio, sostenuto da Qoomoon, Rai Cinema e Les Films d’Ici.
Costruire una voce distinta nel cinema contemporaneo
Picarella è anche uno dei fondatori di Qoomoon ed ex direttore artistico di Kinéma – Cinema e Arti Visive, affermando il suo ruolo non solo di regista ma anche di plasmatore di spazi culturali. Nel 2023, ha presentato in anteprima Segnali di vita nella sezione Freestyle del Festival del Cinema di Roma.
Ora, con Sciatunostro, continua la sua esplorazione della memoria, dell’infanzia e delle tracce poetiche lasciate dalle vite ordinarie.
Un film che aggrappa il tempo
Con le interpretazioni di Ettore Pesaresi, Giovanni Cardamone, Teresa Randazzo e Pino Sorrentino, Sciatunostro promette di essere intimo e universale al tempo stesso.
Nel tentativo di Giovannino di preservare l’amicizia attraverso le immagini, Picarella costruisce una riflessione sul cinema stesso: un atto fragile ma duraturo di aggrapparsi a ciò che sfugge.